giovedì 30 aprile 2015

Primo quadrimestre

Oggi si concludono i primi quattro mesi del 2015. Un terzo se n'è già andato. Alè. Il tempo vola quando... no, io non mi sto proprio divertendo. Ma per niente.
L'immagine che meglio descrive questi mesi è questa:
Arranco.
C'è sempre qualcosa che non va che si aggiunge alla montagna di casini che già ci sono nella mia vita.
Io non chiederei tanto, solo di stare un po' tranquilla. Serena. E invece no.

Vado avanti solo grazie al pensiero che farò Il Viaggio tra circa un mese e mezzo (ma anche lì sono spuntati dei casini, ovviamente) (però ho sentito ieri Cugino Genio che mi ha detto che mi porterà a vedere le balene) e che farò una Color Run e che domani per fortuna sarà festa.
Intanto corro. O almeno ci provo. Che originale, eh? Non lo fa nessuno.
Cerco (con fatica disumana) di dimagrire. E invece a volte arrivo alla sera che sono distrutta e l'unica cosa che vorrei fare è mangiare pane. Un chilo di pane. Senza niente sopra. Pane.
Guardo Friends e rido. Poi penso al testo della sigla, mi rendo conto che (tolto il ritornello) potrebbe parlare di me e mi viene un po' da piangere.
So no one told you life was gonna be this way
Your job's a joke - You're broke - Your lovelife's D.O.A.
It's like you're always stuck in second gear
When it hasn't been your day, your week, your month, or even your year
E niente. Si va avanti. O almeno ci si prova.
Ogni tanto mi serve sfogarmi un po'. Sperando che le cose migliorino.

martedì 28 aprile 2015

Perché non guarderò più Grey's Anatomy

Lo so, che noia, un altro post su Grey's Anatomy a così poco tempo da un altro che avevo scritto.
Però si è reso necessario.
Ormai tutti sanno cosa è successo, ma se per caso siete sordi, ciechi, non avete twitter o vivete in un eremo, sappiate che nelle seguenti righe ci saranno degli spoiler.
Qualche tempo fa avevo detto a una mia amica "Sì, vabbè, ormai è andato tutto in vacca in questo telefilm, dovrebbero morire tutti." Mai mai MAI avrei pensato che quella stronza di Shonda l'avrebbe fatto davvero. Ha fatto morire Derek Sheperd.

Io però la puntata non l'ho vista. E non la guarderò neanche. Per una volta sono grata agli spoiler. Sì, sono stata contenta di scoprire prima questo scempio, così me lo sono evitato. Seguendo la mia regola aurea "Se non lo vedo, non è successo". Tipo "Se non lo instagrammi non l'hai mangiato davvero", però applicato ai telefilm. Come in Downton Abbey: io ho smesso di guardarlo quando erano tutti felici. E per me saranno sempre felici. Stessa cosa per il Dr. House e per One Tree Hill. Io faccio finire le serie come mi pare. Sì, forse non sono del tutto a posto.
Stavolta, però, non è finito niente. Per me Grey's Anatomy resterà inconcluso.

Ero stata fedele, ero rimasta una dei quattro gatti che ha tenuto duro all'abbandono di Cristina e non si è persa una puntata neanche di questa assurda ed inutile undicesima stagione in cui niente e dico NIENTE ha avuto senso fin dall'inizio.
La sorella nuova di Meredith che è lì ma ha lo spessore di una carta velina unta.
Richard Webber che - ommioddio è padre, che colpissimo di scenissima - e si limona la mamma di Avery adesso sì, adesso no.
Karev, Dio mio, Karev, che brutta fine. L'amico delle donne. Dov'è il figlio di puttana che tanto ci piaceva?
Hunt lasciamolo perdere, per me quel personaggio è morto mentre cantava Stayin' Alive al telefono alla ragazzina.
Amelia Sheperd a cui provano, senza riuscirci, a dare un senso mettendola con Owen.
Arizona e Callie ormai inutili ai fini della trama.
April e Avery da soli non ce la fanno e non vogliono neanche farcela a tener su la storia.
Gli specializzandi? Sono rimaste solo quella figa e quella di colore. I nomi non me li ricordo neanche per sbaglio.
Forse l'unica storia che ha dato una botta di vita a questa stagione è stata quella della dottoressa col tumore in testa. Ma, anche là, sono riusciti a stracciarla.

