mercoledì 28 settembre 2011

L'arte di arrampicarsi sugli specchi

Oggi ho provato una sensazione orrenda.
Una sensazione che non avevo più provato da quando ho finito la scuola.
Quella che si prova essendo obbligati a scrivere qualcosa che non si vuole proprio scrivere.
Dovevo mettere insieme un articolo riguardante un argomento che non solo mi fa schifo, ma di cui non mi interessa proprio una cippa. Le energie rinnovabili. Sì, lo so, sono una persona orrenda, bisogna interessarsi a queste cose perchè sennò il mondo andrà in vacca, i nostri figli moriranno soffocati dai vapori di chenneso, eccetera eccetera. Lo so. Lo so. Ho passato tutto il pomeriggio a spiegare alla gente perchè è fondamentale usare le lampadine a basso consumo e perchè i combustibili fossili sono il male.
Io faccio la raccolta differenziata hardcore (perchè sono costretta ma shhh, non ditelo a nessuno), spengo le luci quando non servono, tolgo i caricabatterie dalle spine, quando posso giro in bici. Il mio lo faccio.
Ma mi annoia.
E' come se avessero chiesto a Madre di scrivere di calcio. Una follia.
Sono stata costretta a farlo per fare un piacere ad una persona.
Allora mi sono data al mirror climbing.
Non so come spiegarvi il fastidio che ho provato. Un malessere quasi fisico.
Ho sudato, mi è quasi venuta la tachicardia.
Dopo due ore in cui avevo buttato giù qualcosa come venti righe in tutto, cercando faticosamente informazioni su internet per trovare almeno degli spunti, ho iniziato a girare per la casa come una matta. Ho provato a coinvolgere Fratello nella mia follia, ma non si è lasciato prendere dal mio vortice di senso di inutilità. Poi, mosso a pietà, mi ha dato una mano.
E, magia.
Tutto è andato a posto.
La potenza di colui che è (quasi) appena uscito dal liceo.
Lui sapeva cosa fare.
La mia domanda è: come facevo, a scuola, a scrivere di argomenti che mi facevano schifo? Come facevamo?
Io non ne sono più capace.

lunedì 26 settembre 2011

Dialoghi

Personaggi: bambina seienne (mia cugina) e maestra di prima elementare
Location: classe durante l'intervallo

- Maestra, ti devo dire una cosa!
- Dimmi, cara.
(la bambina si guarda intorno un po' circospetta, indecisa sul da farsi)
- Quei due bambini lì mi hanno detto una cosa...
- Cosa ti hanno detto?
- ...
- Dai, dimmi, non ti preoccupare.
- Hanno detto che vorrebbero baciarmi le tette.

I bambini di oggi: a sei anni maniaci, a dieci stupratori, a quindici serial killer.

venerdì 23 settembre 2011

Non sono d'accordo

Ieri, su twitter, dicevo che sarei dovuta andare a comprare un Ken da regalare alla mia cuginetta che compie 7 anni. Dicevo anche di sentirmi overqualified per questo compito. Sbagliato. Sabagliatissimo.
Dagli anni '80 le cose sono cambiate.
I Ken hanno i capelli. I capelli veri!
Non sono più due tipi in tutto, quello scapolo e quello padre di famiglia.
Costano un fottìo.
Sono metrosexual.
A guardarli bene devono anche essere un po' gay.
Comprare un Ken deve essere un'impresa destabilizzante.


Comunque, alla fine, è andata Madre, perchè io non avevo voglia di uscire non potevo.
E con cosa mi torna a casa Madre?
Con lui.
Ken TVB, il fidanzato perfetto.


 

Di lui ho già parlato mesi fa e ho già espresso la mia opinione.
Ricapitolando, cosa fa?
Ripete con la sua voce quello che dici tu.
Il fidanzato perfetto che dice sempre la cosa giusta.
E' diseducativo.
Crea false aspettative.
Quindi io vorrei porre il veto su questo regalo.
Vorrei dire che no, non sono d'accordo.

