venerdì 30 dicembre 2011

Cose veramente inutili #2

E' già tempo di una nuova puntata della magica rubrica "Cose veramente inutili".
Ve la ricordate quella volta che vi ho parlato delle raccolte a fascicoli?
Di quanto io le trovi stupide e inutili e maledettamente costose?
Ecco, dimenticate tutto.
Perchè ho trovato questa:


La raccolta a fascicoli definitiva.
Quella che unisce la mia passione per i dolci con l'amore smodato ed insano per gli stampi in silicone.
E niente, sono entrata nel tunnel. Sto facendo i conti per capire quanto mi verrà a costare questa follia. Perché non c'è scritto da nessuna parte quanti saranno i maledetti fascicoli. Come minimo trecento. E io li voglio TUTTI.
Oddio, ora capisco la bramosia delle vecchine che comprano tutte e centordici le uscite di "I messaggi della Madonna di Medjugorie". Continuo invece a non capire perché si ostinano a riproporre "Costruisci la tua Ferrovia Italiana in miniatura". Che fanno, allegano dei piccoli passeggeri semoventi e parlanti che bestemmiano per i ritardi? La gente che compra i fascicoli e costruisce la propria Ferrovia Italiana, lo fa solo per poi distruggerla con estremo gusto e soddisfazione? Se qualcuno lo sa, mi spieghi, per favore.
Intanto io vado a rimirare e a mettere in ordine di colore i miei stampi di silicone. 
Sì, lo so. 
Aiutatemi.

mercoledì 28 dicembre 2011

Dai monti con furore

Riecchime, live dalla montagna.
Live da un posto in cui ti passa accanto Fabrizio Corona e tu non hai neanche la prontezza di riflessi di tirargli una bomba a mano.

Comunque, Natale è andato.
Non starò qui a raccontarvi com'è andato il mio 25 dicembre, ma vi dico che la giornata è iniziata con Madre che ha messo lo zucchero sull'arrosto al posto del sale, e ci è toccato lavarlo prima che si caramellasse. E' stato lo stesso un bel Natale, comunque.
Non ho ricevuto molti regali quest'anno. Data l'assenza di moroso e/o di vita sociale, la cosa non è così sorprendente. Comunque voglio condividere con voi il regalo più nerd che mi abbiano mai fatto:


Fantastica.

Poi, in ordine sparso: ho sciato. Ho scoperto di amare follemente il Toblerone. Mi sono illusa che un tizio ci provasse con me; mi sono resa conto di essermi sbagliata (probabilmente questo è dovuto al fatto che con me non ci prova nessuno da circa un lustro). Sono stata in Austria, a Lienz. Ho bevuto vin brulè. Ho trovato un vestito per Firenze4Ever. Non sto trovando cose rosa. Ho comprato un nuovo smalto OPI. Ho mangiato cose buone. Ho preso 23 chili. Padre è stato intervistato da Alessandro Sortino per La7, mentre eravamo in giro. Ho guardato La Sirenetta in twit-diretta ed è stato deciso che la strega Ursula assomiglia a Platinette, a Sally Spectra e a Wanna Marchi. A capodanno mi sa che resterò qui. Tanto, peggio degli anni scorsi non può proprio andare. O forse sì? Facciamo una cosa, lo saltiamo capodanno, per stavolta? Dai. Poi farò la brava per tutto l'anno.

venerdì 23 dicembre 2011

La cialtrona


E così, andrò a Firenze.
Ho chiesto, e questi mi hanno invitato davvero.
Poi, con un dress code del genere (pink), vi pare che sarei potuta mancare?
Sarà la vostra inviata in incognito nel magico mondo dei fescion bloggher.
Comunque forse non hanno capito che razza di cialtrona sono. O forse l'hanno capito e proprio per questo hanno pensato che mi amalgamerò bene con la folla.
E adesso devo trovare un vestito, che è dal capodanno del 2008 che non cerco roba da vestire per una festa. La tristezza. (diciamo tutti un bel grazie al mio ex che in tre anni mi ha portato solo a sagre.)

