venerdì 30 dicembre 2011

Cose veramente inutili #2

E' già tempo di una nuova puntata della magica rubrica "Cose veramente inutili".
Ve la ricordate quella volta che vi ho parlato delle raccolte a fascicoli?
Di quanto io le trovi stupide e inutili e maledettamente costose?
Ecco, dimenticate tutto.
Perchè ho trovato questa:


La raccolta a fascicoli definitiva.
Quella che unisce la mia passione per i dolci con l'amore smodato ed insano per gli stampi in silicone.
E niente, sono entrata nel tunnel. Sto facendo i conti per capire quanto mi verrà a costare questa follia. Perché non c'è scritto da nessuna parte quanti saranno i maledetti fascicoli. Come minimo trecento. E io li voglio TUTTI.
Oddio, ora capisco la bramosia delle vecchine che comprano tutte e centordici le uscite di "I messaggi della Madonna di Medjugorie". Continuo invece a non capire perché si ostinano a riproporre "Costruisci la tua Ferrovia Italiana in miniatura". Che fanno, allegano dei piccoli passeggeri semoventi e parlanti che bestemmiano per i ritardi? La gente che compra i fascicoli e costruisce la propria Ferrovia Italiana, lo fa solo per poi distruggerla con estremo gusto e soddisfazione? Se qualcuno lo sa, mi spieghi, per favore.
Intanto io vado a rimirare e a mettere in ordine di colore i miei stampi di silicone. 
Sì, lo so. 
Aiutatemi.

mercoledì 28 dicembre 2011

Dai monti con furore

Riecchime, live dalla montagna.
Live da un posto in cui ti passa accanto Fabrizio Corona e tu non hai neanche la prontezza di riflessi di tirargli una bomba a mano.

Comunque, Natale è andato.
Non starò qui a raccontarvi com'è andato il mio 25 dicembre, ma vi dico che la giornata è iniziata con Madre che ha messo lo zucchero sull'arrosto al posto del sale, e ci è toccato lavarlo prima che si caramellasse. E' stato lo stesso un bel Natale, comunque.
Non ho ricevuto molti regali quest'anno. Data l'assenza di moroso e/o di vita sociale, la cosa non è così sorprendente. Comunque voglio condividere con voi il regalo più nerd che mi abbiano mai fatto:


Fantastica.

Poi, in ordine sparso: ho sciato. Ho scoperto di amare follemente il Toblerone. Mi sono illusa che un tizio ci provasse con me; mi sono resa conto di essermi sbagliata (probabilmente questo è dovuto al fatto che con me non ci prova nessuno da circa un lustro). Sono stata in Austria, a Lienz. Ho bevuto vin brulè. Ho trovato un vestito per Firenze4Ever. Non sto trovando cose rosa. Ho comprato un nuovo smalto OPI. Ho mangiato cose buone. Ho preso 23 chili. Padre è stato intervistato da Alessandro Sortino per La7, mentre eravamo in giro. Ho guardato La Sirenetta in twit-diretta ed è stato deciso che la strega Ursula assomiglia a Platinette, a Sally Spectra e a Wanna Marchi. A capodanno mi sa che resterò qui. Tanto, peggio degli anni scorsi non può proprio andare. O forse sì? Facciamo una cosa, lo saltiamo capodanno, per stavolta? Dai. Poi farò la brava per tutto l'anno.

venerdì 23 dicembre 2011

La cialtrona


E così, andrò a Firenze.
Ho chiesto, e questi mi hanno invitato davvero.
Poi, con un dress code del genere (pink), vi pare che sarei potuta mancare?
Sarà la vostra inviata in incognito nel magico mondo dei fescion bloggher.
Comunque forse non hanno capito che razza di cialtrona sono. O forse l'hanno capito e proprio per questo hanno pensato che mi amalgamerò bene con la folla.
E adesso devo trovare un vestito, che è dal capodanno del 2008 che non cerco roba da vestire per una festa. La tristezza. (diciamo tutti un bel grazie al mio ex che in tre anni mi ha portato solo a sagre.)

Ah, ho un occhio marcio. Mi è venuto un orzaiolo. Quanto poco fashion sono? Mi sembra una di quelle cose che venivano solo ai bambini tristi amici di Lovely Sara. Comunque pare che mi abbiano preso a pugni. La sfiga. E fa anche male.

 Invece domani parto per i monti.
A passare un bianco Natale.
Beh, forse bianco, forse un po' marroncino.
E me ne andrò a sciare con i miei nuovi scarponi, nonostante l'orzaiolo. Oh, là.

martedì 20 dicembre 2011

Borse borse borse, tante borse

Se mi seguite da un po', saprete che ho un problema serio con le borse.
Nel senso che le amo.
Ne vorrei a tonnellate.
Quando entro in possesso di una borsa nuova la cullo, la accarezzo, le voglio bene.
Ci sono stati periodi della mia vita in cui ne ho avute quasi trenta. Ma ero una giovin donzella, mi accontentavo di cose poco impegnative, accumulavo.
Poi, il dramma. Il blocco. La fatica.
Non trovavo più borse da comprare.
Non mi piaceva più niente.
Nei negozi non c'era niente per me.
Quale maledizione mi aveva colpito?
Quale disgrazia?
Poi, l'illuminazione.
Cercherò in rete.
Tipo qui. (Vi ho mai parlato della mia insana passione per le borse Coccinelle?*)
E mi si è aperto un mondo meraviglioso e infinito.
E' tutto così facile!
Ora mi resta solo un problemino da niente.
Tipo trovare uno stipendio.








Qualcuno me le regala? Eh? Me ne basta una! Ho fatto la brava quest'anno, giuro!

Comunque, voglio fare un sondaggio, voi accumulate più borse o scarpe?
Il mio voto sapete già dove va.
Fatemi sapere.
Oppure no, vedete voi.

*sono belle, di qualità, durano un sacco e sono alla portata delle mie tasche. Quasi sempre.

lunedì 19 dicembre 2011

Macarons e altre stronzate

E così ho deciso di provare il mio fantastico kit e ho fatto i macarons.
Beh, ci ho provato.
Ok, ho fatto qualcosa che ci assomiglia vagamente.
Molto vagamente.
E' andata così.
Ho preparato l'impasto seguendo questa ricetta.
Ho messo anche il colorante per dolci rosa.


Poi ho usato il siringone del kit (comodissimo) per fare i tondini di impasto sull'apposito stampo in silicone.


Erano così carini.
Così rosini.
Per un attimo ho creduto che venissero bene.
Povera illusa.
Comunque li ho lasciati lì per più di un'ora perché si creasse quella cazzo di pellicola che avrebbe dovuto non farli crepare in superficie.
Inutile dire che non si è creato proprio niente, erano appiccicosi uguale a quando li ho messi sulla teglia.
Prima infornata: temperatura del forno troppo bassa, sono venuti concavi. Dai, Laura, ritenta, sarai più fortunata. (intanto si stava facendo notte)
Secondo giro: i più credibili.
Terza infornata: ero stravolta dal sonno e dallo zucchero e ho bruciato tutto.
In ogni caso, sono venuti così:


Degli amaretti.
Sono buoni, eh.
Però non sono rosa, non sono lisci, non sono macarons.
C'è qualcuno che ci capisce qualcosa più di me che può dirmi dove potrei aver sbagliato?
Io so che avrei dovuto frullare ancora la farina di mandorle, era troppo grossolana.
Probabilmente poi avrei dovuto sacrificare un torrone al dio dei dolci.

Ma parliamo di cose serie.
Sabato ho trovato un paio di stivali che cercavo da una vita.


Li amo.

Poi ho scoperto che Yamamay ha finalmente deciso di rispondere alle provocazioni di Intimissimi. (A proposito, signor Intimissimi, con tutta la pubblicità che le faccio, potrebbe anche mandarmi un pandoro per Natale. Anche un paio di mutande andrebbe bene. NON quelle col coniglio, magari).


Tra tutti spicca "Shake it before use". Vi siete impegnati signori Yamamay, ma si può fare di più. Ricordatevi che Intimissimi ha il coniglio. Che ho scoperto essere musicale. Non chiedetemi come fa a suonare, non voglio saperlo.

giovedì 15 dicembre 2011

Cose a caso #7

Questo voleva essere un post di servizio, per dirvi che questa settimana, comprando Tu Style ci sono in omaggio degli smalti Layla. Io non li avevo mai provati, quindi, quando ho visto che il giornale costava comunque 1 euro e che di solito quegli smalti costano... boh, ma comunque di più, ho deciso che dovevo averli tutti e quattro. Ovviamente non avevo fatto i conti con l'idiozia della distribuzione per cui nell'edicola dove vado io c'è solo il rosso. L'odio profondo. Gli altri sono blè (come direbbe mia nonna), argento e viola. Ecco, magari dell'argento posso anche farne a meno.

E' arrivata la Glossy Box natalizia. A me è piaciuta. E non dirò altro, non voglio rovinare la sorpresa a nessuno.