Oppure vorrei tenermelo io.
The Ultimate Boyfriend, per i momenti di solitudine.

Ah, Madre dice di aver visto, accanto a Ken, un altro tizio, tale Nicholas.
Ora, io mi domando, chi cavolo è Nicholas?

Oh no.
Ho capito.
E' il compagno di Ken.
Povera Barbie.

mercoledì 21 settembre 2011

Addio, estate, addio

Adesso basta.
Con oggi dichiaro conclusa questa infausta stagione (di solito la mia preferita), durante la quale tutto quello che poteva andare male l'ha fatto e anche quello che non mi sognavo neanche potesse andare a scatafascio, è andato bellamente a farsi fottere.
Lo so che, tecnicamente, l'equinozio è il 23, ma, Estate cara, per te Miss Italia finisce qui.
Autunno, honey, io e te non siamo mai andati tanto d'accordo, ma è ora di fare amicizia.
Mi aspetto grandi cose da te, e soprattutto da me.
E' tempo di finire, di scrivere, di ricercare, di fotocopiare, di darsi una mossa, di permettersi finalmente di pensare al Futuro.
E allora forza.
E coraggio.


venerdì 16 settembre 2011

Nuoce gravemente alla salute

Il fumo? L'alcool iniettato direttamente in vena? Scofanarsi cibo cinese fino a perdere i sensi? Forse.
Ma qui si parla di un altro tipo di male. Si parla dei danni causati dallo studio.

Guardate me. Anzi, non guardatemi che mi imbarazzo.
Comunque, io, in questo momento, sono un rottame. Un rifiuto umano.
Facciamo il punto della situazione: colorito che è tornato ad essere grigio-verdino. Occhi iniettati di sangue, gonfi e addobbati da pratiche borse da viaggio. Brufoli, come se fossi un'adolescente in piena esplosione ormonale. Capelli sfibrati e una colonia di doppie punte a cui ho iniziato a dare i nomi. Unghie che si sfaldano, pellicine torturate per il nervoso. Peli. Le mie gambe sembrano quelle di una donna di Neanderthal. Anzi, di un uomo di Neanderthal, chi voglio prendere in giro. Mal di testa. Tachicardia. Insonnia. O, in alternativa, sonno infestato da incubi di udienze di prima comparizione e di decreti ingiuntivi volanti che mi inseguono. Stanotte mi sono svegliata urlando "No, l'ufficiale giudiziario no!". Dimenticavo la mia cara amica colite.

Sono un fiorellino insomma.
E tutto questo per cosa? Per un maledetto esame. Per il maledetto ultimo esame.
Che non passerò, per altro, perchè non so una beata phava.
Sto iniziando a valutare le alternative al canonico cero alla Madonna feat. devozione eterna a Santa Rita da Cascia (la santa dei miracoli impossibili).
Alternativa numero 1: mandare a fare l'esame al posto mio una mia amica avvocato (chettantochisseneaccorge) e finire, per questo, in galera.
Alternativa numero 2: fare un discorso franco al professore, assicurandogli che io comunque l'avvocato non lo farò mai, quindi danni non ne combinerò anche se non conosco alcunchè della procedura civile. Ergo, gli proporrei di darmi un 18 politico e, se vuole, anche un calcio in culo, peffavore che è il mio ultimo esame.

Al momento non mi viene in mente altro.
Accetto consigli.
Accetto anche preghiere, candele accese alla Madonna, riti vodoo.
Voglio solo che tutto questo finisca.


mercoledì 14 settembre 2011

Please, disturb

Tu, donna dubbiosa, che non sai se sia il caso di tediare il tuo uomo dopo una pesante giornata di lavoro con approcci più o meno romantici, non temere, Intimissimi ti risolve il problema! E lo fa con il garbo e l'eleganza che abbiamo imparato a conoscere ed amare.


E poi, non si sa mai che ci si dimentichi le cose importanti... ma, ehi, Intimissimi ce le ricorda!


