lunedì 30 novembre 2015

Piccole cose belle

Oggi è stata una bella giornata.
Non è successo niente di particolare, niente di eccezionale, solo un insieme di tante piccole cose che mi hanno fatto sentire bene.
Ok, dai forse qualcosa di anomalo c'è stato, ero a casa perché nel paesello dove lavoro oggi è il santo patrono, e forse - FORSE - questo ha un po' aiutato. Ma, a dire il vero, non sentivo particolarmente il bisogno di una pausa dal lavoro. E anche questa è una cosa buona.

Comunque mi sono svegliata relativamente presto (non riesco più a dormire fino a tardi, sono anziana), ho fatto colazione con calma, ho anche pulito un po'. Poi sono andata al mercato a piedi. Saranno stati dieci anni che non andavo al mercato. Forse di più. C'erano un freddo pungente e un sole pazzesco, sembrava quasi di essere in montagna. Ho camminato un paio d'ore, ho comprato la ricarica per il 2016 per la mia Filofax e il colluttorio per mio nonno. Sono andata a ritirare delle ricette dal medico.
Sono tornata a casa e ho preparato il pranzo.
Visto che non mi faccio per niente condizionare, ho ascoltato mio fratello e mi sono comprata questo smart band che si chiama tipo Mi Band. Non so ancora esattamente cosa faccia ma per la roboante cifra di € 14,19 ho voluto rischiare. Giusto ieri avevo detto "Vabbè, ma cosa se ne fa la gente di questa roba?". Molto bene.
Mi sono venute delle idee per post che spero di avere il tempo di scrivere.
Nel pomeriggio mi sono fatta una mug cake con la ricetta della Iaia che consiglio caldamente. Mi sono seduta davanti al camino acceso per mangiarla.
Poi sono andata a fare la spesa e ho comprato, tra le altre cose, le pasticche Leone al gusto mandarino.
Come contorno per la cena ho preparato i bastoncini di zucchine al forno (avevo trovato la ricetta su qualche blog che non ricordo) che sembrano quasi patatine fritte.
Ho fatto la doccia e ora ho l'asciugamano in testa che sembra un turbante e sto bevendo una tisana alla menta.

Ecco, tutto qui. Niente di che.
Però niente male.

A proposito di piccole cose, domani inizia anche il Ptit Zelda 2015. Una foto al giorno per tutto il mese di dicembre. Chissà se ce la farò anche quest'anno. Proviamoci.


martedì 3 novembre 2015

Shopping again

Eccoci qui, un altro inverno is coming, un altro cambio di stagione. Un altro dramma che si consuma.
Perché sì signore, tante lo dicono ma per me questa volta è vero veramente. NON HO NIENTE DA METTERMI.
I motivi sono molteplici: numero 1, sono ingrassata e non mi va più bene niente; numero 2, l'anno scorso in inverno ho iniziato a valutare il viaggio a Seattle e New York, quindi ho iniziato a risparmiare, quindi non mi sono comprata praticamente niente. Ergo, la situazione è piuttosto seria. Ho preso il coraggio a due mani, ho accettato il fatto di avere una taglia in più e sono andata per negozi.
E NON C'ERA UN CAVOLO DI NIENTE.

Ora voi mi dite chi cavolo va in giro con i pantaloni o le gonne in plasticona (fake leather lo dici a tua sorella). O la roba leopardata. O scamosciata. ZARA, MI SENTI? 
Io non ho molte pretese. Vorrei solo dei cardigan lunghi o dei maglioni di lana. Non di acrilico. E delle camicie di cotone a righe. E invece niente. Niente di niente.
Sulle camicie poi apriamo un capitolo a parte. Sono andata in un negozio delle mie parti con mia mamma. Gira e rigira, camicia a righe azzurre, se ci sei batti un colpo. Poi la vedo. È lei, bellissima, di Calvin Klein. Proprio come la volevo io. MA È DA UOMO. Beh cavolo, chissene, sembra piccola, io me la provo. Madre inorridisce. "Ma è da uomo! Ma le camicie da uomo non si possono provare! Non puoi provare le camicie da uomo!" Ma cosa dici, è anche appesa, ha le maniche arrotolate, perché dovrebbe essere vietato? Cosa possono farmi, menarmi? "MA HA I BOTTONI DALLA PARTE SBAGLIATA" OMMIODDIO AIUTO, adesso arriva la polizia del bottoni e mi arresta.
Quindi, sprezzante del pericolo e con lo sguardo di disapprovazione di Madre su di me, urlando "FUCK THE SYSTEM", sono andata a provarla. E, dopo tutto 'sto casino, mi stava male. Perché ho le spalle così strette che neanche un subumano e, evidentemente, le braccia troppo corte.
Cosa cavolo devo fare io per avere una camicia a righe da donna che non sia troppo sfiancata? Mi toccherà arrendermi e farmela fare dalla camiciaia, ipotecando preventivamente un rene.

Comunque, a proposito di sarte, mi si è aperto un mondo.
Ho scoperto che farsi fare i vestiti su misura non solo è una figata, ma costa anche poco! Forse avrò avuto fortuna io, ma ora che sono entrata nel tunnel, difficilmente ne uscirò.
Volevo tantissimo una, boh, full skirt? Midi skirt? Vi metto una foto, così ci capiamo meglio.
Questa sono io, con svariati chili in meno e cm di capelli in più
Solo che nei negozi non ne trovavo. Oppure le trovavo ma erano decisamente fuori budget.
Così sono andata in un negozio di tessuti, ho preso quello che mi piaceva, sono andata dalla sarta e BAM, gonna perfetta. 
Ho avuto bisogno di un interprete per capire le domande che la signora mi faceva ("Ma hai la doppia altezza della stoffa? E i faldoni, quanti ne vuoi? Li chiudiamo un po' sopra?" E io con lo sguardo intelligente della mucca che guarda passare il treno). Comunque, dopo due prove, ho avuto la mia perfetta full skirt. E ho anche comprato un altro scampolo ad Abilmente e me ne farò fare un'altra quanto prima.
È la svolta. Vestiti su misura. Pensateci.

Ora torno a cercare disperatamente maglioni di lana vera. Adieu.

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