lunedì 24 novembre 2014

I miei 15 prodotti


Su Instagram gira questo tag, nessuno ha taggato me ma io ho deciso di farlo lo stesso perché sono un po' pazzerella (e anche solare, non dimentichiamocelo).
Quindi ecco qua, i 15 (sperando che siano davvero 15) prodotti beauty che uso tutti i giorni.
1) Detergente viso Viviverde Coop: lo suo mattina e sera, costa poco e fa il suo dovere. È ecobio e comunque fa abbastanza schiuma. Lo uso in accoppiata col prodotto numero 2.

2) Clarisonic: qui ci si potrebbe scrivere un libro. Costa tantissimo, lo sapete, ma l'anno scorso avevo lo sconto del 20% da Sephora, una tredicesima intonsa, ed è andata così. Fa il suo lavoro? Ovvio, sennò avreste sentito le mie urla di disappunto ogni giorno da 11 mesi a questa parte. Io lo uso una volta al giorno perché la mia pelle è un po' delicatina nel periodo invernale. Ho anche comprato la famosa testina cachemire (oh, avevo un altro sconto del 20%) ed è stato un grande acquisto. Molto molto delicata, lava benissimo ma non mi fa seccare troppo la pelle.

3) Siero Multi Active Clarins: mi servivano una crema da giorno e una da notte, c'era un'offerta Clarins in cui regalavano anche il siero e una pochette, quindi ecco qua. Serve? Male non fa. Poi io d'inverno ho una pelle schifosa che si secca tantissimo sulle guance, quindi aiuta molto se messo prima dell'idratante.

4) Crema Multi Active Giorno Clarins: sempre parte del famoso pacchetto. Mi ci trovo abbastanza bene ma non mi ha risolto completamente il problema della pelle secca sulle guance.

5) Correttore Boi-ing Benefit: il mio salvatore, l'eroe delle mie mattine più nere, la maschera delle mie occhiaie ormai grigie. L'unico problema è che costa troppo. Come il suo amichetto numero 6.

6) Mascara They're Real Benefit: best mascara ever. Però se l'inflazione si dovesse calcolare sull'aumento di prezzo di questo mascara staremmo freschi.

7) Naked 2 Urban Decay: ha bisogno di presentazioni? Io la uso tutti i giorni da due anni. Quando avrò finito i colori che preferisco credo che prenderò una Naked Basic, non so se le 1 o la 2.

8) Fondotinta Diorskin Nude Dior: altro salasso, ma mi dura più di un anno, quindi lo ritengo un investimento. Mi fa la pelle fighissima, peccato che lo compri così poco spesso che ogni volta cambiano i numeri dei colori. Così mi ritrovo per un anno a sembrare una Big Mama o Morticia Addams. (Ora è il turno di Morticia)

9) Eyeliner in penna Kiko: l'unico eyeliner con cui riesca a non sembrare un quadro astratto usandolo alle 7 di mattina. E costa pure poco.

10) Deodorante Breeze Neutro: ha un buon profumo e almeno questo non mi rovina le magliette come il Dove.

11) Eight Hour Cream Elizabeth Arden: in realtà questa non la uso tutti i giorni, ma mi salva la vita se ho il naso distrutto dal raffreddore o delle pellicine malefiche sulle mani o addirittura se ho delle scottature. 

12) Profumo CK One Calvin Klein: perché in fondo sarò sempre un'adolescente degli anni '90. Ma finalmente è finito e sentitevi liberi di regalarmi quello di Chloè alla rosa, lo amo.

13) Acqua micellare Venus: scoperta di Madre, si compra al supermercato ed è eccezionale, come le acque micellari che costano 15/17 euro a bottiglia. Mai più senza.

14) Crema Multi Active Notte Clarins: adoro il profumo e la consistenza, la userei anche di giorno.

15) Burrocacao Apelab: non c'è nella foto perché non lo trovavo. È fatto con cera d'api, propoli e burro di karitè. Cuori a Sara che me l'ha regalato.

Ecco, questi sono i miei 15 prodotti e il mio post estremamente inutile. Usate anche voi qualcuno di questi? Vorreste lanciare via il vostro Clarisonic perché secondo voi non serve a niente? Parlatemene, vi prego. 

venerdì 14 novembre 2014

Pazze pazze ricette: zuppa di cipolle gratinata

Ho deciso di fare questa zuppa per un solo motivo. Dai, ok, per due motivi. Ma il primo è che ho scoperto di avere in casa delle cocotte carine che non erano MAI state utilizzate.
Il secondo è che ho mangiato questa zuppa a Parigi e volevo tantissimo riprodurla. Poi detta in francese è molto meglio, soup d'oignon.
Adesso ha anche iniziato a fare freddo, quindi viva le zuppe.

