lunedì 30 aprile 2012

Una presa in giro

Non faccio neanche in tempo a rendermi conto che è uscita una collezione di smalti Chanel che loro cosa fanno? NE BUTTANO FUORI UN'ALTRA.
Ma siamo impazziti?
Poi, secondo me, è una sonora presa per il culo.
Guardateli. No, dico, guardateli.
 La collezione Summertime.
Island, Delight e Holiday.
Passi per l'arancione, così intenso non l'avevano mai fatto. Orange Fizz era diverso, ve lo concedo.
Ma gli altri due?
Il primo è un beige perlato. Hanno messo un po' di giallo nel Pearl Drop. O nell'Attraction.
Il secondo è uguale a Quartz dello scorso inverno.

E non saranno mica colori estivi?
Io non riesco a capire.
Chanel, mi deludi.

Ah, un'altra cosa.
Per puro caso, ho scoperto che lo smalto Pupa numero M110 è IDENTICO al nuovissimo Dior Saint Tropez (quello azzurrino).
E dire che, quando l'ho preso aggratis in profumeria grazie alla promozione Pupa4fan su Facebook, non mi convinceva neanche un po'.
A dire il vero, non mi convince ancora. 


venerdì 27 aprile 2012

La verità

La verità è che vorrei scrivere qui tante cose, ma ho deciso che è meglio di no.
Quindi ne scriverò solo alcune.
Per esempio vi dirò che non ho voglia che venga caldo. E questo è strano. Perché io l'estate l'ho sempre amata. Questa volta no. Perché non voglio abbandonare il mio piumone, ma anche e soprattutto perché d'estate si fanno cose, si vede gente. E io non ho cose da fare nè gente da vedere. Un anno fa scrivevo proprio qui "Sto ricominciando a prendere in mano la mia vita". Beh, non era tanto vero.
Vi potrei dire che sono talmente incattivita che ho confidato ad una commessa perplessa che spero che al matrimonio di mia cugina piova. Anzi, mi basterebbe solo che piovesse quando lei uscirà dalla chiesa (tra l'altro è appena stata qui per darmi l'invito. Non riesco a smettere di digrignare i denti).
Vi potrei dire che ieri mi sono quasi rotta il mignolo del piede sinistro sbattendolo sulla gamba di metallo della panca dello spogliatoio.
Ma mi potrei tirare un po' su facendo dei dolci. E invece no, perché ho deciso che è tempo di dimagrire sul serio e di mangiare roba sana.
Potrei distrarmi guardando i miei amati telefilm fino allo stordimento, ma no, perché il mio computer ha deciso che è tempo di non funzionare più, così mi tocca usare il vecchio pc fisso che va a criceti, ha una scheda video del 1998 e soprattutto non ha le casse.
Potrei pensare che sono riuscita a mettermi per una settimana la crema anticellulite mattina e sera, cosa mai successa nella vita e potrei esserne fiera. Ma io non credo nelle creme anticellulite, a dire il vero.
Potrei pensare al fatto che in realtà un tizio qualche mese fa mi aveva anche chiesto di uscire. Peccato che poi non solo non siamo usciti, ma è anche sparito dal globo terracqueo.

La verità è che qua non succede mai niente.
E io sono stufa.

venerdì 20 aprile 2012

Santa Klaus has come to town #2

Ieri è stato Natale.
Come è successo più o meno un anno fa, a casa mia sono arrivati due pacchetti a distanza di un paio d'ore... e io AMO ricevere roba. Posta, pacchetti, cartoline, cataloghi.
Beh, ieri è stata una giornatona da questo punto di vista.

Pacco numero uno: la vincita del concorso Pupa4fan.

Non vi preoccupate, non stanno iniziando a mandarmi roba aggratis, semplicemente mi sono iscritta al loro sito e mi hanno estratto per una prova prodotto.
Quindi, ecco qua, una tonnellata di crema anti cellulite e di gommage intensivo, sempre anticellulite.
Adesso, come minimo, mi verrà un culo d'acciaio. Tra queste creme, il sadismo della mia insegnante di acquagym (che aumenta sempre di più con l'avvicinarsi dell'estate) e il fatto che cercherò di non mangiare chili di pane, qualcosa combinerò. O almeno spero.