Io non lo so... qua si sta cadendo così in basso che ormai stanno scavando una fossa, e bella profonda!
Mi duole non aver salvato la foto dei boxer con i baffi che mi aveva inviato Arianna, perchè meritavano sul serio.
Rimedierò.
Al prossimo Orrore da Intimissimi.
Passo e chiudo.

lunedì 12 settembre 2011

Compleanni e singletudine

Sabato sera, compleanno dei Newlyweds 2.
Un sacco di gggente, chiosco in riva al mare, la luna piena che si riflette sull'acqua, spritz a litri, musica a tutto volume. Ecco, troppo volume. E' che magari "Nord sud ovest est" non ci tengo tanto a spararmela nelle orecchie, nonostante apprezzi il fatto che ci fosse ancora Mauro Repetto a saltellare in quella canzone. Ma neanche la lambada di Jennifer Lopez a dire il vero. Ecco, l'anzianità avanza.
Comunque, i due sposini hanno ricevuto un botto di regali, tra cui un'antipastiera. Ora, io vi voglio chiedere, qualcuno di voi ha un'antipastiera? Ma la usate? Perchè a me sembra la cosa più inutilerrima del globo terracqueo. Questa, nello specifico, avrebbe dovuto essere un oggetto di design, ma a me è sembrato uno di quei vassoi da mensa, ripartito in più scomparti, dove ci schiaffano direttamente il cibo. Terrificante. Pensavo fosse uno scherzo.
Ecco, è praticamente uguale a questo:


Abbiamo poi scoperto che gli Sposi Numero Due sono due incapaci nella gestione della casa, un disastro totale. Del tipo che lei è andata a fare la spesa e ha pesato il cavolo cappuccio (0,80 euro al chilo) ma ha schiacciato il bottone delle pere (3 euro al chilo) e non se n'è accorta. Che si stavano facendo il cappuccino con la nuova macchina del caffè, ma non avevano il latte. Che non sanno assolutamente cucinare. Che non usano la lavastoviglie, pur avendola, perchè non sono capaci di farla partire. L'antipastiera, comunque, cambierà la loro vita.

In ogni caso, dopo un po' andiamo a mangiare una pizza. Ma sì dai, andiamo.
Siamo in 15.
Non c'è posto da nessuna parte.
Tranne in una pizzeria, dove hanno diversi tavoli liberi. Sospetto. Molto sospetto.
Infatti le tovaglie erano stranamente scure, odore persistente di fritto, tovagliette di carta sbiadite, i menù ricoperti di vellutino. Brr.
Vabè, abbiamo mangiato.
E io mi sono accorta con orrore di una cosa. Al tavolo c'eravamo io... e sette coppie. Sette. Coppie. Mi è venuto un po' di magone. Sono un po' morta dentro.
Alla fine comunque siamo venuti quasi alle mani con i camerieri per aver preso una salviettina al limone. Questo ristorante è un posticino che vi consiglio se avete voglia di sentirvi urlare di crescere da una persona che non sia vostra madre e senza nessuna ragione sensata.
Alla fine abbiamo incontrato anche la Pseudo Amica con le sue amichette al seguito. C'era la Svampita, che ho scoperto essere una famosa contapalle e che ci ha detto che suo padre è diventato primario di una clinica privata in un posto dove di cliniche private non ce n'è neanche l'ombra. C'era anche la Anoressica, ubriaca marcia, che si è vantata di tutto quello che aveva e avrebbe in seguito bevuto. Domanda della Sposa n. 2, giusto per farvi capire: "Chi è quel troione che mette le mani addosso a mio marito?". Un bel trio insomma.

Comunque, nonostante l'eccessiva quantità di coppie nella seconda parte della serata, mi sono divertita. Ecco, non è così che mi troverò un uomo, senza dubbio.

Oh, no.
Rimarrò single a vita.
Iniziate a chiamarmi Bridget.

domenica 11 settembre 2011

9/11

Abbandono solo per oggi le stronzate che di solito scrivo in questo blog, per ricordare.

Sono passati dieci anni.