Ah, ho un occhio marcio. Mi è venuto un orzaiolo. Quanto poco fashion sono? Mi sembra una di quelle cose che venivano solo ai bambini tristi amici di Lovely Sara. Comunque pare che mi abbiano preso a pugni. La sfiga. E fa anche male.

 Invece domani parto per i monti.
A passare un bianco Natale.
Beh, forse bianco, forse un po' marroncino.
E me ne andrò a sciare con i miei nuovi scarponi, nonostante l'orzaiolo. Oh, là.

martedì 20 dicembre 2011

Borse borse borse, tante borse

Se mi seguite da un po', saprete che ho un problema serio con le borse.
Nel senso che le amo.
Ne vorrei a tonnellate.
Quando entro in possesso di una borsa nuova la cullo, la accarezzo, le voglio bene.
Ci sono stati periodi della mia vita in cui ne ho avute quasi trenta. Ma ero una giovin donzella, mi accontentavo di cose poco impegnative, accumulavo.
Poi, il dramma. Il blocco. La fatica.
Non trovavo più borse da comprare.
Non mi piaceva più niente.
Nei negozi non c'era niente per me.
Quale maledizione mi aveva colpito?
Quale disgrazia?
Poi, l'illuminazione.
Cercherò in rete.
Tipo qui. (Vi ho mai parlato della mia insana passione per le borse Coccinelle?*)
E mi si è aperto un mondo meraviglioso e infinito.
E' tutto così facile!
Ora mi resta solo un problemino da niente.
Tipo trovare uno stipendio.








Qualcuno me le regala? Eh? Me ne basta una! Ho fatto la brava quest'anno, giuro!

Comunque, voglio fare un sondaggio, voi accumulate più borse o scarpe?
Il mio voto sapete già dove va.
Fatemi sapere.
Oppure no, vedete voi.

*sono belle, di qualità, durano un sacco e sono alla portata delle mie tasche. Quasi sempre.

lunedì 19 dicembre 2011

Macarons e altre stronzate

E così ho deciso di provare il mio fantastico kit e ho fatto i macarons.
Beh, ci ho provato.
Ok, ho fatto qualcosa che ci assomiglia vagamente.
Molto vagamente.
E' andata così.
Ho preparato l'impasto seguendo questa ricetta.
Ho messo anche il colorante per dolci rosa.


Poi ho usato il siringone del kit (comodissimo) per fare i tondini di impasto sull'apposito stampo in silicone.


Erano così carini.
Così rosini.
Per un attimo ho creduto che venissero bene.
Povera illusa.
Comunque li ho lasciati lì per più di un'ora perché si creasse quella cazzo di pellicola che avrebbe dovuto non farli crepare in superficie.
Inutile dire che non si è creato proprio niente, erano appiccicosi uguale a quando li ho messi sulla teglia.
Prima infornata: temperatura del forno troppo bassa, sono venuti concavi. Dai, Laura, ritenta, sarai più fortunata. (intanto si stava facendo notte)
Secondo giro: i più credibili.
Terza infornata: ero stravolta dal sonno e dallo zucchero e ho bruciato tutto.
In ogni caso, sono venuti così:


Degli amaretti.
Sono buoni, eh.
Però non sono rosa, non sono lisci, non sono macarons.
C'è qualcuno che ci capisce qualcosa più di me che può dirmi dove potrei aver sbagliato?
Io so che avrei dovuto frullare ancora la farina di mandorle, era troppo grossolana.
Probabilmente poi avrei dovuto sacrificare un torrone al dio dei dolci.

Ma parliamo di cose serie.
Sabato ho trovato un paio di stivali che cercavo da una vita.


Li amo.

Poi ho scoperto che Yamamay ha finalmente deciso di rispondere alle provocazioni di Intimissimi. (A proposito, signor Intimissimi, con tutta la pubblicità che le faccio, potrebbe anche mandarmi un pandoro per Natale. Anche un paio di mutande andrebbe bene. NON quelle col coniglio, magari).