Stasera, ad acquagym, non c'era la solita insegnante strafigah, ma quella che temo sia sua nonna. Ed è una pazza. Matta da legare. Fischia. Urla. Non sa cos'è il microfono per parlarci. Non ha idea di come si tenga il ritmo, che per un'insegnante di acquagym potrebbe essere un problema, a dire il vero. Ad un certo punto non sapeva più cosa farci fare, così ci ha fatto mettere in cerchio, ci ha dato dei palloni e ci ha detto di tirarceli. E poi si è buttata in acqua vestita. E' stato il DELIRIO. Ho preso diverse pallonate in testa, mi è anche rimasto un segno sulla fronte. Ma finalmente mi sono potuta sfogare e tirare impunemente missili terra-aria a quelle che mi stanno sulle palle. Spero comunque che la solita insegnante torni la settimana prossima, altrimenti vedo altri lividi nel mio futuro prossimo.

Domani Cugino Genio si laurea.
A parte la depressione perché lui è decisamente più giovane di me, non so cosa mettermi.
Ci sarà anche la ragazza di Altro Cugino che, vedete, è una fescion bloggher.
E io, ovviamente, dovrò essere più figa di lei.
E dovrò prendere ora decisioni fondamentali tipo che smalto mettermi.
Son problemi.
Quindi vi lascio.
Se avete dei consigli da darmi, saranno ben accetti.

Intanto buonanotte, popolo.

mercoledì 14 dicembre 2011

Natale allo zenzero

Continuando con il filone delle cose inutili, non sono stata completamente sincera con voi.
Nel senso che non ho comprato solo il kit per fare i macarons.
Presa dalla frenesia natalizia e istigata da Madre che diceva "Oh, wow, figata, prendiamolo!", ho comprato anche un set di stampini per biscotti per fare il presepe di pan di zenzero. L'ho acquistato con una certa leggerezza, lo ammetto. Pensavo "Beh, cosa vuoi che sia, farò l'impasto, userò gli stampi, metterò in forno e fine, fatto il presepe".
Eh eh. Invece no.
Povera ingenua.
E' stata un'opera monumentale.
Ci ho messo qualcosa come quattro ore e mezza. Forse cinque.
Perchè fai la pasta per i biscotti.
Accorgiti che lo zenzero che hai comprato non sa affatto di zenzero, ma di detersivo per piatti (o di ruggine, come sostiene Padre). Usalo lo stesso.
Tira la pasta col mattarello, fai gli stampini, spennella con l'albume così i personaggi diventano lucidi.
Prima infornata.
Un albero è venuto male. "Mangiamolo, dai." - fa vomitare. Sembra che ci abbia messo peperoncino, brucia perfino in gola.
Impasta gli avanzi, tira di nuovo la pasta, stampa, inforna.
La Madonna è storta. Opporc... "Laura, non essere blasfema, che stai costruendo un presepe".
Non ho fatto abbastanza basi. Inforna di nuovo.
Una volta fatti tutti i personaggi, credevo che il peggio fosse finito.
No. Assolutamente no.
Bisognava decorarli con la glassa.
Diciannove personaggi.
Io volevo lasciarli così, ma oggettivamente, non si sarebbe distinta la culla col bambinello da una pecora.
Per fortuna avevo avuto la brillante idea di comprare una penna con la glassa bianca per decorare le torte. Sennò ciao, sarei ancora lì. Poi, io e il disegno a mano libera non andiamo propriamente d'accordo, quindi il risultato è quello che è. Però ho finito.
Stamattina, il dramma, la glassa non si era ancora asciugata. Ho dovuto ri-infornare tutto. Madre sostiene che avrei dovuto fare i disegnini con la glassa prima di cuocere i biscotti la prima volta. Qualcuno sa se avrei dovuto fare così? Perché secondo me no.

In ogni caso, questo è il risultato:


Ah, e a pranzo ho anche fatto i canederli.
A me, Bree Van de Kamp mi fa un baffo.

L'angelo è il mio orgoglio. Figuratevi com'è il resto.




martedì 13 dicembre 2011

Cose veramente inutili

E' giunto il momento di inaugurare una nuova rubrica.
La rubrica delle cose veramente inutili.
Che, fatalmente, sono quelle che ti danno più soddisfazione quando le compri.
L'altro giorno io ho fatto un acquisto che mi ha reso felice.
Ho comprato questo:


Un kit per fare i macarons.
Se ne sentiva il bisogno? No.
Mi serviva? Ovviamente no.
Sarebbe servito in generale per fare i macarons? NO. 
Ma mi ha reso felice comprarlo.
Mi sono fatta un regalo.
Non vedo l'ora di provarlo. Sono perfino riuscita a trovare la farina di mandorle! (che costa un botto, per inciso.)
Farò un disastro, ne sono sicura, ma proverò finchè non mi riusciranno.
Poi, scusate, io sono troppo più avanti delle fescion bloggher, io non li mangio solo i macarons, me li faccio addirittura. O almeno proverò. Ok, farò qualcosa che assomiglia vagamente ai macarons.
Beh, mi divertirò lo stesso, anche se faranno schifo.
Vi farò sapere.
Intanto oggi farò i canederli e che Iddio mi aiuti.
Ossignor, sto diventando una casalinga disperata.

sabato 10 dicembre 2011

Il freddo è così out

Sono in trasferta presso Magione Numero Due, tra i monti.
Mi sono successe cose che... lasciamo perdere, vi racconterò nei prossimi giorni.
Nel frattempo vi parlerò della follia che dilaga, una sorta di continuazione di questo post qui.
Visualizzate: montagna. Quindi, freddo. Freddo serio. Io, che odio portare le calze sotto ai pantaloni, indosso leggins di lana più pantaloni di velluto. E ancora ho freddo. Ovviamente poi Ugg e ancora ho i piedi freddi. Maglione di lana (con le maniche lunghe), giaccone imbottitissimo, sciarpa, guanti, cappello.
E anche stavolta non ho capito una mazza, evidentemente.
Perchè la gente qui indossa la pelliccia, sì, ma CON LE MANICHE CORTE. Ora, questo va quasi oltre l'idiozia degli stivali open toe. C'era una ieri sera con un gilet di boh, visone credo, e un maglione con le maniche a tre quarti che si stringeva le braccia e le strofinava evidentemente vicina all'ibernazione. Amica, cosa credevi? Ci sono -4 gradi centigradi, eh.
E un'altra, la migliore. Vestita di tutto punto, coperta in modo adeguato, poi lo sguardo arriva ai piedi. Decolletè open toe. SENZA CALZE. Col gelo! Ribadisco il fatto che io avevo i piedi freddi con Ugg e calzettoni. A quella i piedi glieli hanno amputati a fine serata, le saranno andati in necrosi, sicuro.
Ultima farsa. A me servirebbe una sciarpa grigia. Entro da Benetton. "Mi scusi, vorrei una sciarpa, mi può mostrare quello che ha?". Orrore. Sacrilegio. Disgusto. Una sciarpa di lana? Ma ovvio che non ne hanno, c'è solo la nuova collezione estiva. Stessa storia da Sisley, volevano rifilarmi una pashmina di finta seta. Bella, eh. Ma, come dire, io avrei freddo.
Diiio, come sono out.

lunedì 5 dicembre 2011

Cose a caso #6

Vi ricordate lo scorso post?
Vi ricordate che vi avevo detto che la piega faceva vomitare, ma che il taglio, almeno quello, era decente?
Beh, mentivo.
Il taglio FA CAGARE.
Me ne sono resa conto quando ho lavato i capelli per la prima volta e si sono rivelati per quella che è la loro vera natura. Cioè uno schifo.
Ma porca miseriaccia, quello lì me li ha sempre tagliati bene, adesso cosa gli è successo a 'sto stronzo?
Col cavolo che mi vede ancora. Ciao, amico, ciao.
Anzi, quasi quasi ti faccio causa per danni morali.
Potremmo mettere insieme una bella class action contro tutti i parrucchieri che ci hanno rovinato i capelli. Lo so che è successo a tutte. Lo so che avete sete di vendetta.
Mi vedo già. La Erin Brockovich italiana. Dovrei solo procurarmi un reggiseno molto imbottito.

Ma andiamo avanti.
Sabato mi sono comprata una nuova cuffia per la piscina, perchè quella che ho è stretta.
Solo che ho scoperto che quella che ho preso era identica a quella che avevo già.
Quindi il problema non è della cuffia, è della mia testa. Ho la testa troppo grande per le cuffie da piscina. Son problemi.
Così, ieri pomeriggio mi sono recata nuovamente al negozio per restituirla.
L'idea era quella di prendere una cuffia più grande.
Invece sono tornata a casa con un paio di scarponi da sci.
Solo io.
Però li amo.
Ora resta solo da trovare qualcuno con cui andare a sciare.