Quando è successo io ero in giro in bicicletta per i campi insieme a due amiche, con il cuginetto di una di loro, eravamo andate a fargli vedere le rane. Lui rideva, noi sorridevamo. C'era caldo.
Siamo tornate indietro, a casa della mia amica, e sua nonna ci ha chiamate davanti alla tv. Sembrava che fosse un film. Poi è sembrata la fine del mondo.

Io mi ricorderò per sempre cosa stavo facendo quando sono cadute le Torri Gemelle.

E voi? Dove eravate? Ve lo ricordate?


venerdì 9 settembre 2011

Cose a caso #4

Sono piuttosto stanca.
Dovrei essere in fase-Leopardi, ossia in un periodo di studio matto e disperatissimo. Ecco, potrei dare di più.
Oggi però ho dato. 
Domani pare che io abbia un colloquio di lavoro. Io. Un colloquio. Un colloquio vero. Per un lavoro un po' misterioso, tra l'altro. Non si sa bene cosa dovrei fare. Forse domani lo scoprirò, ma non è detto. Tra l'altro cercano due persone, quindi viene con me anche la Pazza. Io e lei a fare un colloquio insieme. Mi viene già da ridere. O da piangere, visto che lei ha fatto centordici lavori e io... io no.
Poi, domani devo andare al compleanno della coppia di newlyweds Numero Due. Sì, perchè compiono gli anni in giorni vicini. Ma non è questo il punto. Il punto è che stamattina c'è stato questo dialogo:

- Ah, ci sei al compleanno di X e Y, vero?
- Veramente non mi hanno invitato.
- ...

Indovinate quale sono io.
Che figura di melma.

Oggi c'era l'ultima puntata di Una mamma per amica e mi son persa gli ultimi dieci minuti. Vaffanculo.
Adesso me la guardo tutta e mi faccio un bel pianto.
Adios.

martedì 6 settembre 2011

Nail polish news

Mi par di capire che in questi giorni siano usciti i nuovi smalti Chanel per l'autunno/inverno. O forse solo per l'autunno, boh.
Li avevo già visti ovviamente, li avrete visti tutte; è giunto ora il momento di dire la mia in merito.
Abbiamo il signor Graphite, il signor Peridot e il signor Quartz.


E mi fanno schifo.
Mi fanno proprio schifo.
Il Peridot sembra il dorso di uno scarabeo. Bello in sè, per carità, come soprammobile per esempio farebbe la sua porca figura, ma sulle unghie? Dorato con riflessi verdi? Really?
Graphite: brillantini. Tantissimi brillantini. Tantissimissimi brillantinissimi. Bleah.
Ecco, Quartz potrei quasi salvarlo. Ma è perlato perlatino. Temo che mia nonna ne abbia uno simile.

Mi dicono poi che uscirà anche quest'anno una collezione speciale per la VFNO, Les Jeans.


E indovinate un po' cosa ci offre Dior per l'autunno?


La collezione Blue Tie.
La fantasia signori. A parte questo beige che trovo un po' inutile (perchè, su di me, il beige è improponibile), si andrà di blu nei prossimi mesi.
E io sono in una botte di ferro.
Ve la ricordate la litrata di smalto blu che mi ritrovo ad avere? Guarda caso, è piuttosto simile al Blue Boy di Chanel.
Se mi vien voglia di Blue Denim di Dior - fermi tutti! - io ho già Dating a Royal di OPI. Che non sarà identico, ma andrà benissimo.
Quindi non dovrò comprare alcuno smalto.