Pacco numero due: -rullo di tamburi- lo spolverino Marni at H&M.

Vi prego, fate partire un trenino (e non badate all'orrore delle foto).
Io ieri, quando ho aperto il pacco, ho sentito la musica di Momenti di gloria. La scena si è svolta al rallentatore. Ci sono stati degli applausi. Gente commossa.
Insomma, ce l'ho fatta.
Ma è stato un parto.
Credevo che ormai tutto fosse perduto, nei negozi in Italia non c'era più NIENTE, io passavo le mie serate sfogliando pagine e pagine di ebay international maledicendo quegli stronzi che vendevano il MIO spolverino a prezzi folli. Poi, per puro caso, e probabilmente guidata dalla follia dato che non so una parola della germanica lingua, sono finita sul sito H&M tedesco. Porca miseria, c'era ancora roba. E c'era ancora Lui. E costava anche meno!
Dopo aver scoperto che quei simpaticoni non spedivano in Italia, una santa donna è venuta in mio aiuto. Grazie grazie GRAZIE Chiara!
Quindi eccolo qui, finalmente mio, dopo grandi giri per l'Europa e dopo che le Poste Italiane hanno fatto il miracolo e sono state all'altezza di quelle tedesche.

Adesso però, magari, facciamo finire novembre, così me lo posso mettere.
E che non diventi estate subito, sennò mi incazzo.
Chiaro?

mercoledì 18 aprile 2012

Smalti e inutilità

Eccoci qui.
Di nuovo.
Di già.
Con un'altra carrettata di smalti limited edition.
Ammetto di non essere stata pronta questa volta, non ne sapevo niente. Sto perdendo colpi.
E' che ormai qui è tutta una edizione limitata, come diceva ieri Piperpenny.
Non fai in tempo a provare June, che te ne schiaffano quattro di nuovi nelle profumerie.


E quindi avanti con Les Roses Ultimes.
Tentation, Attraction, Distraction e Frisson.
La mia opinione è: bah.
L'unico che potrebbe non dispiacermi è il corallo Distraction.
Gli altri non mi dicono niente. Poi, bianco perlato? Ancora? Ma siete seri?

E poi avanti con Dior:


Già una collezione che si chiama Color Block non può piacermi.
E anche qui niente di eccezionale.
Quell'arancione lì (Riviera, come Chanel Riviera, [grazie Chiara per la correzione] un po' di fantasia no, eh?) penso di averlo uguale di Essence. Il Plaza... è fuxia.

Ho trovato anche questi:


Non mi è chiaro se siano un'edizione che si venderà solo in posti particolari, ma ve li presento lo stesso. Sono Saint Tropez (praticamente uguale al Nouvelle Vague) e Bikini (che non mi dispiace). Usciranno a maggio. Non so dove.

Ma donne, ascoltate me, NE POSSIAMO FARE A MENO.
Ve lo giuro.
E se ve lo dico io...

domenica 15 aprile 2012

Senza voce

Venerdì sera sono stata ad un concerto. Anzi, sono stata al Concerto con la c maiuscola.
Venerdì sera sono stata a sentire Cristina D'Avena.
Lo so che siete invidiosi. Quasi quasi sono invidiosa anch'io di me stessa.
Comunque, non era sola sul palco. Con lei c'era quella banda di matti che risponde al nome di Gem Boy. Ed è stato il delirio.


L'età media era sui 28/30, ma c'erano anche bambini con i genitori, rimasti in fondo seduti sugli spalti. Io no. Io sono andata sotto al palco, l'unico posto possibile per me.
Alle 21.30 sono saliti sul palco i Gem Boy, sembravano scazzati, la peggiore entrata della storia dei concerti. "Andiamo bene" ci siamo detti.
Poi è arrivata lei, e io ho avuto di nuovo cinque anni.
Era vestita abbastanza male per i miei gusti. Pantaloni neri col cavallo basso (alla turca?) e corpetto corto con le stecche che stava per esplodere. Ha un didietro decisamente importante, io al suo posto mi sarei messa qualcos'altro, ecco. Ma è comunque una bellissima donna, non c'è niente da fare. Ha... cooosa, 48 anni?? No, wikipedia mi inganna. Cristina D'Avena non ha età.
In ogni caso, ha iniziato a cantare e addio. David gnomo, David amico mio, e io ero già quasi afona.