Avevo pensato di abbandonare la mia rubrica "Cattivo gusto da Intimissimi" per manifesta impossibilità di star dietro a tutti i capolavori di intimo da uomo che escono da quel negozio.
Ma questa ve la devo far vedere.


 Quindi, non solo hanno un coniglio di pelouches attaccato sul pacco, ma (e questa mi era proprio sfuggita) hanno anche la coda!
Io non so.
Io non capisco.
Spiegatemi voi, se potete.

venerdì 2 dicembre 2011

Fai tu

Sono appena tornata.
Mi sono tagliata i capelli.
Il taglio non pare male, ho chiesto consiglio ad Alex (il parrucchiere) e lui non ha fatto il matto e mi ha dato dei suggerimenti sensati.
Poi, però, la domanda: "Come li asciughiamo?". E le mie scriteriate parole: "Non so, fai tu".
Ecco, io ho ventotto anni, ormai una certa esperienza con i parrucchieri ce l'ho, eppure - evidentemente - non mi è ancora chiara la regola d'oro: mai, e dico MAI, dire a un parrucchiere "Fai tu". Mai.
Altrimenti poi esci che sei così:

 Solo, un po' più riccia.
E con i capelli un po' più gonfi.
Io i capelli li ho dritti, di solito.
Beh, non so se torneranno mai dritti.
Il bello è che lui è partito dicendomi "Li facciamo un po' morbidi". Morbidi mia nonna, Whoopi Goldberg li ha così "morbidi".
C'è stato un momento in cui sembravo addirittura Shirley Temple. Poi via di phon e siamo giunti al finale barboncino style.
Vabè, grazie al cielo è solo una piega.
Madre sostiene che sto bene.
Io, quasi quasi, domani me li lavo.

giovedì 1 dicembre 2011

La Ragazza col Cappello

Sabato  ho preso il coraggio a due mani e ho messo il mio cappello bordeaux per la prima volta.
Un successone.
La gente in giro e per i negozi mi ha fermato per farmi i complimenti. Io sono diventata viola.
Due miei amici che ho trovato per strada (separatamente) mi hanno detto: "Ah, ma eri tu la ragazza col cappello!". Già, ero io. (Ma quanto siamo maledettamente provinciali per creare tutto questo scalpore per un cappello?)
Quindi mi sono convinta, anche se mi sento lo stesso un po' vistosa.
Alla fine l'ho messo con un cappotto nero abbastanza elegante, ma sotto avevo jeans e stivali rasoterra.

Ci ho anche preso gusto comunque, e ne ho comprato un altro. Un filo meno impegnativo.


Ah, ho comprato un rossetto rosso.
Anzi, IL rossetto rosso.
Lo amo.
Ora sarò La Ragazza col Cappello e il Rossetto Rosso.

lunedì 28 novembre 2011

Invettiva

Ci sono cose che io proprio non capisco e che non accetto.
Forse, anzi, probabilmente, è la mia mente semplice a non capire la Mouuuda.
Fatto sta che sono un po' di anni ormai che, quando inizia a fare freddo, nei negozi accadono cose strane.
Nella mia mente l'equazione è semplice.
Fa freddo = mi vesto pesante.
E invece no.
E' sbagliato avere freddo. E' sbagliato vestirsi in modo adeguato alla stagione. Bisogna soffrire, bisogna farsi venire i piedi e le mani blu dal gelo.
Io, qui e ora, voglio dire BASTA.
Basta ai maglioni e i vestiti di lana con le maniche corte. Vogliamo renderci conto che è un controsenso? Se io mi metto qualcosa di lana, porco cazzo, ho freddo anche alle braccia! E' così assurdo? Ho passato tutto lo scorso inverno a cercare un maglione decente che non fosse di Benetton e che avesse le maledette maniche. NIENTE. Non l'ho trovato. Ne ho trovato uno con le maniche corte e quelle lunghe che si possono attaccare. La follia.
Adesso fanno anche i cappotti con le maniche corte. Io sono senza parole.
Basta con 'sta farsa del caldo cotone. Caldo cotone un paio di balle! Se è cotone, NON E' CALDO. E' freddo. Non ti scalda. Infatti, è cotone, non è lana. Ma le commesse te la menano con 'sta storia, tu ci caschi e poi ti congeli.
Basta vendere magliette a maniche corte d'inverno. "Mi scusi, vorrei una maglia da mettere sotto a questo fottuto cardigan di caldo cotone" "Ecco, avrei questa, questa, poi questa." "Veramente la vorrei a maniche lunghe, già morirò di freddo perchè lei mi hai venduto questa cosa che mi fa freddo" "Eh no, a maniche lunghe non ne abbiamo proprio". Ok, sono anziana. Ma io la maglietta con le maniche corte a novembre non la metto. Non vorrei essere ripetitiva, ma io, a novembrequasidicembre, ho freddo.
Basta ai sandali portati in inverno. "Ma tanto te li metti con i calzettoni grossi". No, non hai capito. Io i calzettoni li metto anche con gli Ugg. Se mi mettessi i sandali a dicembre, poi dovrebbero amputarmi entrambi i piedi.
Basta con gli stivali open toe. Ecco, questa, secondo me, è la cazzata estrema. Per fortuna qui in provincia non si vede gente matta che indossa queste calzature. Però esistono. Le persone le comprano. Ma perché?? Tra l'altro, fossero belli. Ma noo, sono ORRENDI. Proprio brutti da vedere. Oltre a non avere il minimo senso.





Bene. Ho concluso.
Avrete capito che sono una vecchia inside.
Ma, io, d'inverno, ho freddo.
Vi ringrazio per l'attenzione.

Fatemi sapere cosa ne pensate voi.

giovedì 24 novembre 2011

Bordeaux

Inaspettatamente è il colore di questa stagione, per me.
Madre e Padre (ormai quasi un mese fa) sono andati a fare un giro a Milano e sono tornati carichi di doni Santa Klaus style.

Uno di questi doni è uno smalto.
Uno smalto che si trova solo a Milano, alla Rinascente Duomo.
Che figo, io adoro avere cose in edizione limitata.
Comunque, si chiama Icone, è di Dior e fa parte della collezione in edizione limitata Les Rouges, tre smalti rossi ispirati ad abiti creati in passato dalla maison Dior, dal signor Christian in persona.
Gli altri sono Trafalgar e Gruau.
Il mio è questo:


E beccatevelo sulla mia unghia, messo male e fotografato peggio. Ma si fa quel che si può.


A me piace tanto.
E' un colore autunnale che trovo molto adatto a questo periodo.

Altro regalo.
Come vi ho detto qualche post fa, mi sono innamorata del cappello Borsalino per Max & co. Sono anche andata a provarlo, l'ho amato ancora di più, ma costa davvero un botto.
Quindi Madre e Padre, andati a Milano, mi hanno preso un cappello. Non quello, un altro. Io ero convinta fosse uno che avevo provato, quindi ho dato il via libera per prenderlo.
In realtà è tutta un'altra cosa.
Eccolo:


E' bello, per carità.
Ma non so se mi convince del tutto.
Boh.
Devo ancora metterlo una volta.
Lo vedo un pochino impegnativo.
Voi che dite?

lunedì 21 novembre 2011

Ecco com'è andata

E' appena trascorso il mio primo week end di nulla totale privo di sensi di colpa.
Ahhh.
Comunque, non preoccupatevi, torneranno a breve, ho una tesi da mettere insieme da zero, quindi mi sta quasi già venendo l'ansia per quello.

