lunedì 28 febbraio 2011

Mi stavo chiedendo...

Data la situazione di instabilità mentale in cui mi trovo, questa sera ho sviluppato un pensiero bizzarro.

Dato che Jen (Michelle Williams) ha ricevuto due nominations agli Oscar (e quest'anno è stata una di quelle che si è vestita meglio)


 Dato che Pacey (Joshua Jackson) ha fatto una discreta carriera ed ora è il protagonista di un telefilm che non mi dispiace per niente, Fringe (e tra l'altro è un figo da paura)



Dato che la piccola Joey (Katie Holmes) è diventata la regina dello stile, ha sposato Tom Cruise e partorito Suri, la fashion icon del futuro (che però mi fa un po' paura)


Che fine avrà fatto il povero Dawson?

Io vorrei ricordarlo così.

domenica 27 febbraio 2011

Sunday music



Ma anche...

Do you ever feel like a plastic bag
Drifting throught the wind
Wanting to start again

Do you ever feel, feel so paper thin
Like a house of cards
One blow from caving in

Do you ever feel already buried deep
Six feet under scream
But no one seems to hear a thing

Do you know that there's still a chance for you
Cause there's a spark in you

You just gotta ignite the light
And let it shine
Just own the night
Like the Fourth of July

Cause baby you're a firework
Come on show 'em what you're worth
Make 'em go "Oh, oh, oh!"
As you shoot across the sky-y-y

(Firework - Katy Perry)

Questa domenica va così. E sta anche piovendo.

venerdì 25 febbraio 2011

Biscotti, (non) amore e fantasia

Ultime notizie da un mondo composto ormai solo da codici commentati e non, sentenze, appunti e robaccia varia.
Oggi un paio di emozioni hanno dato una botta di vita alla mia giornata. E con "emozioni" intendo "cose a cui la maggior parte della gente non farebbe neanche caso".

Comunque, numero 1:
mi è arrivato via corriere il materiale che mi servirà per la promozione che devo fare in un supermercato (lo stesso dell'altra volta) la settimana prossima. E... aiuto.
Pensavo che mi fosse andata bene, perchè non dovrò montare 26 cartonati da sola tagliandomi tutte le mani, perchè mi hanno dato ben due magliette e sono blu (non arancione fosforescente come temevo) e sono addirittura della taglia giusta e soprattutto perchè il prodotto da promuovere me l'hanno mandato a casa e quindi me ne posso tenere un po' per me.
Ecco, non avevo valutato come potesse essere sto prodotto.
Sono biscotti, mai sentiti nominare, grandi come crackers e ripieni di frutta e uvetta. Innocui, pensavo.
Eh già. Sono TERRIBILI. Mai mangiato niente di così schifoso. Ne ho assaggiato uno ed era talmente dolce che ho avuto un'ubriacatura da zuccheri. E la sete! Una sete assurda! Mi sono ripresa bevendo un litro d'acqua e mangiando dei pistacchi salati. Credo che la parola giusta per descrivere il gusto sia "stucchevole".
La domanda che mi faccio ora è: come cavolo dovrei fare a vendere sta roba? Con che faccia offrirò alla gente gli assaggi? La vedo davvero buia...

Numero 2 (di cui sono abbastanza fiera):
mi ha chiamato il mio ex. Mi fa strano definirlo in questo modo, ma in effetti è quello che è.
E io sono tranquilla. Non mi ha fatto nessun effetto. Anche se ho il dubbio che questa situazione di rapporti sereni non possa durare.

Numero 3:
le mie primule (Terry e Maggie o Duran & Duran) sembrano stare bene, fioriscono perfino!

Numero 4:
ho quasi finito il libro "Mangia Prega Ama" (ho preso spunto da questo titolo per darne uno alla mia vita attuale, cioè "Studia Studia Studia"). Credevo fosse un libro più... leggero. Ma esprimerò un'opinione alla fine.

E... basta.
Vado a cercare di rilassare le spalle, sennò se continuo a tenerle contratte mi si attaccheranno direttamente alle orecchie.


mercoledì 23 febbraio 2011

Stay hungry. Stay foolish.

