mercoledì 17 luglio 2013

L'ingrata

Manca poco al mio compleanno.
POCHISSIMO.
Non riceverò molti regali, anzi, ne riceverò un paio se mi andrà davvero di lusso, ma pazienza.
Quindi intendo fare della polemica e scrivere dei regali orrendi che ho ricevuto nella mia vita.

Sono stati TANTI.
Un mio ex una volta mi ha detto "Certo che è proprio difficile farti dei regali".
No, deficiente, non è difficile, non mi conosci se dici così.
A Natale mi hanno regalato dei coltelli di ceramica. Ed io ero felicissima.
Basta pensarci.
Io sono felice con uno smalto.
10 euro e sei a posto.
Ovviamente NON con i brillantini. E NON perlato.
Ok, forse non è così semplice farmi regali.

Ma, forse, regalarmi un cestone di tela arancione per la biancheria non è stata un'idea geniale.
"Ma ti serviva." Sì. Ma sono regali da fare? Mi serviva anche del detersivo, potevi prendermi un fustino di Dash.

Creme corpo alla vaniglia/zucchero filato et similia. Mi fanno veramente schifo. Ne ho a vagonate.

Vorrei sapere cosa aveva nel cervello quella persona che mi ha regalato una borsa di plastica dotata di taschine in cui inserire delle foto.

Sciarpe. Di roba sinteticissima. E dorate. O dotate di frange e/o veli.
"Non la metti mai..." Eh no, cazzo.

Perché io sono davvero una stronza.
Non ce la faccio a usare/indossare una cosa che non mi piace.
Un mio amico, invece, usa tutto, con entusiasmo. Un po' lo invidio. Così non offende mai nessuno.

Non è stato esattamente un regalo brutto, ma vorrei lo stesso parlare di quella volta che mi hanno regalato una maglietta in 12. E io avevo offerto la cena a tutti.

Quando ero piccola, mia zia mi regalava sempre puzzle. Tonnellate di puzzle. Tutti gli anni. Io odio i puzzle. Non ne ho mai finito uno.

L'ho già scritto, ma ricordo quando la mamma del mio ex, per il mio compleanno, mi ha regalato la torta preferita del figlio.

Musica: qui ce n'è per tutti i gusti. Mi sono stati regalati i cd di: Dirotta su Cuba (!), Gianluca Grignani (sempre odiato), Gemelli Diversi, EMILIA (ve la ricordate "I'm a big big girl in a big big world"? Ecco. Ma non il singolo, l'album intero.) (unico cd suo venduto al mondo, credo), la colonna sonora di Fame, quando io volevo quella di Dirty Dancing ("Eh, non l'ho trovata." Allora fai a meno di regalarmi una colonna sonora).
Potrei citare anche di quando mi è stata regalata la cassetta Everything Changes dei Take That al posto di Take That & Party, ma, con il senno di poi, non è stato così grave. A undici anni mi è sembrato gravissimo.

Poi ci sarebbe tutto il capitolo "roba brutta che ti regalo solo perché è in saldo". La disgrazia di compiere gli anni in periodo di saldi. Neanche i primi, ma proprio quando si gratta il fondo del magazzino. Ricordo una canotta che sembrava fatta di lana (ma era cotone) Sisley color verde marcio (che odio), una camicia della marca Lee (esiste ancora?) sinceramente agghiacciante, una borsa di paglia a fiori troppo rosa perfino per me (Caleidos, quando chiudi?).
Restando in argomento, volevo dire all'amica Sara, che ha ricevuto per il suo compleanno una pochette in saldo di Carpisa, che le sono vicina.

Aggiornamento: non posso non aggiungere un paio di cose che mi sono ricordata solo ora: due e dico due borse dell'acqua calda, una elettrica e una tradizionale, e il terribile zaino monospalla con portacellulare sul davanti che andava negli ultimi anni '90/primi 2000. Era grigio, marca PHARD. Agghiacciante.

Parlatemi dei vostri regali orrendi.
Fondiamo un fan club.
Un'associazione di auto aiuto.
Un gruppo su facebook.

Ditemi che non sono sola.

mercoledì 10 luglio 2013

Pazzi pazzi saldi

Sabato mi sono fatta coraggio, ho radunato le forze, ho messo il coltello tra i denti e sono andata.
Sono andata al primo giorno dei saldi.

*urla di terrore*

In realtà non è andata così male.
Sarà che faceva caldo. Sarà che laggente non c'ha i soldi. Sarà che (mi dicono) i saldi estivi tirano meno di quelli invernali. Io sono sopravvissuta. E ho anche comprato delle cose non previste.
Ero partita dicendo: "Mi servono dei sandali bassi forse neri e un costume". Poi, il panico al momento di uscire. NON HO NIENTE DA METTERMI. Almeno, non ho niente da mettermi che non sia abbigliamento da ufficio.
Soprattutto non ho più shorts. Ne avevo presi due paia l'anno scorso, ma, avendo perso un po' di chili, mi cadono (lo so, mi state odiando, beh, ho ripreso mezzo chilo, odiatemi meno.)
Infatti NON ho comprato shorts.
La coerenza prima di tutto.

Prima tappa Zara: IL NULLA. Il vuoto cosmico. L'unica cosa che mi piaceva era una blusa di seta (?) non in saldo. Quindi no.

Negozio di scarpe su cui avevo puntato tutto: lo schifo. Lo schifo costoso, tra l'altro.

Accessorize: mi sono trattenuta, avrei comprato tutto.