In ogni caso, vi racconterò com'è andata giovedì scorso, giorno in cui ho dato il mio ultimo esame all'università. (Quanto è bello vederlo scritto? ULTIMO ESAME. Maiuscolo è ancora più figo. Ok, vado avanti).
La giornata ha avuto inizio con una comoda sveglia alle 5, dopo circa 17 minuti di sonno. Forse 17 e mezzo. Il treno sarebbe dovuto partire alle 6.10, ma - pensa un po' - quel giorno c'era sciopero generale.
Cosa faccio? "Vai in macchina". No. A parte il fatto che ero talmente agitata che avrei creato un tamponamento a catena di almeno 3 chilometri, c'era la nebbia. Tanta nebbia. Quindi, nella notte (perchè alle 6 meno un quarto è ancora notte fonda, con tanto di stelle), Madre mi ha portato fino al paese dove avrei dovuto prendere la coincidenza e ha aspettato di vedere se c'era il treno, altrimenti mi avrebbe portato lei. E intanto l'ansia montava, io ero già al secondo Imodium. E non erano neanche le 7.
Il treno è arrivato. Grazie a Iddio e a tutti i santi. Salgo, riesco a sedermi e ripasso ripasso ripasso. "Porca miseria, se mi chiede il procedimento per il ricorso in Cassazione mi alzo, gli sorrido e me ne vado".
Arrivo a Città della Nebbia sorprendentemente in orario. Ma niente autobus, quindi mi è toccato prendere un maledetto taxi, altrimenti non sarei mai arrivata in tempo.
Arrivo in aula. Era un appello per fuori corso, io mi aspettavo di trovare altre 4-5 persone e di sbrigarmela in un'ora, un'ora e mezza. Sì, ciao amica. Cinquanta persone, e indovinate chi hanno chiamato all'appello per ultima? Oh, yes. L'ultima ero io. Io che mi sono alzata alle 5 per arrivare in orario.
Dopo le prime due ore, il prof. ne aveva interrogati tre. TRE. Io iniziavo a valutare il suicidio mediante impiccagione. Ero oltre l'ansia.
Quando finalmente stava arrivando il mio turno, cosa succede? il professore va via. "Eh, scusate, ho un impegno, forse torno sulle 15, 15 e 30". LA MORTE. Mi sono liquefatta. Sono scivolata lentamente giù dalla sedia pregando di venire fulminata in quel momento.
Alla fine mi ha interrogato alle 16. Io ero là dalle 8 e mezza. Quasi otto ore di agonia. Già avevo abbastanza casino in testa (perchè, per chi non lo sapesse, procedura civile è un esame IMMENSO), poi ero stanchissima e non riuscivo quasi neanche a mettere insieme una frase.
Ma non è finita qui! Perchè durante l'esame c'era una maledetta mosca che mi si posava sulla faccia ed è anche entrato un gatto ed è saltato sulla sedia del prof. UN GATTO. Mancava solo che passassero un mimo ed un equilibrista, e il circo sarebbe stato al completo. Cose da pazzi.
Ma alla fine è andata.
Mi ha fatto delle domande improponibili, ma un voto marcio l'ho portato a casa. E chi se ne sbatte della media.
Ho finito. HO FINITO!

Dopo l'esame sono andata in centro, volevo fare un giro per negozi ma, indovinate un po'?, erano chiusi. Io vorrei capire che mente malata ha deciso che a Città della Nebbia i negozi si chiudono il giovedì pomeriggio. Non ha nessun senso. Nessuno!
Così ho vagato nella nebbia per un po', poi sono andata in stazione, pregando per trovare un treno e grazie al cielo c'era.

E adesso tesi.
Sperando di farcela per marzo.
Anzi, no, io DEVO farcela per marzo, non ci sono scuse.
E poi, sarò allegramente disoccupata.
Ma pensiamo ad una cosa alla volta.

giovedì 17 novembre 2011

Nuntio vobis gaudium magnum

HO FINITO GLI ESAMI!!!

E ancora non ci credo.
Com'è andata ve lo racconto domani, che stamattina mi sono alzata alle 5 e sono tornata a casa tipo... adesso.
Vado a letto.
Vi amo tutti.

martedì 15 novembre 2011

Confusione

Io vorrei davvero mettere insieme un po' di frasi e comporre un post sensato, ma, al momento, non sono proprio in grado.
Non sono neanche più riuscita a leggere i vostri blog, salvo rare eccezioni.
Al momento, l'unico pensiero che mi sento di condividere con voi è una domanda che mi frulla nel cervello ormai da un po': cosa mi è saltato in mente quella volta che, dopo cinque anni di liceo, ho scelto giurisprudenza? Cosa cazzo avevo nel cervello? Trucioli di legno? Segatura? Criceti morti?

Bene, ora vi lascio.
Ci risentiremo.
Forse.
Il mio esaurimento vi saluta.

domenica 6 novembre 2011

Cose a caso #5

Non avevo mai lasciato passare una settimana (o è di più?) senza scrivere neanche un post.
La verità è che sono stanca. E la verità è anche che nella mia vita non succede un cavolo di niente, quindi non c'è molto da raccontare. Avrei anche un'idea per un post che mi frulla in testa da un po', ma non ho tempo per fare delle foto, quindi per ora ciccia.

Intanto vi racconterò uno dei miei piccoli segretucci da psicopatica. Mi è già venuta l'ansia per capodanno. Due mesi prima. Ho il terrore di rimanere a casa da sola a fissare il muro. Negli ultimi tre anni l'ansia c'è stata lo stesso, ma ero accoppiata, quindi, male che fosse andata, saremmo comunque stati in due (e forse sarebbe stato anche meglio, viste le incazzature che mi sono presa). Con questo non voglio dire che mi manca il mio ex, non mi manca proprio per niente, però... ho l'ansia.

Mi hanno ridato il Blackberry. E' nuovo. Non è che sembra nuovo, è proprio un telefono nuovo. Figata. Consiglio a tutti di rompere dei tasti del telefono un mese prima della scadenza della garanzia.
In ogni caso, forse speravo che se lo tenessero un altro po', per continuare con la mia astinenza da internet, interrotta solo per qualche ora la sera. Ho scoperto una grande verità. Si vive bene lo stesso anche senza smartphone. Ve lo giuro. In tre settimane non sono svenuta neanche una volta.
Mi era passata la mania di controllare twitter ogni tre secondi e la posta ogni due.
Ecco, in mezza giornata sono già tornata come prima. Una maledetta drogata. Sto cercando di non rifare l'abbonamento a internet per il cellulare almeno per il momento. Resisterò due giorni, sono sicura.

Sono arrivata alla quinta lezione di aquagym senza morire, nonostante l'insegnante dimostri chiari segni di sadismo. Sono quasi sicura che un paio di signore siano affondate lentamente, durante l'ultima lezione. Ce ne sono altre che non so come facciano a non schiattare.
Ho inoltre scoperto l'esistenza dello step da piscina. E' pesantissimo, con le ventose per attaccarlo al fondo. Il mio, ovviamente, era difettoso ed è andato a spasso per la piscina tutto il tempo.

Continuo a cercare disperatamente uno smalto grigio. Quello di Clio qui non arriva, o comunque non è ancora arrivato. Mi tenta moltisssssimo il Gris Montaigne di Dior, ma non voglio cedere. O altrimenti ci sarebbe un OPI, French Quarter For Your Thoughts, ma lo vorrei trovare in negozio, non comprarlo da quel sito e pagare un milione di spese di spedizione per uno smalto solo.
Eh sì, signora mia, son questi i problemi.

In attesa di trovare un po' più di voglia di vivere, vi saluto tutti e vi bacio con la lingua, che altrimenti mi dimentico come si fa.

sabato 29 ottobre 2011

Eccola, è giunta.

Cosa?
La prima Glossy Box!
Non ho fatto foto mentre la aprivo, ero troppo curiosa e credo di aver strappato la linguetta di cartone con i denti, mentre Madre mi alitava sul collo per vedere cosa c'era dentro.
Avevo appena spiegato a Padre cosa doveva arrivare, e lui si è messo le mani nei capelli perchè ha capito che è nata una dipendenza. Per dire, il primo commento di Madre è stato: "Ma te ne puoi far mandare altre? Ma quando?".
Ed ecco qua il contenuto (rubo una foto dal sito ufficiale, perchè non ho avuto tempo/voglia di farne io) (in questi giorni voglia di sbattermi zero):


Otto - e dico otto signora mia - prodotti.

1 - Mascara Mini - Nee Make Up: un mascara "da borsetta", sarà tipo metà di uno normale. Ed è proprio figo! mi allunga le ciglia tantissimo senza fare pastoni. Mi dicono che sia perchè ha lo scovolino di silicone. Ci piace.

2 - Crema I Coloniali Massaggio profondo alla Mirra (100 ml): questa è ENORME. Avevo giusto finito la crema da corpo, è capitata a fagiuolo. Di solito non amo i profumi dolci, ma questo non mi dispiace, è leggero. Poi la pelle resta lisssia.

3 - CND - Solar Oil: finalmente ho anch'io un olio per le cuticole! non mi sono mai decisa a comprarne uno. Anzi, avevo comprato una robazza di Essence per ammorbidire le cuticole, ma temo che sia tossica, non ha un odore che ispira fiducia, a differenza di questo Solar Oil. E' una boccetta piccina picciò (3,7 ml), ma ne basta veramente poco per metterlo su tutte le unghie.

4 - Crema idratante viso - Peyot: solitamente direi che ha una consistenza troppo ricca per la mia pelle mista schifosa, ma ora che vado in piscina (vi ho detto che sono la regina dell'aquagym?) la pelle mi si secca tantissimo, quindi questa crema è perfetta per la sera. E' 15 ml, metà della mia attuale crema idratante di Clarins, quindi non è così piccola. Io sono andata avanti parecchio con campioncini molto più piccoli (che avevo rubato mentre facevo la promoter, ma shhh).

5 - Bagno eudermico - Hairmed

6 - Maschera essenziale - Hairmed

7 - Fluido ricostruttore con Keratina - Hairmed: questi tre prodotti sono un trattamento in tre fasi per ricostruire i capelli rovinati. Tutti e tre i prodotti sono da 50 ml. Li ho già provati tutti e tre e mi paiono, perdonate il tecnicismo, una figata. I miei capelli ne avevano bisogno. I miei capelli sono un macello, sono sei (quasi sette) mesi che non li taglio, avevano bisogno di una botta di vita. Ma prometto che andrò a tagliarli presto, non hanno più un senso.