Lo so, il filmato di questo discorso è vecchio e l'hanno già visto tutti, ma stasera me lo voglio dedicare, perchè ne ho bisogno.
E spero tanto che quest'uomo così grande non stia davvero per andarsene.

martedì 22 febbraio 2011

Mimì e Mila

Stasera mi sento un po' giù, forse l'articolo sul rapporto tra pubblico ministero e polizia giudiziaria che ho studiato oggi non è stato il massimo per tirarsi su di morale...

Quindi tento di pensare positivo e l'unico modo in cui riesco a farlo è pensare a Mimì Ayuara. A quando da piccola volevo essere lei, anzi, ERO lei. Chi è Mimì? Ah, vergogna, non guardavate i cartoni animati negli anni '80? Lei giocava a pallavolo, lei era seria ed impegnata, lei faceva la goccia di ciclone, che ho provato a riprodurre inutilmente per tutta la mia infanzia rischiando di rompermi la schiena e chiedendomi perchè mai non riuscivo a rimanere in aria per 6 minuti quando saltavo.


Poi Mimì è passata di moda ed è arrivata Mila Azuki, che ci hanno spacciato come cugina di Mimì.
Penso di saperlo a memoria quel cartone, eppure mi sono rimaste delle domande.
Ma con Shiro alla fine, ci ha combinato qualcosa?
Ci è andata o no alle olimpiadi?
Perchè cavolo l'ha abbandonata sua mamma?
E suo fratello era davvero suo fratello? se no, da dove sbucava?
In ogni caso, Mila e Shiro resta il mio cartone animato preferito di sempre.


Per colpa di questi due cartoni, centinaia di bambine hanno iniziato a giocare a pallavolo. Io sono stata una di quelle. E mi è piaciuto talmente tanto che ci gioco ancora, quasi vent'anni dopo (ahhhh, sono vecchiaaaa).
La cosa più assurda era che, quando bisognava decidere i numeri delle maglie, tutte volevano il 7, il numero di Mila. Io invece avevo il 12, il numero di Mimì.

lunedì 21 febbraio 2011

Buoni propositi

Ho deciso di autoinfliggermi la reclusione.

Rimarrò indietro con i telefilm.
Mangerò senza pensare alla dieta.
Mi alzerò prima.
Cercherò di andare a letto presto.
Rinuncerò ad andare a ballare l'11 marzo.
Tenterò di non ammalarmi.
Non andrò a fare shopping.
Cercherò comunque di non far morire le primule. 
Farò scorta di valeriana e tisane rilassanti.
Prenderò chili di supradin.
Non accenderò il computer durante il giorno.
Rispetterò il programma.
Sarò intrattabile.

E speriamo che sia la volta buona.

sabato 19 febbraio 2011

Su le maniii!

Giuro, credevo che questa espressione non venisse usata dalle vocalist nei locali da quando è uscita la compilation Alba Volume 2 nell'anno del Signore 1995 (compilation di cui io possiedo orgogliosamente una copia) ("Dancing with an angel" era una delle mie canzoni preferite all'epoca)(sì, mi sto vergognando). Comunque, a quanto pare, si usa ancora. Migliaia di volte.

Ieri sera sono andata a ballare, dopo circa un milione di anni che non ci andavo. Sono andata in un locale presunto fighetto di una città piuttosto snob. Non sapevo che la svolta trash era proprio dietro l'angolo...

Apro una parentesi.
Io lo so di essere pigra, ma perchè se si va nei locali prima di mezzanotte e mezza non c'è nessuno? perchè non si può cominciare a ballare prima e andare via prima? cosa ci sarebbe di male? dovrò aprirlo io un posto in cui si balla dalle 22.30?
Fine della parentesi anziana.

Dicevamo, il trash.
Prima di entrare, ho scoperto che la dj ospite della serata sarebbe stata Brigitta Bulgari, nota (?) pornostar le cui fatiche cinematografiche sono "Belle e troie" 1, 2 e 3, "Stammi dietro", "Dietro da impazzire" 3 e 10 ecc. (fonte: Wikipedia). Mi sono permessa di dubitare della sua abilità nel mettere i dischi. Mi par di capire che le sue specialità siano ben altre.