Come dite?
Non ci crede nessuno?
Temo che abbiate ragione.

lunedì 5 settembre 2011

Last night out

Sabato sera mi sono imbucata a una festa di addio al nubilato. 
Siamo andate in un locale dove ero già stata, ma non sapevo cosa ci aspettava.
Contemporaneamente 7 addii al nubilato e 8 addii al celibato. L'inferno, in pratica.
Innanzitutto, ci sono delle considerazioni che vorrei fare: se sei nel seguito di una sposa, acchiappi di più; gli uomini, agli addii al celibato, raggiungono il massimo livello di molestia esistente in natura, in special modo se hanno tutti addosso la stessa maglietta; gli uomini in perizoma non sono un bel vedere, anche nel caso in cui abbiano un gran culo; le spose vecchie che fanno le gggiovani sono l'emblema della tristezza; la sposa che vende roba per strada fa su una discreta cifra (da qui l'idea di fingersi spose a turno durante i week end della prossima estate).
In ogni caso, mi sono trovata ad esaminare diversi tipi di sposi presenti nel locale. Le donne avevano la loro dignità, anche se non tutte; gli uomini erano di un'indecenza allucinante.

Gli sposi:

La pornodiva: esemplare di sposo alto sul metro e novanta, con abito rosa di piume, parrucca sempre rosa, calze autoreggenti, trucco e smalto rosso (messo molto bene tra l'altro). Si faceva chiamare Uaua. Brillo il giusto. Piuttosto grezzo.

Il marinaretto: leggins a righe e maglia che gli lasciava la pancia fuori. Perizoma a vista. Cappello da comandante. Pinne che non si è mai tolto. Ubriaco marcio, è stato anche male. Raggiunto a metà serata dalla fidanzata anche lei vestita da marinaretta (che fantasia 'sti amici) e che era chiaramente una iena.

Il telefono cellulare: esemplare inserito in un enorme scatolone che doveva essere un cellulare. Sportellino in corrispondenza del culo nudo che le donne dovevano firmare e sculacciare. La finezza.

La suora: questo non l'ho tanto capito. Non sembrava neanche tanto normale.

L'anima della festa: il più simpatico di tutti (e anche il più figo mi sa). Leggins neri, maglietta con scritto Game Over, calze a rete sulle braccia. Guidava le danze inventando coreografie.

Quello triste: vecchiotto, abbiamo capito che era uno sposo perchè i suoi amici hanno accalappiato la nostra sposa per fare una foto. Tristi anche gli amici.

L'assente: quello che ha annullato l'addio perchè la morosa aveva l'influenza. Gli amici sono venuti lo stesso portando un pupazzo con le sue sembianze. Grandiosi.

Ma la domanda importante che ci siamo fatte tutta la sera è: chi è che se li sposa questi inetti?
Domanda numero due: ma anche i miei amici erano presi così male ai loro addii al celibato?
Donne sposate, anche i vostri mariti li hanno ridotti così male?

Le spose invece le ho viste un po' meglio, tranne una, allucinante. Cerchiello con forme falliche d'ordinanza, boa di piume rosso, stivali orrendi (ma temo fossero suoi e non presi dalle amiche per imbarazzarla), occhiali a forma di cuore, accenno di lap dance quando è partita una musica orientaleggiante. Ma soprattutto, anzianità evidente. Ora, ti sposi e non sei proprio giovanissima. Bene, nessun problema. Però le eviti le stronzate da diciottenne. Perchè sennò sei ridicola.
Un'altra sposa invece probabilmente li aveva 18 anni. Le sue amiche facile che ne avessero 15.
Poi c'era il gruppo di quelle tutte con la maglietta bianca, i jeans e i braccialetti che si illuminano al buio che fanno così anni '90. Sembravano le ragazze di Non è la Rai in trasferta.

La nostra, ovviamente, era la sposa migliore. L'assenza di magliette tutte uguali ha fatto vincere duemila punti alle organizzatrici (tra le quali c'era La Pazza. Anzi, probabilmente ha fatto tutto lei).
Una delle invitate mi ha un po' lasciata perplessa, perchè il fidanzato le ha chiesto di sposarla e le ha regalato degli orecchini. Orecchini. Perchè l'anello gliel'aveva preso per la laurea. Boh.