8 - Huile Prodigieuse - Nuxe (10 ml): ecco, di questo non so bene cosa farmene. Ho letto in giro che è il prodotto più fico, tutte non vedevano l'ora di provarlo... beh, io non lo avevo mai sentito nominare, in più non amo gli oli da mettere sul corpo, mi danno un po' fastidio. In ogni caso, consigli per usarlo? Voi l'avete mai provato?

Sono piuttosto soddisfatta. Il meccanismo della sorpresa ci piace molto. Sono una con la sindrome di Babbo Natale, io. I corrieri li abbraccerei anche quando arrivano con pacchi di cui conosco il contenuto, a quelli che portano le sorprese voglio quasi bene. Sempre che le sorprese continuino su questa linea.
Qualcuna che aveva tempo da perdere ha fatto i conti e per questa box si viaggia su un valore di 50 euro. Ovviamente i signori Glossy non ci perdono, ma per i 14 euro che ho speso io, mi va più che bene. Ergo, attenderò con ansia la box di Novembre. E poi si vedrà.

martedì 25 ottobre 2011

Sono viva

...ma non troppo.

Il mio blackberry è disperso chissà dove, nei meandri dell'assistenza clienti RIM. Pensavo che sarei morta causa astinenza da twitter e internet in generale, invece sto tenendo botta egregiamente. Solo un paio di attacchi di convulsioni, per il momento.

Ho iniziato a fare acquagym (o aquagym? boh).
Sono sopravvissuta a ben due lezioni. E ho rischiato di affondare come un macigno solo un paio di volte. L'insegnante è una pazza sadica, ma la mia cellulite trema di paura appena la vedo.
Ho addirittura comprato un costume da piscina. Io. Ma ho dovuto, la prima lezione l'ho fatta con un costumino azzurro del 1998, sospetto fosse anche trasparente. Il problema è che mi hanno chiamato il giovedì pomeriggio alle 16 dicendomi che avrei iniziato lo stesso giorno alle 19.30, quindi o costumino azzurro o due pezzi con reggiseno a triangolo che sarebbe partito via dopo un secondo e mezzo. Non avrei mostrato un granchè, ma diciamo che la cosa non mi avrebbe fatto un piacere estremo.
Comunque, ora sono orgogliosamente in possesso di una tessera della piscina e mi fa davvero molto strano. Vedremo quanto durerà.

Sabato sono stata invitata a cena da una delle due coppie che si sono sposate quest'estate, così finalmente ho visto la casa sistemata. Una figata pazzesca. Sono invidiosa marcia.
Voglio anch'io una casa da arredare. Ecco, magari la loro è un po' troppo bianca per i miei gusti, ma eccezionale lo stesso. E hanno il Bimby! Ho scoperto di averne assolutamente bisogno. Madre non capisce.
Una cosa che mi lascia piuttosto perplessa è che vogliono prendere un gatto e possiedono un divano bianco di pelle fighissimo. Ora, quanto potrà restare integro un divano del genere con un gattino in casa? Credo che si parli in termini di millisecondi.

Una ragazza che conosco ha un cappello stupendo. Lo vedo. Lo voglio.
Scopro che è di Max & Co. Bene dai, allora non può costare tantissimo.
Scopro che Max & Co. ha fatto un capsule collection in collaborazione con Borsalino. Ovviamente quel cappello ne fa parte. Altrettanto ovviamente costa un fottìo. Addio cappello. Amica che mi hai fatto scoprire che esiste, ti odio.

Ecco, tutto qui.
Mi rendo conto di non essere proprio al massimo in questi giorni, la stanchezza la fa da padrona.
Non mi abbandonate anche voi, dai. Tornerò ad essere un po' più spumeggiante. Tipo The Mask.
Oddio, sto delirando.
Meglio che vada a letto.

mercoledì 19 ottobre 2011

La vecchiaia che avanza

Ieri, il dramma.
Sono andata a rinnovare la patente.
La cosa è partita bene: "Oh, buongiorno, è qui per fare la patente?"
Io: "Ma ciuerrrto!" Oddio, sembro abbastanza giovine da poter essere una che viene a fare la visita per prendere la patente. La giuoia.
Poi, il tracollo. "Sì, SIGNORA si accomodi. Abita in Via dei Cazzimazzi, vero SIGNORA? E' nata il 31 luglio 1983, vero SIGNORA?" Ma signora a chi? Ma ti sei vista tu, vecchiaccia malefica? Guarda che ti tiro un manrovescio che ti rebalto (trad.: ti faccio cadere dalla sedia con una certa veemenza).
Che tristezza.
In ogni caso, la vista tiene botta, ancora dieci decimi.
Anche se l'ultima lettera che mi ha mostrato la dottoressa l'ho buttata un po' a caso. Forse non è stato molto adeguato dire "Ma dai, davvero era una erre?".
Comunque eccomi qui, abile ed arruolata per altri dieci anni.
Al prossimo rinnovo sarò ancora una giovinetta, suvvia. Beh, quasi.



venerdì 14 ottobre 2011

Il punto della situazione

Metà ottobre, è giunto il momento di fare il punto.
Sulla mia vita? Sul fatto che finalmente ho stilato un programma di studio e - oh mio dio - lo sto rispettando? Sull'inesplicabile e deplorevole moda degli stivali invernali open-toe?
No.
E' ora di fare il punto sulla stagione dei telefilm.

A dire il vero mi sono resa conto di seguirne meno del solito. Forse ho uno strano virus. O forse la mia è solo un'impressione.
In ogni caso, nel mio parco-serie tv ci sono delle new entries, solo tre per il momento, ma chi può dire dove mi porterà l'assenza di vita sociale. Magari inizierò a guardare anche Don Matteo. O magari no.

Ma cominciamo con la prima new entry, New Girl. E' la storia di una ragazza che lascia il fidanzato che la tradisce e va ad abitare con tre coinquilini uomini (molto ma molto in breve). Tutti ne parlano tantissimo e benissimo. Ecco, forse si era creata un'aspettativa un po' troppo alta, perchè non è che mi abbia proprio entusiasmato. Carino eh, si ride un po', Zooey comesichiama mi piace molto, però... non so. Vedremo come procederà.
Voto: 6 e mezzo

Il prossimo è Pan Am. Ecco, questa serie mi ha folgorato. Mi ha fatto venire voglia di mettermi l'eyeliner e di portare i guanti ogni giorno e con ogni temperatura. Di viaggiare per il mondo. Di dimagrire di dieci chili per farmi entrare la divisa che indossano le protagoniste, quattro hostess degli anni '60 della compagnia aerea Pan Am. L'unico neo è che c'è Christina Ricci. La odio da quando ha fatto Venerdì ne "La Famiglia Addams".
Voto: 8

L'ultima novità per me è Downton Abbey. Se penso che noi italiani abbiamo I Cesaroni e Un medico in famiglia mentre gli inglesi ci propongono questa meraviglia, mi viene da piangere. Ognuno ha le serie tv che si merita, immagino.
Questa racconta la storia di una famiglia nobile inglese che vive in una tenuta di campagna, Downton Abbey, appunto, e della loro servitù. Tutto si svolge nei primi del '900.
Ho visto solo la prima puntata, ma credo proprio che meriti.
Voto: mi riservo di darlo quando avrò visto qualche altra puntata.

Passiamo adesso alle serie che già seguivo:

Glee: sta andando clamorosamente in vacca. Spero si riprenda nelle prossime puntate, altrimenti ciao. Peccato, la prima stagione era stata così innovativa... ma già la seconda aveva preso una brutta china.

Grey's Anatomy: è l'unico telefilm che aspetto con ansia in questo periodo, anche se ha perso lo smalto delle prime stagioni. Meredith, sappi che comunque io ci credo ancora.

Private Practice: penso che siamo rimaste in due a guardare questa serie. Disastri a non finire, e mi sa che ho già capito cosa succederà nelle prossime quindici puntate. Nonostante questo, continuerò a guardarla.

Gossip Girl: inizio a limitarmi ad osservare vestiti, borse, scarpe, New York City e Nate Archibald. Ah, e a odiare Seriiiina. Perchè la storia mi sembra che stia andando un po' a puttane. Sempre le stesse dinamiche che si ripetono. Spero in un colpo di scena vero.

The Big Bang Theory: è l'unico telefilm che mi faccia ridere come una deficiente. Guardatelo. No, davvero, è un ordine. Altrimenti vi mando Sheldon a casa.

Queste sono alcune delle serie che guardo in streaming, in tv ne seguo altre... ma diamoci dei limiti, altrimenti questo post diventerebbe infinito.
Ho cercato di non entrare nei particolari per non spoilerare, forse sono rimasta anche troppo sul vago. Ma dovete sapere che quelli che mi raccontano le anticipazioni io li vorrei veder bruciare tra le fiamme. Dopo che sono stati scuoiati e passati nel sale e nel limone. E gli farei guardare tutte le repliche di Pomeriggio Cinque dal 2008 ad oggi. Ecco, penso di aver reso l'idea. Sappiatevi regolare.