Sono entrata.
Ho visto un tizio che era ubriaco marcio ancora prima di entrare, girava in tondo per il locale e si inclinava sempre di più in posizione tipo per fare il limbo, alla fine della serata spero sia rovinato a terra.
Ho visto una tipa con un vestito nero a fascia e le spalline del reggiseno bianche in vista.
Ho visto ragazze con i sandali... e ricordo che siamo in febbraio e io avevo i piedi gelati con gli stivali.
Ho visto una stronza zoccola con un vestito leopardato che si credeva la più figa del mondo e che ho tentato di buttare per terra con un noncurante spintone (mi aveva spintonato prima lei!)

Comunque, sta Brigitta Bulgari ha messo per due ore quella che credo fosse house o qualcosa di simile. Io e le mie amiche abbiamo ballato un po', sinceramente poco convinte, o almeno io lo ero...
Poi la pornodiva finalmente se n'è andata.
Ed è qui che è uscita la vera tamarra che è in me.
Mettetemi Lorella Cuccarini e sarò vostra. Datemi Raffaella Carrà e ballerò fino al mattino.
Ho perfino fatto colpo su un tizio con le mie doti da Uomo Gatto, si è avvicinato e mi ha detto "Ma le sai tutte!" mentre io cantavo a squarciagola "Sei un mito" (anche le strofe, mica solo il ritornello) (il tizio poi si è rivelato gay, ma poco male, non era un granchè).

Infine vorrei ringraziare i signori carabinieri, che non mi hanno fermato al ritorno.
La mia patente non è mai stata così contenta.


giovedì 17 febbraio 2011

Varie ed eventuali

Tanto per cominciare... la torta è lievitata! E non ho neanche dovuto parlarci. Forse anche perchè ho messo il doppio del lievito previsto nella ricetta. Ma non volevo rischiare un altro fiasco, quindi a mali estremi...

Dalla regia mi suggeriscono i nomi per le mie nuove primule che non sono (ancora) morte: Sally e Kelly. Non so se sono ancora convinta, ma per il momento terrò questi.

Matrimoni. Sì, ancora. Sembra che si parli solo di questo da ste parti ultimamente.
E' ufficiale, la coppia numero 2 (di cui ho parlato qui) ha fissato la data, il primo ottobre. Che per tutto il mondo è un sabato normale, ma qui dove abito io no, di solito è festa e ci si dedica a ben altre attività, non si va ai matrimoni. Così sono riusciti a rovinarci le tradizioni. Molto bene. Ovviamente sono già volati molti insulti.
Domenica sera poi mi hanno deliziato col racconto di come lui le ha chiesto di sposarla, con tanto di spiaggia, week end in un posto segreto, una lettera (una lettera??), inginocchiamento di rito e l'anello che le ha disegnato lui. Quando sono tornata a casa mi stava venedo il diabete e ho pensato di guardare un documentario sull'olocausto per bilanciare tutto l'ammmore che c'era stato nell'aria.

Ieri invece ho preso talmente tanta pioggia che i miei piedi si sono asciugati adesso.

Ecco, io non voglio essere polemica col signor Intimissimi, ma credevo che dopo le mutande con la tasca non potesse fare di peggio. E invece:

 

Sì, c'è proprio scritto "Cercasi uccello". Molto bene.

lunedì 14 febbraio 2011

Ci riprovo

Sì, l'avevo detto e lo sto rifacendo.
Ecco qui. Vi presento le nuove vittime sacrificali:


Devo ancora trovare i nomi... ma magari stavolta sarà un successo.

Intanto la piantina di prezzemolo che c'è in terrazza sta morendo, ma giuro che non è colpa mia.
Oh no, sarà che quando ho preso in mano il vaso gli ho trasmesso vibrazioni negative?

E a proposito di "ci riprovo", farò un altro tentativo con la torta e speriamo che stavolta lieviti. Su un forum ho letto che dovrei provare a parlarle per farla lievitare. Ho capito che sono fuori di testa, ma non così fuori.

sabato 12 febbraio 2011

Torta all'arancia

No, non sono impazzita... o forse sì, dato che è sabato sera e mi sono messa a fare una torta cercando di calmarmi e mi sono arrabbiata più di prima. Quindi ecco qui.