L'unica cosa che aveva ancora un qualche senso erano loro, Derek e Meredith.
E l'hanno fatta finire così.
No, signori, io non ci sto.
Non si ripagano undici anni di fedeltà così.

La verità è che avrebbero dovuto chiudere almeno tre stagioni fa. Cade l'aereo, muoiono Mark e Lexie, ognuno va per la sua strada e bravi tutti. E INVECE NO.

Cara Shonda, che ci avevi illuso di essere una persona con un cuore con "Pick me, choose me, love me", dato che la morte non si augura a nessuno, tanto meno per un telefilm, io ti auguro una fortissima influenza intestinale. E spero che qualcuno ti righi la macchina.

E ora che farò?
Continuerò con la visione completa, totale, serena e finalmente in lingua originale, di quel capolavoro che è Friends. Almeno sono sicura che lì - a parte il signor Hackles e la nonna di Phoebe - non muore nessuno.

domenica 26 aprile 2015

Approved by Coniglio Incazzoso #12

Il Coniglio Incazzoso si è ripreso e non è più distrutto come la settimana scorsa, anzi, è bello pimpante e questa settimana vi consiglia una cosa curiosa di cui ha sentito parlare.

È qualche tempo che si sente parlare di re-fashion, ossia "diamo un senso ai vestiti che non ci piacciono più modificandoli in qualche maniera". Ovviamente, essendo io ed il Coniglio Incazzoso degli incapaci in tal senso, non ci abbiamo neanche provato.
O meglio, ad Abilmente dell'autunno scorso avevo comprato del, boh, credo fosse feltro, per fare delle toppe a forma di cuore da mettere su un maglione un po' anonimo, ma alla fine ho lasciato perdere.

DMC viene incontro a noi incapaci con una super novità che si chiama Custom by me. Che pare proprio a prova di idiota. Quindi perfetto per me.
In sostanza ci sono questi fogli adesivi da appiccicare a maglietta, maglione, borsa che volete rinnovare. Su questi fogli ci sono disegnate delle figure da seguire con ago e filo. Quando avete finito arriva la cosa più figa, cioè mettete tutto sotto l'acqua e il foglio SI SCIOGLIE! Sì, lo so, ho 4 anni. È come quella bambola che c'era quando ero piccola a cui si scioglieva il pannolino! O forse me la sono inventata. Ma dai, c'era qualcosa di simile, negli anni '90 si scioglieva tutto.

Comunque DMC, oltre ai fogli fighi che si sciolgono, presenta nella stessa linea le forbicine colorate, aghi appositi e 36 tipi di filo diversi. Io è una vita che voglio delle forbicine nuove, tra l'altro.
Io e il Coniglio Incazzoso speriamo di trovare un negozio che venda queste cose perché qui da me le mercerie sono un po' old style e il massimo della novità che si trova è un bavaglino con l'inserto per ricamarlo a punto croce.
Comunque dicono che saranno in vendita da maggio.
Il Coniglio Incazzoso approva l'idea, pronto a sciogliere fogli all'occorrenza.

giovedì 23 aprile 2015

Confessione

Ho una considerazione da fare: tutte le ragazze che seguo su twitter affermano, in modo diretto o indiretto, di avere buon gusto, di detestare determinate cose e sembra che non abbiano mai fatto un errore di stile in vita loro.

Io, qui, oggi, voglio confessarmi. 
Rompiamo questo muro di omertà!
Diciamolo che non è sempre stato tutto marinère, Repetto e Ballerina di Chanel!

Quindi, pronti, via.