Tra tutti spicca "Shake it before use". Vi siete impegnati signori Yamamay, ma si può fare di più. Ricordatevi che Intimissimi ha il coniglio. Che ho scoperto essere musicale. Non chiedetemi come fa a suonare, non voglio saperlo.

giovedì 15 dicembre 2011

Cose a caso #7

Questo voleva essere un post di servizio, per dirvi che questa settimana, comprando Tu Style ci sono in omaggio degli smalti Layla. Io non li avevo mai provati, quindi, quando ho visto che il giornale costava comunque 1 euro e che di solito quegli smalti costano... boh, ma comunque di più, ho deciso che dovevo averli tutti e quattro. Ovviamente non avevo fatto i conti con l'idiozia della distribuzione per cui nell'edicola dove vado io c'è solo il rosso. L'odio profondo. Gli altri sono blè (come direbbe mia nonna), argento e viola. Ecco, magari dell'argento posso anche farne a meno.

E' arrivata la Glossy Box natalizia. A me è piaciuta. E non dirò altro, non voglio rovinare la sorpresa a nessuno.

Stasera, ad acquagym, non c'era la solita insegnante strafigah, ma quella che temo sia sua nonna. Ed è una pazza. Matta da legare. Fischia. Urla. Non sa cos'è il microfono per parlarci. Non ha idea di come si tenga il ritmo, che per un'insegnante di acquagym potrebbe essere un problema, a dire il vero. Ad un certo punto non sapeva più cosa farci fare, così ci ha fatto mettere in cerchio, ci ha dato dei palloni e ci ha detto di tirarceli. E poi si è buttata in acqua vestita. E' stato il DELIRIO. Ho preso diverse pallonate in testa, mi è anche rimasto un segno sulla fronte. Ma finalmente mi sono potuta sfogare e tirare impunemente missili terra-aria a quelle che mi stanno sulle palle. Spero comunque che la solita insegnante torni la settimana prossima, altrimenti vedo altri lividi nel mio futuro prossimo.

Domani Cugino Genio si laurea.
A parte la depressione perché lui è decisamente più giovane di me, non so cosa mettermi.
Ci sarà anche la ragazza di Altro Cugino che, vedete, è una fescion bloggher.
E io, ovviamente, dovrò essere più figa di lei.
E dovrò prendere ora decisioni fondamentali tipo che smalto mettermi.
Son problemi.
Quindi vi lascio.
Se avete dei consigli da darmi, saranno ben accetti.

Intanto buonanotte, popolo.

mercoledì 14 dicembre 2011

Natale allo zenzero

Continuando con il filone delle cose inutili, non sono stata completamente sincera con voi.
Nel senso che non ho comprato solo il kit per fare i macarons.
Presa dalla frenesia natalizia e istigata da Madre che diceva "Oh, wow, figata, prendiamolo!", ho comprato anche un set di stampini per biscotti per fare il presepe di pan di zenzero. L'ho acquistato con una certa leggerezza, lo ammetto. Pensavo "Beh, cosa vuoi che sia, farò l'impasto, userò gli stampi, metterò in forno e fine, fatto il presepe".
Eh eh. Invece no.
Povera ingenua.
E' stata un'opera monumentale.
Ci ho messo qualcosa come quattro ore e mezza. Forse cinque.
Perchè fai la pasta per i biscotti.
Accorgiti che lo zenzero che hai comprato non sa affatto di zenzero, ma di detersivo per piatti (o di ruggine, come sostiene Padre). Usalo lo stesso.
Tira la pasta col mattarello, fai gli stampini, spennella con l'albume così i personaggi diventano lucidi.
Prima infornata.
Un albero è venuto male. "Mangiamolo, dai." - fa vomitare. Sembra che ci abbia messo peperoncino, brucia perfino in gola.
Impasta gli avanzi, tira di nuovo la pasta, stampa, inforna.
La Madonna è storta. Opporc... "Laura, non essere blasfema, che stai costruendo un presepe".
Non ho fatto abbastanza basi. Inforna di nuovo.
Una volta fatti tutti i personaggi, credevo che il peggio fosse finito.
No. Assolutamente no.
Bisognava decorarli con la glassa.
Diciannove personaggi.
Io volevo lasciarli così, ma oggettivamente, non si sarebbe distinta la culla col bambinello da una pecora.
Per fortuna avevo avuto la brillante idea di comprare una penna con la glassa bianca per decorare le torte. Sennò ciao, sarei ancora lì. Poi, io e il disegno a mano libera non andiamo propriamente d'accordo, quindi il risultato è quello che è. Però ho finito.
Stamattina, il dramma, la glassa non si era ancora asciugata. Ho dovuto ri-infornare tutto. Madre sostiene che avrei dovuto fare i disegnini con la glassa prima di cuocere i biscotti la prima volta. Qualcuno sa se avrei dovuto fare così? Perché secondo me no.