Ingredienti:
2 arance spremute
scorza grattugiata di 1 arancia
200 gr di zucchero
75 gr di burro
3 uova intere
300 gr di farina
mezza busta di lievito per dolci
mezza bustina di vanillina
un pizzico di sale

Preparazione: Unire il burro allo zucchero, aggiungere le uova, poi la spremuta delle due arance e poco alla volta la farina mescolata con il lievito, la vanillina e il sale. In ultimo unire anche le scorzette d'arancia. Mettere l'impasto in una pirofila foderata di carta forno e cuocere a 180° per 30 minuti in forno.

Allora. La ricetta, ovviamente, non l'ho inventata io, ma l'ho trovata qui golosona.blogspot.com
Altrettanto ovviamente a me non è venuta. Ma peeerchè??
In realtà non l'ho ancora assaggiata, ma sarebbe dovuta venire così:


Invece è venuta così:


 Una piadina insomma.
Cos'ho che non va????

venerdì 11 febbraio 2011

Il fidanzato perfetto

Stamattina ho visto una pubblicità a dir poco inquietante.
Era di questo:


Ken T.V.B., il fidanzato perfetto.

Il promo suonava più o meno così: "Ken T.V.B., il fidanzato perfetto che dice sempre la cosa giusta! Parla davvero! Registra le tue frasi e Ken le ripeterà con la sua voce! Basta premergli il cuore per registrare la frase che più ti piace"

Ecco, iniziamo subito a far credere alle bambine che esiste il fidanzato perfetto.
Che ci sarà sempre, che dirà la cosa giusta.
E poi ci si chiede perchè le ragazzine crescono con false aspettative.
Ma poi, perchè è perfetto? Semplice, perchè quando parla dice quello che gli facciamo dire noi. In effetti sarebbe l'unico modo.

Sto pensando di comprarmelo anch'io.

giovedì 10 febbraio 2011

Breve aggiornamento.

La coppia numero 2 (di cui avevo parlato qui) sembra che abbia finalmente trovato casa. Quindi si profila un matrimonio a fine ottobre. Che gioia. Io e la pseudo-amica pensavamo di darci malate e con i soldi risparmiati andare a farci un week end da qualche parte, ma mi dicono che se si è invitati bisogna fare il regalo lo stesso. Uff. Mi viene male solo al pensiero delle parole lista nozze.

La sindrome di S. Valentino avanza, così come il cattivo gusto.
Da Intimissimi, in particolare, sembra che stavolta abbiano superato loro stessi.
Dopo le mutande con il cactus, il toro, il due di picche e la lampadina sul pacco, ora vendono queste:


Evviva la sobrietà. Sì, c'è una tasca proprio .
Alla donna di classe invece ci ha pensato Yamamay:


Un bell'oblò sul culo e passa la paura.
In effetti Yamamay non delude mai.

martedì 8 febbraio 2011

Wake me up when Valentine's Day ends

Ma come faccio io a tenere botta, se ogni 5 minuti in tv fanno vedere questo, scomodando nientepopodimenochè Jacques Prèvert:


oppure questo:


E le vetrine... le vetrine!
C'è un'unica soluzione. Abbattetemi.

lunedì 7 febbraio 2011

Riflessioni

"Quella sera sul tardi stavo pensando agli uomini, alle donne e ai rapporti di coppia.
O più precisamente a come le donne si sentano deluse dagli uomini nei rapporti di coppia.
Poi come un terremoto mi è balenata un'idea in mente: e se non fosse tutta colpa degli uomini?
Dopo una certa età e un certo numero di relazioni, se ancora non si ingrana e i nostri ex si riprendono e vanno avanti ma noi no, forse il problema non è l'ultimo compagno, o quello prima di lui o quello ancora prima.
E' possibile che il problema non siano loro ma - orrore orrore -
...siamo noi?"