L'accoppiata con i Gem Boy mi lasciava un po' perplessa, non sapevo cosa aspettarmi. Per chi non li conoscesse, sono un gruppo di rock demenziale che di solito è molto volgare. E con molto, intendo molto. Pensavo che sarebbero stati un po' tristi senza le loro solite uscite. Invece, chi ha avuto l'idea di questo tour è stato un genio. Cristina ci va giù di cattiveria con i grandi classici del suo repertorio, loro ci hanno fatto spanciare dal ridere prima, durante e dopo le canzoni. E ci hanno buttato lì anche un Orgia Cartoon che non mi sarei aspettata. Vorrei capire i bambini presenti come l'hanno presa. Io benissimo.

E insomma, si è cantato. Si è cantato tantissimo. Lei, noi, Carletto.
Io le sapevo tutte.
I grandi classici Memole, I Puffi, Ti voglio bene Denver, (quella zoccola di) Georgie, E' quasi magia Johnny, Pollon, Lucy May, Maple Town, Kiss me Licia, poi quelle un pelo più recenti Una spada per Lady Oscar, Che campioni Holly e Benji (e questa non l'ho mai accettata veramente, la vera sigla per me sarà sempre "Due sportivi, due ragazzi, per il calcio sono pazzi/son portiere e attaccante, Holly e Benji due speranze"), Piccoli problemi di cuore, Rossana, Sailor Moon. E altre mille. Mille sul serio.
 Ma quando è partita una schitarrata e "Il mio nome è Jem, sono una cantante, bella e stravaganteee, ballo il rock and roooll" è venuto giù il palazzetto.
Per non parlare del trittico Magica Emi, Sandy dai mille colori, L'incantevole Creamy, così, una dietro l'altra. Pum pum pum. La mia voce era ormai solo un ricordo.
E poi la sigla del telefilm Licia dolce Licia (approfitterò per raccontarvi il mio shock quando, da bambina, ho scoperto che Licia e Cristina D'Avena erano la stessa persona), ma soprattutto Freeway dei Bee Hive. Una perla.
E mi sono anche ricordata della foca Sibert che avevo completamente rimosso.
Ad un certo punto Carletto (il cantante dei GB) l'ha sfidata. Basta fatine, animaletti carini, nanetti... cantaci la sigla di Ken il guerriero. E l'ha fatto. Fantastica.
Gran finale con o-o-o-oocchi di gaaatto! e io ero quasi in lacrime.

Però però però... non ha cantato Vola mio mini pony, e questa me la sono legata al dito. Non sono riuscita a comprare la sciarpa di Cristina. E, come ho detto su twitter, mi sarei dovuta portare via Fivelandia 4 per farmelo autografare.

In ogni caso io... io ora sono felice. Dopo aver sentito cantare Mila e Shiro, due cuori nella pallavolo da Cristina D'Avena live, sotto al palco mentre urlavo come una pazza, posso morire contenta.

giovedì 12 aprile 2012

Cloro, ciccia e calzini

Sono tornata ad acquagym dopo... beh, dopo parecchio che non ci andavo. Per farvi capire, l'ultima volta che sono stata in piscina, alle 19 era ancora buio pesto. Stasera mi ci sarebbero voluti gli occhiali da sole. Comunque, io e il mio grasso ci siamo fatti forza e abbiamo ricominciato. [Ormai il grasso sta prendendo il sopravvento sulla mia persona; durante queste (brevi) vacanze di Pasqua ho mangiato l'impossibile, poi ho preso alka seltzer e ho ricominciato a mangiare. Una scrofa, in pratica. D'altra parte, in qualche modo bisogna tirarsi su il morale.]