Fatto sta che, imbucata o no, mi sono divertita. A fare l'analisi antropologica degli sposi, ma anche a ballare e a mettermi dei tacchi e a vestirmi decentemente. Non sono più abituata. E questo è male.

sabato 3 settembre 2011

OPS! Love, finalmente mio

Dopo che ho svangato le palle a tutto il web per un mese buono, dopo che quando mi sono decisa a comprarlo mi hanno chiuso lo shop on line, dopo che ho scoperto che dalle mie parti non c'è un negozio che li vende, anzi c'è ma non abbastanza vicino da farmi venire voglia di andarci, dopo l'annosa questione fuxia o verde acqua?, l'ho comprato.


Il bracciale è di resina, il cuoricione in silicone, è leggerissimo.
C'è in dieci colori fighissimi.
Ci ha messo davvero pochissimo ad arrivare, l'ho ordinato mercoledì sera tardi e venerdì a mezzogiorno ce l'avevo in mano. Bravi signori OPS!, siete efficienti.
Se ci state facendo un pensierino, li trovate qui.
Sì, sono stronza, lo so che vi sto tentando.
Io ne vorrei già un altro.
Oddio, fermatemi.

giovedì 1 settembre 2011

Raccolte e idiozia

Non ho nessuna intenzione di scrivere del rientro dalle vacanze, del modo per non far andar via l'abbronzatura, dei buoni propositi per l'anno nuovo che in realtà inizia a settembre. No.
Io intendo parlarvi di una piaga dei giorni nostri. Di qualcosa che invade le nostre tv in periodi ben precisi, e fine agosto/inizio settembre è, disgraziatamente, uno di quei periodi. Parlo di loro, delle raccolte a fascicoli.

Iniziano le pubblicità martellanti, che ti fanno sentire il bisogno fisico di imparare il cinese grazie a 300 pratiche audiocassette, di costruire una casa delle bambole un maledetto mattoncino alla settimana, di mettere insieme un vascello pirata, di collezionare strumenti in miniatura, corone e rosari, militari in motocicletta, macchine movimentazione terra, mezzi di trasporto della polizia, orologi da tasca, coltelli svizzeri, vestitini della Barbie, tutti i messaggi della Madonna di Medjugorie, action figures dei fumetti, servizi di piatti con i personaggi Disney, pentole di Hello Kitty.
Ma io mi domando: chi cavolo li compra sessanta fascicoli con allegate sessanta mini zuppiere in ceramica? Chi? Anche perchè il primo costa 3 euro, ma i successivi almeno 9. Anzi, 8,99. Ma 8,99 per 60 fascicoli fanno 539,40 euro. Cinquecentoquarantaeuro in mezzi dei pompieri in miniatura.
Il fatto è che esistono. Esistono le persone che comprano ste cose. La zia di una mia amica è solita prendere tutti i primi fascicoli. Poi, una sera in cui mi ero lanciata in un'invettiva contro le raccolte, uno mi ha bloccato con "Mia madre ha tutti i rosari, li conserva gelosamente. E anche i portapillole in vero finto argento". Ricordo inoltre con ribrezzo i piatti con disegnati quadri impressionisti che campeggiavano in cucina di una mia amica del liceo. Tremendi.

Ma ora è giunto il momento di fare outing.
Sì. Ci sono cascata anch'io.
Errori di gioventù.
Sono stata colta dalla febbre "Siamo fatti così", anzi, era "Esplorando il corpo umano". La versione più sfigata, quella senza videocassette, solo libri e quel cazzo di pupazzino con gli organi che non sono MAI riuscita a montare. Sarà per questo che non so ancora dov'è il fegato.
Soldi spesi: un miliardo. Libri guardati: i primi 5, poi facevo fatica anche a toglierli dal cellophane.
Poi, non contenta, mi sono cimentata anche con la raccolta "C'era una volta l'uomo" (stavolta con le videocassette, guardate le prime 3, le altre devono essere ancora incartate) e "Invenzioni e inventori" (che penso sia di Fratello).

E voi?
Ci siete mai cascati?
Avete una raccolta a fascicoli con allegati 120 ditali in ceramica di cui siete orgogliosissimi?
Coraggio, se ne può uscire, ve lo giuro.

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