(da Sex and the city)

Stand by

Ho aperto questo blog per scrivere cose simpatiche e divertenti. O almeno per provarci.
In questo momento però non sono nè simpatica nè divertente. Sono abbastanza a pezzi.
Per cui mi prendo una pausa.
Magari domani andrà meglio. O magari no.

venerdì 4 febbraio 2011

I dolori della giovane promoter

Oggi ho lavorato come promoter in un supermercato che si trova in un centro commerciale vicino a casa mia. Fin qui tutto normale. Il fatto è che non è stato normale per niente, anzi, direi che la mattina di oggi è stata a dir poco surreale.

Arrivo al supermercato con un quarto d'ora di anticipo, vado al punto informazioni per chiedere cosa devo fare per avere il materiale per la promozione. Ovviamente sono andata nel posto sbagliato. Non sapevo che era solo l'inizio di quello che sarebbe stato un lungo percorso ad ostacoli.
La gentile signora del banco informazioni mi dice che devo uscire dal centro commerciale e costeggiare l'edificio finchè non trovo uno gnomo magico che mi indicherà la via, ma solo dopo che avrò risolto un antico enigma... Invece dopo mezzo chilometro trovo un cartello con scritto "Entrata dipendenti" e mi viene il dubbio che sia il posto giusto. Entro.
Alla reception capiscono subito chi sono e la cosa mi sembra positiva... povera illusa.
La tipa della reception inizia a snocciolarmi tonnellate di regole che credo vengano punite con quantità variabili di frustate. Cosa che accadrebbe se io mi portassi dell'acqua da bere o qualcosa da mangiare, se mi spostassi dal metro quadro che mi hanno assegnato, se spostassi anche una sola scatola dei prodotti in vendita, se portassi con me una qualsiasi borsa, borsina, borsetta o se (Iddio non voglia) mi portassi il cellulare. Non posso comprare niente mentre sono in servizio, se volessi mangiare all'interno del centro commerciale dovrei uscire dall'uscita dipendenti, fare il giro dell'edificio dall'esterno, fare una capriola, due piroette e un salto mortale, poi forse potrei tornare dentro e mangiare. Sono a Fort Knox.
Mi fanno firmare un foglio dove dichiaro di aver letto il regolamento, poi credo che sia giunto il momento di entrare nel negozio e lavorare. Invece no. No no. No no no no.
"Devi aspettare qui un pochino perchè il caporeparto ha dei problemi". Vabè. Anche se qui fa freddo e io ovviamente ho addosso solo una magliettina.
Passa mezz'ora. Passano quaranta minuti. Entra un tizio assurdo, alto un metro e una nocciolina, con pochi capelli ma lunghi e bianchi, con la coda e la barba, un eremita delle montagne insomma. Il cipiglio però è quello di una SS con la colite. E' il fantomatico caporeparto. Mi presento e mi guarda storto. Forse ho osato troppo. "Vengo con lei così mi mostra dov'è il materiale?" "NO. Lei si siede qui buona e aspetta". Bene.
Passa un'ora. Ne passano due. Sono le undici e io devo ancora iniziare a lavorare. Chiama l'agenzia, loro sentono il punto vendita, partono litigi, insulti e minacce di morte. Si scopre che il materiale non è ancora arrivato. Bene.
Alle 11.10 finalmente "Sei ora degna di entrare nel magico castello... trovi il caporeparto lungo la corsia centrale".
Ovviamente lungo la corsia centrale non c'è proprio nessuno, tanto meno il nano malefico coi capelli bianchi. Non c'è neanche il mio materiale, altrettanto ovviamente. Vorrei cadere sulle ginocchia e urlare al cielo "Peeerchèè???" ma provo ad essere forte.
Qualcuno mi dice che devo andare davanti al magazzino, premere il pulsante rosso mentre dico il padre nostro al contrario, andare dritta, girare a destra, genuflettermi e poi bussare nell'ufficio del figlio di satana (il caporeparto). Una sua schiava mi indica un mucchio di scatoloni "Quella è la tua roba".
Bene.
Sei-scatoloni-sei alti più di me e larghi 2 metri, pieni di cartonati DA MONTARE. Ho iniziato a strappare scotch come una forsennata, tenedo fermi i cartoni con i piedi, con le mani, con la bocca. Se ve lo state chiedendo, sì, sembravo una schizoide. E no, nessuno si è sognato di aiutarmi. Ora, io non so se avete mai provato ad aprire degli scatoloni a mani nude, se no, non fatelo. Mai. Quando ho finito avevo le mani sanguinanti. Con il dito indice sinistro, nello specifico, credo non lascerò mai più impronte digitali.
Da quegli scatoloni è venuto fuori di tutto, anche una cosa dell'Ikea la cui utilità mi è tutt'ora ignota. E' una specie di scatola, ho anche provato a montarla ma con scarsi risultati.
Nel mentre mi hanno chiamato 28 persone per sapere cosa stavo facendo e perchè lo stavo facendo; una tipa invece mi ha detto che se lasciavo il materiale in giro il nano malefico mi avrebbe buttato via tutto. Ho fatto il saluto romano per adeguarmi all'ambiente e sono andata a mettere in ordine.
Alla fine, questa mattina ho fatto quello per cui sarei pagata per 40 minuti scarsi. Un ottimo risultato.