Avevo le collanine elastiche. E mi piacevano anche.
Le Fornarina con la zeppa. (Due paia) (Ma le Buffalo mai)
Le magliette di ciniglia con effetto cangiante.
La cintura tarocca di D&G. E anche una vera.
I jeans Richmond con la scritta RICH sul culo. E mi stavano anche bene perché pesavo 28 chili in meno di adesso. E avevo un gran bel culo (fine momento delirio di onnipotenza).
I cerchielli a zig zag. E la riga a zig zag come la peggior Michela Brambilla.
Il bracciale Nomination col mio nome. E ci sono ancora affezionata.
Gli orecchini a cerchio.
La Pinko Bag.
La mia però aveva la scritta fuxia, ci tengo a dirlo.
Gli orecchini chandelier.
I Doc Marteens tarocchi color rosso bordeaux.
La borsa tarocca di Louis Vuitton. (Sì, di questa mi vergogno particolarmente.)
Gli smalti con i brillantini comprati a Londra in vacanza studio.
Il portamonete di pelouches.
Le magliette/borse Onyx con le bambine.
Il portafoglio di plastica di Keroppi, l'amico di Hello Kitty.
Le calze color carne.
Il boa di ciniglia.
Le bandane in testa per uscire la sera.
I pantaloni rosa confetto.
Magliette Guess come se piovesse.
L'ombretto azzurro + matita azzurra ("mi devono stare bene, ho gli occhi azzurri" brrrr)
Gli anfibi con la punta di ferro. Che poi, dubito fosse davvero ferro.
Smalti che brillavano se esposti alle luci della discoteca (del Supersonic la domenica pomeriggio, per essere precisi).

Ahaa, mi sento più leggera.
E ora non venitemi a dire che siete sempre state regine dello stile PERCHÉ IO NON VI CREDO!

martedì 21 aprile 2015

Io e il Campionato Italiano di Yoga Sport

E fu così che sabato scorso sono finita al Campionato Italiano di Yoga Sport, al Teatro Verdi di Pordenone.
Perché? vi chiederete voi. Perché no? vi rispondo io. Ero curiosa di vedere come si sarebbe svolta una gara di yoga e magari sarebbe stata l'occasione per farmi venir voglia di dare un'altra opportunità a questa disciplina. E infatti così è andata.
Dunque sono giunta al teatro, la gentilissima Valeria dell'agenzia Cricket mi è venuta a recuperare, mi ha fatto saltare la coda e mi ha fatto entrare prima di tutti. Io già così sarei stata a posto. Sono una ragazza semplice, sapete. Poi, colpo di scena, avevo anche il posto riservato.
Ho conosciuto il presidente della Federazione Italiana Yoga Sport e altre persone che si sono occupate dell'organizzazione.

All'inizio si sono esibiti dei bambini, alcuni piccolissimi e carinissimi. Da mangiarseli.
Alcuni di loro hanno poi partecipato alla competizione, nella categoria giovani, facendo cose che io mai mai mai nella vita mi potrei sognare. Del tipo che mi ci vorrebbe un mese per snodarmi. O mi partirebbero via delle articolazioni a caso. Ma loro no. Tric, trac paf, fatto. Lì, tranquilli e annodati.
Gli atleti avevano a disposizione tre minuti ciascuno per eseguire sei asana (lo sapevate che è femminile? Io no. LA asana. Non il.), dopodichè tre giudici internazionali davano loro un punteggio.
Le categorie erano tre, giovani, adulti e senior, divisi tra uomini e donne. Hanno partecipato anche degli atleti stranieri, ma in categorie a parte.
Ho visto cose assurde. Gente che della gravità se ne frega. Gente a testa in giù (anch'io voglio!). Gente attorcigliata. Gente serena e concentrata.