Comunque, voi avete serie nuove da consigliarmi?
Non siete d'accordo con quello che ho scritto?
Ditemelo!
Altrimenti vi aizzo contro Cristina Yang. E voi lo sapete quant'è cattiva.

mercoledì 12 ottobre 2011

No shopping, no party

Ho il sospetto di stare male.
Perchè?
Perchè sono andata per una mattina e due pomeriggi in giro per negozi e non ho comprato niente. NIENTE.
Proprio io, che fino a qualche anno fa dovevo pormi dei limiti perchè in una mattinata sarei stata capace di rifarmi l'intero guardaroba.
Le commesse di Zara si nascondevano spaventate quando mi vedevano arrivare, urlando "Arriva Attila!", perchè dove passavo io, non crescevano più maglioncini in acrilico.
E invece, ora, nei negozi non c'è niente per me.
Non è uno di quei casi in cui "se fossi più magra mi starebbe bene" o "se costasse meno me lo comprerei".
E' che non mi piace niente.
Non capisco.
E' sicuramente un problema mio.
Ma, dico, neanche un maglioncino marcio di Sisley? No, neanche quello.

Vorrei ora aprire una parentesi polemica. 
Sono entrata da Subdued. Lo so, sono fuori età, ma volevo sentirmi gggiovane per un quarto d'ora. E non si sa mai, magari trovo la maglietta inutile della mia vita. Comunque, a parte l'evidente disagio provato per essere l'unica abbondantemente sopra i 22 anni, anche se avessi voluto, non avrei potuto comprare niente da Subdued. Perchè? Perchè le taglie, da Subdued, sono 38, 40 e 42. Stop. E aggiungo che la 42 è anche piccola. Io porto una 44. Una 44, non una 60. Ma non entrerò mai più lì, salvo perdere diversi chili (e ringiovanire di una decina d'anni, magari).
Ma comunque, io dico, capisco che è un negozio da ragazzine, ma le ragazzine sono tutte anoressiche? le adolescenti con un fisico NORMALE non possono avere anche loro la loro maledetta felpa tarocca di Starbucks?
Fine della polemica.

Tornando a noi, domenica pomeriggio avevo finalmente trovato un paio di scarpe che mi piacevano. Indovinate? No, indovinate. Non c'era il numero. Ovvio. Mi sono un po' alterata. Tipo che stavo per dare fuoco al negozio.
E niente, quest'inverno andrò in giro nuda e senza scarpe.
Molto bene.

sabato 8 ottobre 2011

Tentazioni

Dato che mi sto facendo prendere dall'ennesima mania, trovo giusto trascinare nel baratro con me quante più persone possibile.
Questa volta l'oggetto del desiderio si chiama Glossy Box


Vi spiego.
Se vi abbonate in questo sito qui, ogni mese vi manderanno una meravigliosa scatola rosa e nera con dentro cinque prodotti cosmetici in miniatura da provare. A sorpresa.
No, ve lo ripeto: rosa. Nero. Sorpresa. Cosmetici. Io ho già le bave.
In teoria, al momento dell'iscrizione, si possono anche indicare le proprie preferenze, il proprio tipo di pelle ecc, in modo da farsi mandare solo cose che ci interessano/sono adatte a noi. Ecco, qui ci credo un po' meno. Ma ho idea che non basterà a fermarmi. Poi, ho visto in una foto dimostrativa di un possibile contenuto una miniatura di uno smalto OPI, quindi ciao.
Costa 14 euro al mese. Speravo un po' meno, ma comunque è un prezzo onesto. Sicuramente, se entrassi in profumeria, non spenderei solo 14 euro. Non io. Non ora.
Ho letto in un blog di una ragazza italiana che abita in Inghilterra (non ricordo l'indirizzo, purtroppo) che le prime box sono più belle per invogliare la gente (malata come me) a non disdire l'abbonamento. Ho letto anche che qualche prodotto può essere full size. Credo che inizieranno a girare leggende metropolitane in merito. Tipo che ci si possono trovare dentro coccodrilli vivi.

Voi ci siete già cascate come me?
Ditemi che non sono sola.

In ogni caso...
Come to the dark side. We have Glossy Box.

giovedì 6 ottobre 2011

Lo smalto bionico

La settimana scorsa giravo per un Acqua e Sapone del mio paesello, cercando uno smalto viola perchè... beh, perchè volevo uno smalto viola. Viola scuro, ma non troppo scuro, ma neanche ciclamino, non troppo nero, non tendente al marrone perchè ce l'ho già, assolutamente senza brillantini nè perlescenze, percaritàdelcielo. Ho dei gusti semplici, io.
Comunque, ho trovato questo:


Fatalità è proprio il colore che cercavo. O quasi, dai. E' uno dei tre smalti Pupa della collezione autunnale.
E ho scoperto che è una bomba.
L'ho messo giovedì. Poi ho passato il week end a produrre dolci. Ho tenuto le mani a mollo nel caffè per ore. Ho lavato terrine e mestoli a mano. Ho appallottolato palline di cocco. Ho grattato l'impasto bruciato dei cupcakes dalla teglia del forno. Ho fatto docce. Ho pulito ancora.
E lo smalto NON HA FATTO UNA PIEGA. Zero. Non si è scheggiato per niente, nonostante la profezia di madre quando mi ha vista immersa fino ai gomiti nel detersivo "Quello tra poco salta". E invece no. Ho il sospetto che sia radioattivo.
E' solo diventato un pelo più opaco, problema che ho risolto ripassandoci sopra il top coat.
[sì, adesso ho un top coat! e anche una base! sono diventata una bimba grande]
Sono seriamente colpita. E poi è proprio bello.

Quest'estate ho comprato un altro smalto Pupa. Mi piaceva il colore, un bel corallo, costava poco, era piccolo, quindi poco impegnativo. Sinceramente nutrivo poche aspettative, pensavo che non sarebbe stato niente di che.
Errore! Grosso errore.
Ha vinto il premio come miglior smalto dell'estate.



Anche questo, poi, mi dura davvero tanto. Tipo una settimana. Cose dell'altro mondo.

Ecco, forse questi smalti sono un po' densi, tendono a diventare pastosi.
Però sono piccoli, si fa in tempo a finirli.
O meglio, la gente normale magari li finisce, io probabilmente no.

Il prossimo acquisto, se mai riuscirò a trovarlo, sarà questo:


Uno dei due smalti della ormai famosa collezione Clio for Pupa, che qui dalle mie parti, però, non si è ancora vista.
L'altro è un verdino che assomiglia abbastanza al Nirvana di Dior (che io ho già e che ho pagato qualcosa come il triplo. Bene).

Morale del discorso, gli smalti Pupa ci piacciono.
Ci piace anche il fatto che costino poco.
Ci piace meno che quello della collezione di Clio pare costi di più, solo perchè sopra c'è scritto Clio.
Ma lo comprerò lo stesso, perchè sono una maledetta malata di smalti e un'inutile e superficiale consumista.
E' tutto.

lunedì 3 ottobre 2011

La pasticcera

Sarei io.
Almeno, lo sono stata per questo week end che è appena trascorso.
Ho passato circa ventiquattro ore a preparare dolci o, nelle pause, a correre a comprare ingredienti che servivano a produrre i suddetti.
Ah, non è che mi sono messa a fare tonnellate di dolci per diletto, l'occasione era la festa di compleanno di Fratello. Invitati previsti: una trentina.

Ho dato inizio alle danze venerdì sera con il tiramisù. O meglio, dovrei dire I tiramisù.
Con questo vado sul sicuro, ho trovato la mia ricetta, che potrei spacciarvi come un segreto di famiglia tramandato di generazione in generazione, ma in realtà, molto più tristemente, è quella che c'è sulla confezione dei savoiardi della Coop. Ma la tramanderò lo stesso ai miei figli, ve lo prometto. Sarà la mia eredità morale.
Comunque, ho preso la ricetta della Coop e ho moltiplicato tutto per tre. Che vuol dire un chilo e duecento grammi di mascarpone. Dodici uova. Quattrocento grammi di zucchero. 'Na bomba.
Così mi sono trovata con un bidone di crema, una tonnellata di savoiardi e un silos di caffè da assemblare. Ma tutto tranquillo, in fondo il tiramisù è il mio masterpiece (che poi abbia finito di pulire a mezzanotte è un'altra storia).
Il giorno dopo mi sono prodigata con le palline di cocco, che sono a prova di deficiente, ma Fratello le aveva richieste, e quindi avanti con le palline di cocco! Sia al cacao che senza cacao. Ricotta, farina di cocco, cacao amaro (oppure no), zucchero. Una stronzata insomma. Sì, però ne sono venute una tonnellata ed ero sporca di cacao fino ai gomiti per appallottolarle. Ma vabè, sono andate anche quelle (anche se credo di avere ancora cacao sotto alle unghie).