L'obiettivo di domani è cercare di portare fuori dal lager tutte le scatole di omaggi avanzati possibile e cercare di distrarre la vecchiaccia stronza dittatrice promoter della Kinder per rubarle i Kinder Bueno omaggio.
Mission: impossible.

giovedì 3 febbraio 2011

La donna che uccideva le piante

Questa è la storia di una ragazza colpita da una maledizione. La maledizione del pollice nero. Certe persone (madre per esempio) hanno il pollice verde, riempiono la casa di piante che neanche la foresta pluviale e riescono anche a farle crescere rigogliose ste benedette creature. Io no. E non è che non ci provi...

Un paio di anni fa mi hanno regalato una pianta grassa. Ora, potrebbe sembrare un regalo triste, ma era proprio carina... Comunque mi è venuto da pensare che ci fosse un messaggio nascosto dietro a questo dono...del tipo “piantala di essere grassa” oppure “ho notato che non sei in grado di curare una pianta normale” (la stessa persona mi aveva regalato un ciclamino che è venuto a mancare tipo un mese dopo che era arrivato nelle mie mani). Beh, si spera che il messaggio fosse il secondo. La mia acutissima mente l'aveva dedotto anche da questo dialogo: “Oh, grazie è proprio bella!” “Bisogna darle da bere poco...anzi, non serve proprio farle niente”. Quindi ho obbedito e non ho fatto niente. L’ho solo messa in un posto che mi piaceva in camera mia. Ma un paio di giorni dopo ho notato che una foglia aveva qualcosa di strano. Era molliccia, l’ho toccata e si è rotta, dentro c’era qualcosa di verde e viscido. L’ho tolta. Passati altri tre-quattro giorni altre due foglie sono diventate mollicce. Ma peerchè?? Le ho dato un po’ d’acqua, ma poca. Poi, presa da un’inusuale preoccupazione che mi ha sinceramente stupito, ho deciso di cercare indicazioni su internet. Bisogna sapere che ci sono un milione di siti sulle piante grasse (che in realtà non si chiamano così, ma piante carnose o gustose o boh, non mi ricordo) (ma che persona può essere una che ha un sito sulle piante grasse?), e le suddette piante sono di duemila specie diverse. Ho guardato tipo 30 pagine di foto per scoprire come si chiamava la mia, ma...niente. Ho cercato istruzioni generiche, e iniziavano con “procuratevi uno strumento per misurare l’umidità del terriccio”. No, non ci siamo. Ho deciso quindi di seguire solo un consiglio trovato in quel sito: “Nel dubbio, non annaffiate”. E io allora non ho annaffiato. Per qualche giorno tutto bene, poi un'altra foglia è diventata molliccia. Io non avevo fatto niente di male! Le ho dato anche un nome... Molly. Forse si era offesa per qualcosa che le ho detto in un momento di crisi... (comunque le piante grasse si chiamano succulente, non gustose come ho scritto sopra) (forse allora si è offesa perchè la chiamavo pianta GRASSA!).
Fatto sta che per un breve periodo mi ha dato piccole soddisfazioni, tipo un paio di foglie nuove e poi... la tragedia. Il tracollo. Molly se n'è andata. Senza neanche salutarmi.