Alla fine della competizione si è esibito il campione mondiale di Yoga del 2007, Ky Ha. Pazzesco. Notevole anche il suo costumino in lamè. Mi dicono che ne abbia tutta una collezione che varia dalla ciniglia alle paillette.
Alla fine ho anche potuto fargli alcune domande che ovviamente non mi ero preparata perché sono un'incompetente. Quindi ho sfoderato il mio fantastico inglese e gli ho chiesto da dove venisse (Vietnam, ma quando aveva tre anni i suoi si sono trasferiti in Texas e in seguito ha girato il mondo) e quando avesse iniziato a praticare lo yoga. "Nel 2003" MACCOME nel 2003, poi sei diventato supercampionissimo nel 2007?? Eh già. In quattro anni. Allora gli ho detto "Ok, ma allora posso farlo anche io!" Lui, gentilissimo, non mi ha mandato a zappare i campi, ma mi ha incoraggiato. Sei un falso Ky Ha, ma ti voglio bene lo stesso.
Dopo una passeggiata per Pordenone (che è proprio carina, non ero mai stata in centro) siamo andati a cena in un bellissimo agriturismo ad Azzano Decimo. In sostanza, a parte il secondo (che cambiava a seconda che si scegliesse il menù vegetariano, vegano o con carne), ho mangiato vegano. E sono ancora viva per raccontarlo! Anzi, forse sono stati più buoni i piatti vegani del resto.
Cuori per il tiramisù alle fragole soprattutto, immagino fosse fatto con panna di soia (Mic, ti ho pensato molto).
Considerazioni finali da profana: erano tutti piuttosto magri, ma di cellulite ne ho vista. Ma se non ce la fanno loro ad eliminarla, mi domando, che possibilità potrò mai avere io, comune mortale?
Poi, dove si comprano quei body così carini? 
Ottimo il gelato azzurro all'alga spirulina che mi hanno offerto durante una pausa della gara. Mi farà crescere i capelli?
Infine: dove posso trovare l'atleta argentino? Porca miseria. Bello. Ma bello bello. Mi è rimasto il dubbio che fosse un nano da giardino, dato che tutti gli altri mi sembravano altissimi e invece poi no. Ma non importa eh. Mi metto le ballerine.
Dimenticavo, ho cambiato nome :)

domenica 19 aprile 2015

Approved by Coniglio Incazzoso #11

Bene signori, questa settimana il Coniglio Incazzoso non consiglia niente, ma resta a letto a dormire. Anzi, diciamo che approva il letto. Lui è sfinito, io sono sfinita. Almeno lui dorme. Io no perché non ci riesco.
La settimana trascorsa è stata terrificante. Si è ripresa ieri per fortuna. Ho fatto cose, ho prenotato treni, ho conosciuto persone. Ho mangiato del gelato azzurro. Ma di questo magari vi parlo un'altra volta.

Vagate pure qui, leggete cos'abbiamo consigliato le altre volte magari.
Ma fate piano, il Coniglio Incazzoso dorme!



martedì 14 aprile 2015

Share the hate vol.2

Non c'è niente da fare signori miei, il mio umore continua ad essere piuttosto nero e la mia voglia di diffondere l'odio per il mondo è forte e presente, quindi continueremo con la lista dei personaggi femminili di serie televisive più fastidiosi mai visti.