Poi, la sfida.
Faccio i cupcakes.
Dove trovo la ricetta? Ovviamente sul blog di Nena.
Per questo motivo mi compro finalmente una teglia di silicone da muffin, che desidero (inutilmente, dato che non ho mai fatto muffin) da una vita.
Preparo l'impasto. Metto il doppio del lievito, perchè dovete sapere che io e il mio forno abbiamo dei problemi di coppia, forse dovremmo andare in terapia. E' che lui non mi fa lievitare i dolci. Ma io stavolta l'ho fregato. Doppio lievito, stronzo.
Ed ecco il dramma.
Il mio stampo per i muffin ne contiene solo sei. Io avevo l'impasto per farne una ventina. E da bravo genio del male cos'ho fatto? ho messo gli altri pirottini di carta direttamente sulla teglia, tanto cosa vuoi che succeda.
Succede questo:


Sì, sono una cretina.
Il mio pensiero è stato: "Massì, al massimo saranno un po' più larghi degli altri perchè non c'è lo stampo che li trattiene". No. Non funziona così. Madre ha riso tanto. Anche io ho riso, ma per non piangere. Nena, non sono un'allieva degna, perdonami! Devo essere fustigata per la mia idiozia.
Però, alla fine sono venuti anche carini.
Perchè poi, non contenta, sono andata a comprare un'altra svangata di burro e ne ho fatti un'altra ventina.
E ho scoperto il segreto per cuocerli senza stampo: metterci due o tre pirottini di carta. Oddio, sono una vera pasticcera, ho i miei segreti! (ma uso le ricette che trovo sulle confezioni della Coop). 
Ho fatto pure la glassa colorata senza avere i coloranti alimentari e senza avvelenare nessuno.
Chiamatemi Cherry Merry Muffin, cazzo.
 


Mi dicono fossero buoni.
Me l'hanno detto, perchè io non lo so.
Dopo aver passato la giornata ad assaggiare impasti e creme di burro, avevo la lingua felpata, non capivo più niente.
Comunque hanno perfino chiesto a Fratello se mi affitta per feste ma anche per il cibo di tutti i giorni. #win
Ovviamente è avanzata un po' di roba perchè io ne ho fatta un sacco, ma poi c'era anche dell'altro.
Quindi sono due giorni che mi nutro solo di tiramisù.
Infatti inizio a muovermi solo rotolando.
Aiuto.
Datemi un personal trainer.
O almeno un digestivo.

mercoledì 28 settembre 2011

L'arte di arrampicarsi sugli specchi

Oggi ho provato una sensazione orrenda.
Una sensazione che non avevo più provato da quando ho finito la scuola.
Quella che si prova essendo obbligati a scrivere qualcosa che non si vuole proprio scrivere.
Dovevo mettere insieme un articolo riguardante un argomento che non solo mi fa schifo, ma di cui non mi interessa proprio una cippa. Le energie rinnovabili. Sì, lo so, sono una persona orrenda, bisogna interessarsi a queste cose perchè sennò il mondo andrà in vacca, i nostri figli moriranno soffocati dai vapori di chenneso, eccetera eccetera. Lo so. Lo so. Ho passato tutto il pomeriggio a spiegare alla gente perchè è fondamentale usare le lampadine a basso consumo e perchè i combustibili fossili sono il male.
Io faccio la raccolta differenziata hardcore (perchè sono costretta ma shhh, non ditelo a nessuno), spengo le luci quando non servono, tolgo i caricabatterie dalle spine, quando posso giro in bici. Il mio lo faccio.
Ma mi annoia.
E' come se avessero chiesto a Madre di scrivere di calcio. Una follia.
Sono stata costretta a farlo per fare un piacere ad una persona.
Allora mi sono data al mirror climbing.
Non so come spiegarvi il fastidio che ho provato. Un malessere quasi fisico.
Ho sudato, mi è quasi venuta la tachicardia.
Dopo due ore in cui avevo buttato giù qualcosa come venti righe in tutto, cercando faticosamente informazioni su internet per trovare almeno degli spunti, ho iniziato a girare per la casa come una matta. Ho provato a coinvolgere Fratello nella mia follia, ma non si è lasciato prendere dal mio vortice di senso di inutilità. Poi, mosso a pietà, mi ha dato una mano.
E, magia.
Tutto è andato a posto.
La potenza di colui che è (quasi) appena uscito dal liceo.
Lui sapeva cosa fare.
La mia domanda è: come facevo, a scuola, a scrivere di argomenti che mi facevano schifo? Come facevamo?
Io non ne sono più capace.

lunedì 26 settembre 2011

Dialoghi

Personaggi: bambina seienne (mia cugina) e maestra di prima elementare
Location: classe durante l'intervallo

- Maestra, ti devo dire una cosa!
- Dimmi, cara.
(la bambina si guarda intorno un po' circospetta, indecisa sul da farsi)
- Quei due bambini lì mi hanno detto una cosa...
- Cosa ti hanno detto?
- ...
- Dai, dimmi, non ti preoccupare.
- Hanno detto che vorrebbero baciarmi le tette.

I bambini di oggi: a sei anni maniaci, a dieci stupratori, a quindici serial killer.

venerdì 23 settembre 2011

Non sono d'accordo

Ieri, su twitter, dicevo che sarei dovuta andare a comprare un Ken da regalare alla mia cuginetta che compie 7 anni. Dicevo anche di sentirmi overqualified per questo compito. Sbagliato. Sabagliatissimo.
Dagli anni '80 le cose sono cambiate.
I Ken hanno i capelli. I capelli veri!
Non sono più due tipi in tutto, quello scapolo e quello padre di famiglia.
Costano un fottìo.
Sono metrosexual.
A guardarli bene devono anche essere un po' gay.
Comprare un Ken deve essere un'impresa destabilizzante.


Comunque, alla fine, è andata Madre, perchè io non avevo voglia di uscire non potevo.
E con cosa mi torna a casa Madre?
Con lui.
Ken TVB, il fidanzato perfetto.


 

Di lui ho già parlato mesi fa e ho già espresso la mia opinione.
Ricapitolando, cosa fa?
Ripete con la sua voce quello che dici tu.
Il fidanzato perfetto che dice sempre la cosa giusta.
E' diseducativo.
Crea false aspettative.
Quindi io vorrei porre il veto su questo regalo.
Vorrei dire che no, non sono d'accordo.

Oppure vorrei tenermelo io.
The Ultimate Boyfriend, per i momenti di solitudine.

Ah, Madre dice di aver visto, accanto a Ken, un altro tizio, tale Nicholas.
Ora, io mi domando, chi cavolo è Nicholas?

Oh no.
Ho capito.
E' il compagno di Ken.
Povera Barbie.

mercoledì 21 settembre 2011

Addio, estate, addio

Adesso basta.
Con oggi dichiaro conclusa questa infausta stagione (di solito la mia preferita), durante la quale tutto quello che poteva andare male l'ha fatto e anche quello che non mi sognavo neanche potesse andare a scatafascio, è andato bellamente a farsi fottere.
Lo so che, tecnicamente, l'equinozio è il 23, ma, Estate cara, per te Miss Italia finisce qui.
Autunno, honey, io e te non siamo mai andati tanto d'accordo, ma è ora di fare amicizia.
Mi aspetto grandi cose da te, e soprattutto da me.
E' tempo di finire, di scrivere, di ricercare, di fotocopiare, di darsi una mossa, di permettersi finalmente di pensare al Futuro.
E allora forza.
E coraggio.


venerdì 16 settembre 2011

Nuoce gravemente alla salute

Il fumo? L'alcool iniettato direttamente in vena? Scofanarsi cibo cinese fino a perdere i sensi? Forse.
Ma qui si parla di un altro tipo di male. Si parla dei danni causati dallo studio.

Guardate me. Anzi, non guardatemi che mi imbarazzo.
Comunque, io, in questo momento, sono un rottame. Un rifiuto umano.
Facciamo il punto della situazione: colorito che è tornato ad essere grigio-verdino. Occhi iniettati di sangue, gonfi e addobbati da pratiche borse da viaggio. Brufoli, come se fossi un'adolescente in piena esplosione ormonale. Capelli sfibrati e una colonia di doppie punte a cui ho iniziato a dare i nomi. Unghie che si sfaldano, pellicine torturate per il nervoso. Peli. Le mie gambe sembrano quelle di una donna di Neanderthal. Anzi, di un uomo di Neanderthal, chi voglio prendere in giro. Mal di testa. Tachicardia. Insonnia. O, in alternativa, sonno infestato da incubi di udienze di prima comparizione e di decreti ingiuntivi volanti che mi inseguono. Stanotte mi sono svegliata urlando "No, l'ufficiale giudiziario no!". Dimenticavo la mia cara amica colite.