Molly - R.I.P.

L'anno scorso ci ho riprovato. Allegra ed incosciente, ho comprato Betty. Era così bellina e colorata, faceva tanto primavera. Era una primuletta.
Mi avevano avvertito che la nostra storia non sarebbe durata, mi hanno anche detto che avrebbe avuto delle crisi di identità, che sarebbe morta suicida, ma io non ci volevo credere, ero ostinata.
Così l'ho portata a casa, in quella che al tempo era la mia cameretta, senza un filo di sole. E' dura per una pianta stare senza sole... così la spostavo in giro per la casa come un'invasata, seguendo i (pochi) raggi di sole che entravano dalle finestre; le mie allora coinquiline penso siano state lì lì per chiamare la neuro diverse volte (giustamente). Ma io volevo che vivesse!
E' caduta la neve due volte e io me la sono dimenticata nel mini cortile su cui dava la mia stanza... ma lei era forte, non mi voleva abbandonare. Ha tenuto botta.
Poi non so cosa sia successo. Si sarà sentita sola. Io probabilmente l'ho un po' trascurata (però portarsi una primula in giro in treno sarebbe stato troppo anche per me). Così si è lasciata andare. E addio anche a Betty.

La compianta Betty

Da qualche tempo, nella stanza vicino alla mia camera c'è una palma di quelle da appartamento. Madre mi urla sempre di darle da bere, io le urlo di rimando "Lo faccio dopoooo" e invece mi dimentico. Ma la cara palma continua ad aggrapparsi alla vita con tutte le sue forze. La simpatica genitrice mi ha perfino comprato un fighissimo bagnafiori fuxia dell'Ikea per tentare di farmela annaffiare, ma io, dopo un paio di giorni di "Che bello il mio bagnafiori, lo userò sempresempresempre!", l'ho lasciato lì a prendere polvere. Lo stesso vale per la palma.
La mia non è cattiveria, non è che la volessi uccidere, è che... oggi l'ho trovata così:



 Ma non mi arrendo. Ci riproverò. Anche se so già come andrà a finire.

martedì 1 febbraio 2011

Stream of consciousness

Ho ricominciato a frequentare la biblioteca. Nuovi e vecchi mostri. Ragazzine delle superiori che non fanno altro che ridacchiare e scarabocchiare le copertine dei quaderni. Vecchi nemici si fanno vedere per segnare il territorio, facendo finta di non vedermi. Un consiglio: non ascoltate mai il programma di radio Deejay "Pinocchio" in una biblioteca-chiesa-museo-cinema. Potreste esplodere nel tentativo di non ridere. Ieri mi devono aver presa per matta. Ho uno stalker. Un tizio assurdo con i capelli lunghi fino a metà schiena che si siede sempre davanti a me guardandomi di sottecchi, sfogliando sempre gli stessi tre volumi di un'enciclopedia sugli uccelli. Sì, sugli uccelli. Che ci sia un significato nascosto? Ma la gente usa ancora le enciclopedie? Ho comprato un'agenda e ho scoperto che se compri un'agenda a febbraio ti fanno lo sconto. L'anno scorso ne ho presa una nera, il 2010 è stato un anno nero. Questa volta l'ho presa rosa e speriamo bene. Ieri sera ho visto il film tratto dal libro "La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo". Perchè si ostinano a fare film tratti dai libri? forse solo quelli di Moccia ci hanno guadagnato nel passaggio. Sì, ho letto un libro di Moccia. E sì, me ne vergogno. Ma ero giovane e stupida. Poi ero in ospedale, se questa può essere una scusante. Comunque l'unica cosa che salvo del film di ieri sera è Eric Bana. E i capelli della protagonista. Questo mi ricorda che dovrei andare a tagliarmi i capelli, che non vedono le forbici da quasi... oddio, sei mesi?? no, non è possibile. Venerdì e sabato lavorerò in un supermercato e tenterò di portarmi a casa tutti i chili di campioni omaggio di cereali Fitness che potrò. E... basta. Per ora mi sembra sufficiente.

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