Payton Sawyer, One Tree Hill. Non che Brooke mi stesse simpatica, eh. Però lei mi provocava un fastidio diverso. "Oh, quanto sono complicata! Oh, quanto disegno bene! Oh, guardate i miei bellissimi riccioli biondi!" Poi compare anche in Grey's Anatomy OVVIAMENTE facendo la parte di una stronza zoccola fastidiosa. Mi viene il dubbio che sia proprio l'attrice così.
Lana Lang, Smallville. Mi sto rendendo conto che i personaggi che sto elencando sono quasi tutti uguali. Gatte morte bisognose di aiuto che non sono in grado di fare niente da sole nella loro vita. Questo tipo di persona mi urta particolarmente anche nella vita vera, eppure pare che gli uomini li trovino solo loro. Spero di sbagliarmi. Comunque, Lana. Quei capelli meravigliosi. Avrebbero dovuto ucciderla anche solo per quello.
Lola, Paso Adelante. Solo per veri intenditori. Per noi che guardavamo quello e poi Saranno Famosi (non Amici, sia chiaro. Amici era un talk show del sabato pomeriggio.) con Monica Hill, Gigi Garretta e quel gran figo di Antonio Baldes. In Paso Adelante c'era Lola. La lagna. Le Buffalo per fare lezione di ballo. I capelli fastidiosamente lunghi fino al sedere. "No ma ragazzi, sono vergine" Sì, ci credo. E giù a piangere facendo quelle smorfie terribili. Comunque, per restare in tema, Miguel Angel Munoz, io ti penso ancora.
Amy Farrah Fowler, The Big Bang Theory. Qui non si tratta di odio, bensì di delusione, come scriveva Helena in un commento al post precedente. Il personaggio è cambiato radicalmente, prima era Sheldon al femminile, però aveva una sua personalità, aveva originalità e senso. Ora invece è diventata una specie di macchietta che brama solo il suo uomo. Forse proprio perché troppo uguale a Sheldon l'hanno voluta cambiare radicalmente. Però, che tristezza. 
Concludiamo in bellezza. Rullino i tamburi.

Carrie Bradshaw, Sex and the City. Sì, signori. FATEMI CAUSA. Dopo lunghe riflessioni ho deciso che mi sta proprio sulle palle. Non mi piace come si veste, tranne in rari casi. Ha tutto e si lamenta sempre. Tra l'altro, io sarei rimasta con Aiden. 
Avrò tutte le fashioniste del mondo contro, ma lo voglio urlare al mondo: Carrie, io ti detesto.
Datemi tempo e ne troverò altre. Di sicuro.

domenica 12 aprile 2015

Approved by Coniglio Incazzoso #10

Di questo prodotto ho già parlato in passato, ma il Coniglio Incazzoso ha deciso che è giunto il momento di rincarare la dose, dato che la follia dilaga.
Signore, il Coniglio Incazzoso oggi approva il top coat Essence Better Than Gel Nails.


Come dite? Il Coniglio Incazzoso non ha le mani, dunque non ha nemmeno le unghie? Poco male, trova il modo di darsi lo smalto lo stesso.
Comunque, aveva iniziato a girare la voce riguardo l'esistenza di un top coat Dior che costa tipo VENTICINQUE EURO e dovrebbe fare miracoli.
Fermatevi subito. Questo ne costa meno di tre e fa le stesse cose. Io sono alla terza boccetta, lo uso da anni e non potrei farne a meno. Lo smalto mi dura tranquillamente una settimana. Si asciuga subito.

Prima di buttare i vostri soldi, pensateci. Il Coniglio Incazzoso vi guarda.