Sono un fiorellino insomma.
E tutto questo per cosa? Per un maledetto esame. Per il maledetto ultimo esame.
Che non passerò, per altro, perchè non so una beata phava.
Sto iniziando a valutare le alternative al canonico cero alla Madonna feat. devozione eterna a Santa Rita da Cascia (la santa dei miracoli impossibili).
Alternativa numero 1: mandare a fare l'esame al posto mio una mia amica avvocato (chettantochisseneaccorge) e finire, per questo, in galera.
Alternativa numero 2: fare un discorso franco al professore, assicurandogli che io comunque l'avvocato non lo farò mai, quindi danni non ne combinerò anche se non conosco alcunchè della procedura civile. Ergo, gli proporrei di darmi un 18 politico e, se vuole, anche un calcio in culo, peffavore che è il mio ultimo esame.

Al momento non mi viene in mente altro.
Accetto consigli.
Accetto anche preghiere, candele accese alla Madonna, riti vodoo.
Voglio solo che tutto questo finisca.


mercoledì 14 settembre 2011

Please, disturb

Tu, donna dubbiosa, che non sai se sia il caso di tediare il tuo uomo dopo una pesante giornata di lavoro con approcci più o meno romantici, non temere, Intimissimi ti risolve il problema! E lo fa con il garbo e l'eleganza che abbiamo imparato a conoscere ed amare.


E poi, non si sa mai che ci si dimentichi le cose importanti... ma, ehi, Intimissimi ce le ricorda!


Io non lo so... qua si sta cadendo così in basso che ormai stanno scavando una fossa, e bella profonda!
Mi duole non aver salvato la foto dei boxer con i baffi che mi aveva inviato Arianna, perchè meritavano sul serio.
Rimedierò.
Al prossimo Orrore da Intimissimi.
Passo e chiudo.

lunedì 12 settembre 2011

Compleanni e singletudine

Sabato sera, compleanno dei Newlyweds 2.
Un sacco di gggente, chiosco in riva al mare, la luna piena che si riflette sull'acqua, spritz a litri, musica a tutto volume. Ecco, troppo volume. E' che magari "Nord sud ovest est" non ci tengo tanto a spararmela nelle orecchie, nonostante apprezzi il fatto che ci fosse ancora Mauro Repetto a saltellare in quella canzone. Ma neanche la lambada di Jennifer Lopez a dire il vero. Ecco, l'anzianità avanza.
Comunque, i due sposini hanno ricevuto un botto di regali, tra cui un'antipastiera. Ora, io vi voglio chiedere, qualcuno di voi ha un'antipastiera? Ma la usate? Perchè a me sembra la cosa più inutilerrima del globo terracqueo. Questa, nello specifico, avrebbe dovuto essere un oggetto di design, ma a me è sembrato uno di quei vassoi da mensa, ripartito in più scomparti, dove ci schiaffano direttamente il cibo. Terrificante. Pensavo fosse uno scherzo.
Ecco, è praticamente uguale a questo:


Abbiamo poi scoperto che gli Sposi Numero Due sono due incapaci nella gestione della casa, un disastro totale. Del tipo che lei è andata a fare la spesa e ha pesato il cavolo cappuccio (0,80 euro al chilo) ma ha schiacciato il bottone delle pere (3 euro al chilo) e non se n'è accorta. Che si stavano facendo il cappuccino con la nuova macchina del caffè, ma non avevano il latte. Che non sanno assolutamente cucinare. Che non usano la lavastoviglie, pur avendola, perchè non sono capaci di farla partire. L'antipastiera, comunque, cambierà la loro vita.

In ogni caso, dopo un po' andiamo a mangiare una pizza. Ma sì dai, andiamo.
Siamo in 15.
Non c'è posto da nessuna parte.
Tranne in una pizzeria, dove hanno diversi tavoli liberi. Sospetto. Molto sospetto.
Infatti le tovaglie erano stranamente scure, odore persistente di fritto, tovagliette di carta sbiadite, i menù ricoperti di vellutino. Brr.
Vabè, abbiamo mangiato.
E io mi sono accorta con orrore di una cosa. Al tavolo c'eravamo io... e sette coppie. Sette. Coppie. Mi è venuto un po' di magone. Sono un po' morta dentro.
Alla fine comunque siamo venuti quasi alle mani con i camerieri per aver preso una salviettina al limone. Questo ristorante è un posticino che vi consiglio se avete voglia di sentirvi urlare di crescere da una persona che non sia vostra madre e senza nessuna ragione sensata.
Alla fine abbiamo incontrato anche la Pseudo Amica con le sue amichette al seguito. C'era la Svampita, che ho scoperto essere una famosa contapalle e che ci ha detto che suo padre è diventato primario di una clinica privata in un posto dove di cliniche private non ce n'è neanche l'ombra. C'era anche la Anoressica, ubriaca marcia, che si è vantata di tutto quello che aveva e avrebbe in seguito bevuto. Domanda della Sposa n. 2, giusto per farvi capire: "Chi è quel troione che mette le mani addosso a mio marito?". Un bel trio insomma.

Comunque, nonostante l'eccessiva quantità di coppie nella seconda parte della serata, mi sono divertita. Ecco, non è così che mi troverò un uomo, senza dubbio.

Oh, no.
Rimarrò single a vita.
Iniziate a chiamarmi Bridget.

domenica 11 settembre 2011

9/11

Abbandono solo per oggi le stronzate che di solito scrivo in questo blog, per ricordare.

Sono passati dieci anni.

Quando è successo io ero in giro in bicicletta per i campi insieme a due amiche, con il cuginetto di una di loro, eravamo andate a fargli vedere le rane. Lui rideva, noi sorridevamo. C'era caldo.
Siamo tornate indietro, a casa della mia amica, e sua nonna ci ha chiamate davanti alla tv. Sembrava che fosse un film. Poi è sembrata la fine del mondo.

Io mi ricorderò per sempre cosa stavo facendo quando sono cadute le Torri Gemelle.

E voi? Dove eravate? Ve lo ricordate?


venerdì 9 settembre 2011

Cose a caso #4

Sono piuttosto stanca.
Dovrei essere in fase-Leopardi, ossia in un periodo di studio matto e disperatissimo. Ecco, potrei dare di più.
Oggi però ho dato. 
Domani pare che io abbia un colloquio di lavoro. Io. Un colloquio. Un colloquio vero. Per un lavoro un po' misterioso, tra l'altro. Non si sa bene cosa dovrei fare. Forse domani lo scoprirò, ma non è detto. Tra l'altro cercano due persone, quindi viene con me anche la Pazza. Io e lei a fare un colloquio insieme. Mi viene già da ridere. O da piangere, visto che lei ha fatto centordici lavori e io... io no.
Poi, domani devo andare al compleanno della coppia di newlyweds Numero Due. Sì, perchè compiono gli anni in giorni vicini. Ma non è questo il punto. Il punto è che stamattina c'è stato questo dialogo:

- Ah, ci sei al compleanno di X e Y, vero?
- Veramente non mi hanno invitato.
- ...

Indovinate quale sono io.
Che figura di melma.

Oggi c'era l'ultima puntata di Una mamma per amica e mi son persa gli ultimi dieci minuti. Vaffanculo.
Adesso me la guardo tutta e mi faccio un bel pianto.
Adios.

martedì 6 settembre 2011

Nail polish news

Mi par di capire che in questi giorni siano usciti i nuovi smalti Chanel per l'autunno/inverno. O forse solo per l'autunno, boh.
Li avevo già visti ovviamente, li avrete visti tutte; è giunto ora il momento di dire la mia in merito.
Abbiamo il signor Graphite, il signor Peridot e il signor Quartz.


E mi fanno schifo.
Mi fanno proprio schifo.
Il Peridot sembra il dorso di uno scarabeo. Bello in sè, per carità, come soprammobile per esempio farebbe la sua porca figura, ma sulle unghie? Dorato con riflessi verdi? Really?
Graphite: brillantini. Tantissimi brillantini. Tantissimissimi brillantinissimi. Bleah.
Ecco, Quartz potrei quasi salvarlo. Ma è perlato perlatino. Temo che mia nonna ne abbia uno simile.

Mi dicono poi che uscirà anche quest'anno una collezione speciale per la VFNO, Les Jeans.


E indovinate un po' cosa ci offre Dior per l'autunno?


La collezione Blue Tie.
La fantasia signori. A parte questo beige che trovo un po' inutile (perchè, su di me, il beige è improponibile), si andrà di blu nei prossimi mesi.
E io sono in una botte di ferro.
Ve la ricordate la litrata di smalto blu che mi ritrovo ad avere? Guarda caso, è piuttosto simile al Blue Boy di Chanel.
Se mi vien voglia di Blue Denim di Dior - fermi tutti! - io ho già Dating a Royal di OPI. Che non sarà identico, ma andrà benissimo.
Quindi non dovrò comprare alcuno smalto.

Come dite?
Non ci crede nessuno?
Temo che abbiate ragione.

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