Sisley: bisogna metterci una bomba dentro a 'sti negozi. E pensare che una volta non erano male.

Passo davanti a Desigual e penso di imbottirmi di tritolo e farmi esplodere dentro. Improvvisamente Sisley sembra alta moda.

Intimissimi: ho preso una maglietta. Carina. Ma ho un problema. Credevo che il ricamo si portasse sul davanti, mentre sullo scontrino ho visto che c'è scritto "ricamo schiena". E adesso? Boh.


Non so per quale assurdo motivo, ma entro da Stradivarius. E trovo questi sandaletti davvero carini. Beh, per me sono carini. E sono costati pochissimo.



Oysho, vuoi non andare da Oysho? In realtà sto cercando di smettere, perché la qualità della biancheria e dell'abbigliamento in genere di questa marca non è proprio un granché. Però ci casco sempre.
Ma come potevo non cascarci? Adoro questo colore.


Finisco poi da H&M. Io non riesco a comprare da H&M quando ci sono i saldi. Troppo casino, troppi colori, troppa fatica. La nuova collezione è un'altra storia, ovviamente.
Quindi ho preso questo vestito:

E una camicetta, ma solo perché finalmente ho trovato qualcosa da abbinare alla origami skirt (si chiama così?) di Zara che ho preso mesi fa e che non ho ancora messo. Direte voi, ci si può abbinare di tutto. Ma io non ce l'ho "di tutto". E' tutto troppo lungo o troppo largo o troppo bianco.
Comunque accetto suggerimenti.


Quindi ho comprato cose inutili, ma almeno poco costose.
Magari sarà il caso di fare un giro per negozi "seri".
O forse, per il mio conto corrente, meglio di no.

lunedì 8 luglio 2013

Il grande NO dell'estate

E' estate, ed è tempo di rinfrescare questo post, in cui facevo della polemica su certe abitudini che ha la gente in spiaggia.

Questa volta voglio iniziare con un appello.
Ieri ho fatto un sondaggio su twitter, quindi ho (parte de) il popolo femminile dalla mia parte.

IO DICO NO ALL'UOMO IN COSTUME A SLIP IN SPIAGGIA.

Lo dico forte e lo dico con cognizione di causa.
E' brutto da vedere, sta male a tutti (tranne forse a David Gandy) e... che fa schifo l'ho già detto?
Ieri ho avuto davanti tutto il giorno un panzone con 'sto slippino rosso orrido. Ma anche un ragazzo dal fisico normale. Con il temibilissimo slip bianco. E tribale sul polpaccio. E fidanzata dal costume giallo fluo, unghie ricostruite rosa fluo e french sui piedi. La tipica coppia tamarra italiana. Brutti da vedere.

Diciamo NO allo slip da uomo e diciamolo forte e chiaro.

Diciamo no anche ad un altro paio di cose.

1) Perché dovete spremere i brufoli sulla schiena a vostro moroso in spiaggia? PERCHE'?
Ma lo schifo. Il disgusto. Non ultima, la mancanza di igiene.

2) LA PINZETTA LA DOVETE LASCIARE A CASA. Ieri ho visto una tizia che faceva le sopracciglia al suo ragazzo sul lettino. Ma questo sarebbe anche il meno. Basta, ripeto BASTA, spinzettarvi l'inguine a gambe larghe sul lettino in spiaggia. BASTA! Fatelo a casa vostra.

Ultima cosa che mi dovete spiegare.
I gioielli in spiaggia. PERCHE'?
Lasciano il segno. Fanno caldo.
Io non capisco.

mercoledì 3 luglio 2013

Aggiornamento

Vorrei tranquillizzare tutte, lo so che non ci dormite la notte... il tizio dello scorso post non si è più fatto sentire, ma soprattutto non mi sono fatta sentire io. Ad un certo punto basta. Io non ci penso più.

Che altro?
Il mio compleanno si avvicina a gradi passi. CHE ANSIA.
In ogni caso, sabato mi hanno dato 24 anni, quindi bene così.

Con il mio compleanno si avvicina anche il concerto di Robertone Williams, a Milano. E sorge un problema. Resto lì a dormire? Ma dove? Non ci sono alberghi vicino allo stadio. I mezzi funzionano di notte? Mi toccherà prendere un taxi e spendere un milione di euro per raggiungere un albergo? Che palle. Non avevo pensato a tutti questi problemi quando ho comprato il biglietto. Ffff.

Sabato iniziano i saldi.
Trattenersi? Cercare di buttarsi nella pazza folla del primo giorno?
Io vorrei prendermi un paio di sandali ed un costume. Li troverò? NO. Oppure non saranno in saldo.

Sabato e domenica sono stata a fare un colloquio per diventare assistente di volo per la Emirates.
Eravamo in 180, mi sono trovata immersa fino alla gola nelle calze color carne e nelle strafighe.
Ci hanno raccontato come funzionerebbe il lavoro con loro, facendoci anche vedere dei filmati. Insomma, UNA FIGATA INCREDIBILE. Vivono tutti a Dubai, tra l'altro.
Comunque, ho superato la prima selezione e mi hanno fatto tornare la domenica mattina, da 180 eravamo rimaste in 40. Già una bella soddisfazione per me. Purtroppo, dopo le prove del mattino, mi hanno scartato. Pazienza. Mi ero anche messa le calze color carne.

Pare che andrò in vacanza. Ma non dico niente perché finché non sarò sull'aereo non ci crederò. Con la sfiga che mi ritrovo... In ogni caso manca ancora un bel po'.
Quindi, per ora, si tiene duro.

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