giovedì 9 aprile 2015

Share the hate - Donne dei telefilm

Oggi è un giorno complicato.
È giovedì che nella mia testa è un venerdì, in questa settimana che ha avuto praticamente due lunedì.
Dunque è il giorno giusto per diffondere un po' di odio in questo pianeta.
In questo caso odio per alcuni personaggi femminili dei telefilm. Ho iniziato a fare una lista, ma poi mi sono accorta che stava diventando troppo lunga, quindi potrebbe essere solo il primo post di una serie. Non sarà una classifica, buttiamole così, a caso.
Siete pronti? Partiamo.
  • Kate di Lost. The Queen of All Gatte Morte. I nervi che mi faceva venire quella donna. Figa come poche, finta indipendente, "Mmm, amo te Jack, no, aspetta che la faccio annusare a Sawyer ma non gliela do, oh aiuto sono in pericolo, no ma mi arrangio ma forse no". Non ditemi che vi stava simpatica. Non ci crederei.
  • Brenda Walsh, Beverly Hills 90210. Lo so, forse è un problema mio. Ma era sempre colpa sua se Brandon si metteva nei casini, e io amavo Brandon (sì, team Brandon, tutta la vita, i Dylan non mi sono mai piaciuti). Poi vai in Messico e ti dimentichi i documenti. Vai a Parigi e ti fingi francese per intortare uno. Diventi attrice e sparisci per sempre. No Brenda. Proprio no.
  • Robin Scherbatsky, How I Met Your Mother. Mi fa talmente innervosire che non so neanche bene cosa scrivere di lei. Ted ti amo, adesso sì, adesso no, adesso sì, aspetta, forse, no, dai. Poi il finale. Non dirò niente, ma se non l'avete visto, non guardatelo. Fatevi un favore.
  • Lucy Camden, Seven Heaven. Qui si raggiungono vette di insopportabilità mai scoperte dall'uomo. Credo abbiano inventato questo personaggio per vendere più televisori, perché ogni volta che compariva sullo schermo, l'impulso di lanciarle ortaggi, ferri da stiro, frecce con la punta avvelenata era fortissimo. Tra l'altro riesce pure a sposare un figo incredibile, altro enorme motivo per odiarla.
  • Jen Lindley, Dawson's Creek. Altro giro, altra gatta morta. Le prime volte che è comparsa poi aveva quelle tette a punta che neanche Madonna negli anni '90. "Guardatemi, sono troppo complicata, ho troppi problemi, ho fatto sesso con tutti, ma con te Dawson proprio no perché improvvisamente mi voglio redimere." Stronza.
  • Skyler White, Breaking Bad. Ho letto che questo personaggio è stato talmente odiato che l'attrice ha avuto seri problemi con fan impazziti che la volevano importunare. A me più che odio ha provocato fastidio. In certi momenti della serie l'ho anche direttamente trovata stupida. 
  • Blair Waldorf, Gossip Girl. Ovviamente anche Seriiiina Van Der Woodsen. Con Blair è troppo facile, l'hanno costruita in modo tale da farla odiare. Queen B. Figurarsi. Serena, vabbè, è troppo figa, troppo bionda, troppo magra, troppo "ce l'hanno tutti con me e non riesco proprio a capirne il motivo".

Ne ho ancora parecchi eh. Non pensate che sia finita qui.
Magari un giorno farò la lista anche dei personaggi femminili che più mi piacciono, giusto per fare finta di portare un po' di positività nel mondo.
Ma intanto, SHARE THE HATE.

martedì 7 aprile 2015

Give yoga a chance

Lo sapete, il mio primo approccio allo yoga non è stato esattamente il massimo. Però solo gli idioti non cambiano idea. E io ci voglio riprovare. Anche Frank Underwood dà una seconda chance. Io no? Ma sì. Sono sicura. Vabbè, dai, forse.
Comunque ho già il tappetino (17 euro. Mi sa che il maestro quella volta mi ha un pelo fregato.)

Intanto, a voi che siete capaci, vorrei segnalare un contest che si sta svolgendo su Instagram. E si vincono delle cose, magari guardo un tutorial su youtube e ci provo anch'io.

Dato che il 18 aprile a Pordenone si svolgerà il 1° Campionato Italiano di Yoga Sport, organizzato dalla Federazione Italiana Yoga Sport (esiste davvero! Io non lo sapevo mica), è stato indetto questo contest e per partecipare bisogna farsi ritrarre mentre si fa yoga in un luogo carino della propria città. Ah, bisogna anche usare l'hashtag #YogisDiscoverCities.
Magari leggete qui sotto che altre persone hanno spiegato meglio la cosa.
Si possono vincere un cofanetto per un weekend per due persone (primo classificato), un borsone da yoga (secondo) e una t-shirt per il terzo classificato.
Poi non dite che non penso a voi.