Ma torniamo a noi. Scopro di non aver ancora pagato per questo mese. La signora all'ingresso mi guarda malissimo, sono in ritardo di dieci giorni. Mi scusi se ho avuto la tisi, eh.
Entro in spogliatoio. E vedo culi. Culi sodi. E la depressione inizia a calare su di me. Sei mesi di acquagym non sono serviti A NIENTE. Non ho perso un etto. Non mi sembra di essere più soda. Sei mesi inutili, insomma. E continuo ad andarci. E a guardare i culi sodi delle altre. Perché alla fin fine mi diverto e perché sono un po' masochista.

Ma parliamo delle varie specie di donne che si incontrano ad un corso di acquagym:
- le anoressiche: sono lì solo per farti sentire inadeguata. Fanno movimento anche se non ne avrebbero assolutamente bisogno. Però, quasi quasi, meglio la mia ciccia che le loro ossa.
- quelle decisamente in carne: solitamente portano in giro delle tette davvero enormi e ci credono tantissimo. Massima stima.
- la tipa incinta: temo sempre che mi partorisca sui piedi a tradimento.
- la più figa di tutte: arriva sempre in ritardo, per farsi vedere meglio da quelli del nuoto. Si siede con tutta calma sul bordo della piscina, scuote la sua chioma bionda e sempre con la massima calma si infila la cuffia ed entra in acqua. A quel punto inizia a parlare. Non fa un cazzo per i restanti quaranta minuti. Parla con la sua amichetta. Mi fa incazzare in un modo che non avete idea. Ma vatti a prendere un caffè se vuoi parlare dei cazzi tuoi! No. Sta in acqua e non fa niente. Anzi, fa casino. Una volta PER SBAGLIO le ho lanciato una palla in testa. E' stato bello.
- le lanciate: fanno sempre il doppio di quello che ci dice l'insegnante. Secchione.
- quelle coi calzini: li mettono per non scivolare sul fondo della piscina. Donne in costume intero da piscina, cuffia e calzini. Ci siamo capiti.
- io: solitamente annaspo per quarantacinque minuti, bevendo mezza piscina per cantare Ai seu te pego mentre faccio gli esercizi.

Comunque, sono tornata due ore fa e sono MORTA.
Il problema è anche che quando torno dalla piscina ho fame. Fame nera. Fame tipo "non mi danno da mangiare da due mesi". Quindi non mastico, faccio tipo i serpenti, ingurgito la roba intera per fare prima. Mangio tutto quello che trovo. E stasera, dopo pollo e verdura, ho trovato questa:


Ok, va bene, non l'ho trovata, l'ho cercata io. Tipo cane da tartufo. E in pratica ho fatto fuori mezzo chilo di focaccia.

Non capisco proprio perché non riesco a dimagrire.
Mistero.

martedì 10 aprile 2012

And the winners are...

Oggi pomeriggio ho avuto una simpatica reazione allergica a qualcosa che c'era dentro a una tisana depurativa. Questo cosa ci dice? Ci dice che sarebbe stato meglio continuare a mangiare colomba e uovo di Pasqua, che non mi hanno dato alcun problema. Se non si considera il grasso un problema. Comunque, attualmente non mi è ancora passata, quindi prima di schiattare (!) farò l'estrazione delle due fortunate (!!) che riceveranno il famoso portachiavi lego e (una sola) le gommine.

I commenti sono stati quarantuno, ma uno era della Pazza Saggia che avrà comunque il suo portachiavi, altri due di persone che non si candidavano alla vittoria. Quindi trentotto. (Dai, ce la posso fare).

Estraiamo. 

                                                                                       
 La fortunatissima Arianna si porta a casa gommine e portachiavi numero uno.
           

E Nora riceverà il portachiavi numero due.