In ogni caso, questo è il risultato:


Ah, e a pranzo ho anche fatto i canederli.
A me, Bree Van de Kamp mi fa un baffo.

L'angelo è il mio orgoglio. Figuratevi com'è il resto.




martedì 13 dicembre 2011

Cose veramente inutili

E' giunto il momento di inaugurare una nuova rubrica.
La rubrica delle cose veramente inutili.
Che, fatalmente, sono quelle che ti danno più soddisfazione quando le compri.
L'altro giorno io ho fatto un acquisto che mi ha reso felice.
Ho comprato questo:


Un kit per fare i macarons.
Se ne sentiva il bisogno? No.
Mi serviva? Ovviamente no.
Sarebbe servito in generale per fare i macarons? NO. 
Ma mi ha reso felice comprarlo.
Mi sono fatta un regalo.
Non vedo l'ora di provarlo. Sono perfino riuscita a trovare la farina di mandorle! (che costa un botto, per inciso.)
Farò un disastro, ne sono sicura, ma proverò finchè non mi riusciranno.
Poi, scusate, io sono troppo più avanti delle fescion bloggher, io non li mangio solo i macarons, me li faccio addirittura. O almeno proverò. Ok, farò qualcosa che assomiglia vagamente ai macarons.
Beh, mi divertirò lo stesso, anche se faranno schifo.
Vi farò sapere.
Intanto oggi farò i canederli e che Iddio mi aiuti.
Ossignor, sto diventando una casalinga disperata.

sabato 10 dicembre 2011

Il freddo è così out

Sono in trasferta presso Magione Numero Due, tra i monti.
Mi sono successe cose che... lasciamo perdere, vi racconterò nei prossimi giorni.
Nel frattempo vi parlerò della follia che dilaga, una sorta di continuazione di questo post qui.
Visualizzate: montagna. Quindi, freddo. Freddo serio. Io, che odio portare le calze sotto ai pantaloni, indosso leggins di lana più pantaloni di velluto. E ancora ho freddo. Ovviamente poi Ugg e ancora ho i piedi freddi. Maglione di lana (con le maniche lunghe), giaccone imbottitissimo, sciarpa, guanti, cappello.
E anche stavolta non ho capito una mazza, evidentemente.
Perchè la gente qui indossa la pelliccia, sì, ma CON LE MANICHE CORTE. Ora, questo va quasi oltre l'idiozia degli stivali open toe. C'era una ieri sera con un gilet di boh, visone credo, e un maglione con le maniche a tre quarti che si stringeva le braccia e le strofinava evidentemente vicina all'ibernazione. Amica, cosa credevi? Ci sono -4 gradi centigradi, eh.
E un'altra, la migliore. Vestita di tutto punto, coperta in modo adeguato, poi lo sguardo arriva ai piedi. Decolletè open toe. SENZA CALZE. Col gelo! Ribadisco il fatto che io avevo i piedi freddi con Ugg e calzettoni. A quella i piedi glieli hanno amputati a fine serata, le saranno andati in necrosi, sicuro.
Ultima farsa. A me servirebbe una sciarpa grigia. Entro da Benetton. "Mi scusi, vorrei una sciarpa, mi può mostrare quello che ha?". Orrore. Sacrilegio. Disgusto. Una sciarpa di lana? Ma ovvio che non ne hanno, c'è solo la nuova collezione estiva. Stessa storia da Sisley, volevano rifilarmi una pashmina di finta seta. Bella, eh. Ma, come dire, io avrei freddo.
Diiio, come sono out.