Io mi sa che un saltino a Pordenone il 18 lo farò. Magari imparerò qualcosa. Magari diventerò fanatica dello yoga. O magari no. Vedremo.

domenica 5 aprile 2015

Pasqua col Coniglio Incazzoso

Il Coniglio Incazzoso ed io vi auguriamo una buona Pasqua!
Essendo coniglio, lui sente molto questa festività, lo devo tenere calmo perché è veramente troppo agitato in questi giorni.
Poi la sua conquista del mondo continua (uno dei suoi fratelli è addirittura arrivato a Boston), chi lo ferma più?
Vorrei riproporvi il fantastico gioco del Natale con le sorprese dell'uovo di Pasqua, ma mi sa che è troppo facile. Chi è che ha mai trovato una bella sorpresa nell'uovo?
Non per niente la gente trova questo blog cercando su google "le sorprese orrende nelle uova grandi firme Bauli".
Se volete condividere lo sconforto delle sorprese tremende, mi blog es tu blog.

Buona Pasqua!

giovedì 2 aprile 2015

10 cose che mi dimentico di mettere in valigia

Partire, viaggiare sono una figata, fare la valigia è uno sbattimento. Almeno per me. Dai, a chi piace fare i bagagli? Io sono sempre con l'ansia di lasciare a casa qualcosa E INFATTI. Capita sempre. O quasi.

Allora scriverò una lista delle cose che più facilmente mi dimentico di mettere in valigia, così magari la prossima volta... mi dimenticherò qualcos'altro. E anche voi, se in questi giorni andrete da qualche parte per Pasqua, potrete dimenticarvi altre cose.

  1. CIABATTE: un mio grande classico. Ma credo che sia abbastanza comune dimenticarsele. La gioia di dover camminare scalza dove proprio non vorresti. E magari dovevi anche andarci in spiaggia. O farci la doccia perché il bagno non è il massimo. E quindi te le ricompri e le aggiungi alle altre 54 mila paia che hai a casa.
  2. CARICABATTERIE: del telefono, della macchina fotografica, dell'ebook, dell'iPod. Se me li dimentico sono morta. E capita.
  3. OMBRELLO: se non lo porto piove. Quindi sempre meglio averlo in valigia. Quella volta in cui sono andata a Maiorca in agosto non l'avevo portato e infatti ha piovuto per più di metà settimana. Ripeto, a Maiorca. In agosto. Dove non pioveva da gennaio. 
  4. CAPPELLO: di paglia per l'estate, di lana per l'inverno. Ok, non è fondamentale forse, ma può sempre servire.
  5. BORSETTA PER LA ROBA SPORCA: questa non me la ricordo MAI. 
  6. FOTOCOPIE DEI DOCUMENTI: non vorrò mica rischiare che mi rubino i documenti e rimanere bloccata chissà dove? Beh, in effetti non mi dispiacerebbe. Quasi quasi le fotocopie me le dimentico davvero.
  7. LIBRO: ma come si fa a dimenticarsi un libro da leggere? Eccomi, sono io, sono qui. Cretina.
  8. GUIDA: ecco, questo a me non è mai capitato, ma a mio fratello sì, quindi mi sento di inserirla nella lista, perché non si sa mai.
  9. OCCHIALI DA SOLE: perché se non ce li ho divento cieca. Ho gli occhi chiari e mi dà davvero tanto fastidio la luce. Li metto anche in inverno e anche se c'è sole velato. Quindi dimenticarmeli è la morte. Ovviamente sono una delle cose che scordo più spesso.
  10. MEDICINE: io sono forte. Perché le medicine le porto sempre. Porto tutto: valeriana se non riesco a dormire, antibiotici, moment, tachipirina, imodium (non c'è un cavolo da ridere), fermenti lattici, una farmacia insomma. MA. Ma mi dimentico qualcosa per il raffreddore e il mal di gola, che sono le cose che mi vengono spesso quando viaggio. Ho una maledetta farmacia in valigia ma manco un'aspirina. Che mi sarebbe servita quella volta che alle Hawaii pensavo di aver preso l'influenza suina e invece era raffreddore da aria condizionata. Un genio insomma. 

Magari questo post sarà d'aiuto anche per voi.
Oppure io la prossima volta mi ricorderò di mettere in valigia tutte queste cose ma MI DIMENTICHERÒ LE MUTANDE. Sicuro.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...