-applausi del pubblico-

Fiù, ce l'ho fatta. Che fatica. Vi ho già detto che non son capace di fare queste cose, vero?

domenica 8 aprile 2012

Christmas with the yours, Easter what you want

In questo momento mi trovo in montagna, al gelo e sotto la pioggia.
Ma questa Pasqua mi regala due gioie: sono finalmente riuscita a vincere la mia battaglia contro Madre che comprava a me e a Fratello da innumerevoli anni le uova Bauli Grandi Firme, al cui interno abbiamo trovato le peggio cose. Questa volta Paluani con dei trudini dentro. Vittoria.
E poi lui, l'ovetto che mi dà soddisfazione più ancora dell'uovo grande:

L'ovetto Lindt.
Mi hanno anche spiegato come lo fanno.
In pratica c'è l'uovo di cioccolato normale (Lindt, e quindi già di per sè buonissssimo), che poi viene spennellato con altra cioccolata fusa e fatto rotolare nelle nocciole più fighe del Piemonte. Per fissare il tutto, infine, lo spennellano di nuovo con altro cioccolato, se non erro bianco per non coprire le nocciole.
La morte insomma.
Ne ho assaggiato un pezzo in negozio, ho quasi perso i sensi.
Un uovo grande così costa un rene.
Quindi a me va più che bene questo mini.
Altrimenti poi divento tutta ciccia e brufoli.
E sono già sulla buona strada.

In ogni caso, buona Pasqua donne! (e uomini, se ce n'è qualcuno che per caso passa di qua)

mercoledì 4 aprile 2012

Cose irritanti

In questi giorni il mio umore non è dei migliori. Viaggio tra il triste e l'incazzato, a seconda dei momenti. Nel mentre tossisco anche l'anima, come da due settimane a questa parte. Un bel quadretto, insomma.
Quindi ho deciso di fare una lista di cose che mi urtano i nervi, le più stupide e inutili ovviamente. E chissà che mi calmi un po'.

Partiamo a bomba: i pantaloni a fiori.


 Ma siete serie? Vi piacciono davvero? Pare che in questa primavera due-zero-uno-due non se ne possa fare a meno. A me ricordano il 1988. Quando io ero all'asilo e indossavo un sacco di fuseaux così. Ma avevo 4 anni.
E poi "Fiorito in primavera? Avanguardia pura".

La bb cream. Non l'ho provata, ma mi sta sulle palle a prescindere.

Gli smalti olografici.

 La tamarrata della stagione. Andrebbero bene solamente per andare sul tagadà mentre dagli altoparlanti si ode "Sale sale e non fa male".

Federica Pellegrini.
E' ovunque. Lei e la sua maledetta erre di Marghera. (lo so che non è di Marghera, LO SO, ma la erre è quella). E i pavesini. E Enel Enerrrgia. E Yamamay. Poi stamattina mi sveglio e me la trovo anche ignuda sulla copertina di Vanity Fair che si struscia su quel figo di Magnini.
Abbattiamola.

I pantaloni pastello di Zara.


 Che mi piacciono. Ma mi fanno incazzare molto perché mi stanno da cani. Sembro un salsiccione avvolto nel denim colorato. Sembro una certa fashion blogger che ne ha un paio di bianchi e li sdrammatizza con delle zeppe rosse che, come è ovvio, slanciano un casino.

La primavera. Che è durata una settimana. Giusto la settimana in cui io ero chiusa in casa con la tisi (che non mi è ancora passata).

I flatform.


 Questo tipo di calzature mi urta i nervi quasi quanto gli stivali invernali spuntati.
State attente, gli anni '90 stanno tornando. Già è tra noi la moda dell'ombelico in vista. Il prossimo passo saranno i costumi sgambatissimi che stavano dimmerda anche alle tipe di Baywatch. Io ve lo dico, siamo in pericolo.

Il mio mac mi sta abbandonando.
Forse questa è la cosa che mi fa incazzare più di tutte. Lo schermo si spegne. Sta acceso solo quando è inclinato. Per riuscire a portarlo almeno a novanta gradi rispetto alla scrivania, devo fare una ventina di tentativi. E a volte si spegne lo stesso. Ha iniziato a farlo quando ho cominciato a scrivere la tesi. La cosa mi fa pensare.

I telefilm che sono in pausa.
In pausa insensata, aggiungo.
E Pan Am è finito. Hart of Dixie forse non avrà una seconda serie.
Ditemi voi se una non si deve incazzare.

Ecco.
Ma queste cose non fanno arrabbiare anche voi?
Forse sono io che sto diventando una vecchia zitella.
Quando inizierò a riempirmi la casa di gatti, chiamate la neuro.
Non manca molto a quel momento, ve l'assicuro.

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