lunedì 5 dicembre 2011

Cose a caso #6

Vi ricordate lo scorso post?
Vi ricordate che vi avevo detto che la piega faceva vomitare, ma che il taglio, almeno quello, era decente?
Beh, mentivo.
Il taglio FA CAGARE.
Me ne sono resa conto quando ho lavato i capelli per la prima volta e si sono rivelati per quella che è la loro vera natura. Cioè uno schifo.
Ma porca miseriaccia, quello lì me li ha sempre tagliati bene, adesso cosa gli è successo a 'sto stronzo?
Col cavolo che mi vede ancora. Ciao, amico, ciao.
Anzi, quasi quasi ti faccio causa per danni morali.
Potremmo mettere insieme una bella class action contro tutti i parrucchieri che ci hanno rovinato i capelli. Lo so che è successo a tutte. Lo so che avete sete di vendetta.
Mi vedo già. La Erin Brockovich italiana. Dovrei solo procurarmi un reggiseno molto imbottito.

Ma andiamo avanti.
Sabato mi sono comprata una nuova cuffia per la piscina, perchè quella che ho è stretta.
Solo che ho scoperto che quella che ho preso era identica a quella che avevo già.
Quindi il problema non è della cuffia, è della mia testa. Ho la testa troppo grande per le cuffie da piscina. Son problemi.
Così, ieri pomeriggio mi sono recata nuovamente al negozio per restituirla.
L'idea era quella di prendere una cuffia più grande.
Invece sono tornata a casa con un paio di scarponi da sci.
Solo io.
Però li amo.
Ora resta solo da trovare qualcuno con cui andare a sciare.

Avevo pensato di abbandonare la mia rubrica "Cattivo gusto da Intimissimi" per manifesta impossibilità di star dietro a tutti i capolavori di intimo da uomo che escono da quel negozio.
Ma questa ve la devo far vedere.


 Quindi, non solo hanno un coniglio di pelouches attaccato sul pacco, ma (e questa mi era proprio sfuggita) hanno anche la coda!
Io non so.
Io non capisco.
Spiegatemi voi, se potete.

venerdì 2 dicembre 2011

Fai tu

Sono appena tornata.
Mi sono tagliata i capelli.
Il taglio non pare male, ho chiesto consiglio ad Alex (il parrucchiere) e lui non ha fatto il matto e mi ha dato dei suggerimenti sensati.
Poi, però, la domanda: "Come li asciughiamo?". E le mie scriteriate parole: "Non so, fai tu".
Ecco, io ho ventotto anni, ormai una certa esperienza con i parrucchieri ce l'ho, eppure - evidentemente - non mi è ancora chiara la regola d'oro: mai, e dico MAI, dire a un parrucchiere "Fai tu". Mai.
Altrimenti poi esci che sei così:

 Solo, un po' più riccia.
E con i capelli un po' più gonfi.
Io i capelli li ho dritti, di solito.
Beh, non so se torneranno mai dritti.
Il bello è che lui è partito dicendomi "Li facciamo un po' morbidi". Morbidi mia nonna, Whoopi Goldberg li ha così "morbidi".
C'è stato un momento in cui sembravo addirittura Shirley Temple. Poi via di phon e siamo giunti al finale barboncino style.
Vabè, grazie al cielo è solo una piega.
Madre sostiene che sto bene.
Io, quasi quasi, domani me li lavo.

giovedì 1 dicembre 2011

La Ragazza col Cappello

Sabato  ho preso il coraggio a due mani e ho messo il mio cappello bordeaux per la prima volta.
Un successone.
La gente in giro e per i negozi mi ha fermato per farmi i complimenti. Io sono diventata viola.
Due miei amici che ho trovato per strada (separatamente) mi hanno detto: "Ah, ma eri tu la ragazza col cappello!". Già, ero io. (Ma quanto siamo maledettamente provinciali per creare tutto questo scalpore per un cappello?)
Quindi mi sono convinta, anche se mi sento lo stesso un po' vistosa.
Alla fine l'ho messo con un cappotto nero abbastanza elegante, ma sotto avevo jeans e stivali rasoterra.

Ci ho anche preso gusto comunque, e ne ho comprato un altro. Un filo meno impegnativo.


Ah, ho comprato un rossetto rosso.
Anzi, IL rossetto rosso.
Lo amo.
Ora sarò La Ragazza col Cappello e il Rossetto Rosso.

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