In mio aiuto si è manifestato - come sempre - Giallo Zafferano che ha fornito la ricetta a cui io ho apportato delle modifiche.

Ingredienti:
  • 750 gr di cipolle dorate (GZ dice 500, ma sono solo 2 cipolle e mi sembravano pochine)
  • olio d'oliva
  • 20 gr di farina
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • sale 
  • 50 gr di burro
  • 1 l circa di brodo di manzo *risate registrate* (io ho usato un orrendo dado per fare il brodo)
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • una baguette
  • emmenthal a scatafascio (o groviera che io non ho trovato)
Sembrano un sacco di ingredienti, ma in realtà è facilissima da fare. Ed è buona da morire.
Tagliate le cipolle sottili sottili sottili, fatele andare a fuoco basso per 10 minuti, poi - colpo di scena - aggiungete un cucchiaino di zucchero. Perché? Boh, fatelo. Io l'ho fatto.
Alzate un po' il fuoco ma non azzardatevi a far annerire le cipolle. Si può fare, io ci sono riuscita. Quando iniziano a diventare più biondine, buttateci sopra la farina. Poca, asciuga tutto e viene un pastone. Fate sfumare il mezzo bicchiere di vino, poi aggiungete il dado brodo di manzo (ammicco).
Abbandonate la zuppa per una mezz'ora, lasciatela lì a sobbollire. Ah, mi raccomando il sale. Ci andrebbe anche il pepe, ma a me non piace, quindi non l'ho messo.

Tostate ora la baguette tagliata a pezzi e grattuggiate il formaggio. Vi voglio vedere a grattuggiare l'emmenthal come quello che avevo io, un po' morbidino. Le matte risate proprio.
Ora arriva il bello. Prendete le vostre bellissime cocotte e riempitele, poi fateci galleggiare i crostoni e cospargeteli di formaggio. Inoltre, consiglio da amica, buttate nella zuppa dei pezzi più grandi di formaggio che si scioglieranno e mi amerete.
Ora cacciate tutto in forno a 250 gradi finché si forma una crostina sul formaggio.
Instagrammate.
Poi mangiate e non limonate nessuno per un paio di giorni, a meno che non abbiate mangiato questa zuppa entrambi.

Ecco, adesso mi è venuta voglia di rifarla.

giovedì 6 novembre 2014

Peggy Doll e altre storie

Lo so, LO SO che volete sapere se sono riuscita a portare a termine l'impresa di fare la Peggy Doll vista su Peggy Journal come avevo detto in questo post.

Rullo di tamburi...
Sì, ce l'ho fatta.
Gaudio, grande festa alla corte di Francia, tripudio!

C'è da dire però che l'ho semplificata.
La storia è andata così:
Madre: "Ma sei pazza? Ma hai visto quanti pezzi sono? È una follia!"
Io: "MA COME?? C'eri anche tu quando ho comprato la stoffa! Prima mi dai corda e adesso mi dici che sono pazza? Ma poi cosa vuoi che sia, basta tagliare tutti i pezzi e unirli."
Madre: "Almeno prova a fare meno pezzi"
Io: "Assolutamente no, io ce la farò a farla come c'è scritto sul giornale."

Insomma, ovviamente aveva ragione lei.
Al posto di tagliare sei pezzi di stoffa diversi per il corpo ne ho tagliati due e li ho uniti. Per non parlare di tutto il resto. Ma, converrete con me, è venuta bellissima lo stesso.
Poi se la si muove troppo rischia di disfarsi, ma shhh, non diciamolo a nessuno.


Vi mostro anche quest'altra cosa che ho finalmente portato a termine dopo sei mesi che era buttata nel mio cestino della lana (sì signori, ho un cestino della lana).
È un porta Kobo e io lo amo.
L'ho fatto con la fettuccia Ribbon XL di Hoooked che mi hanno inviato i signori DMC ormai un bel po' di tempo fa (vi voglio bene signori DMC, cuori per voi, siete gli unici che mi abbiano mai badato).
Come l'ho fatto? Col punto... mmm... boh. Non mi ricordo. È passato troppo tempo.
Ora ho comprato questi altri due gomitoloni di fettuccia per un totale di 20 metri e non so bene cosa farmene. Vedremo.

Magari fra altri sei mesi riuscirò a finire il cuscino all'uncinetto che ho iniziato a marzo. Vi terrò informati, lo so che ci tenete.

lunedì 3 novembre 2014

Ti va un'altra Grey Goose?

Ieri sera sono stata al concerto di Cesare Cremonini del Logico Tour a Conegliano.
Che dire Cesare, ti avevo sottovalutato e ora credo di amarti un po'. Magari le tue giacchette con i brillantini le amo un po' meno.
È stato davvero un bel concerto, anche se, amico Cesare, non ti perdono il fatto che non canti più Qualcosa di grande. Pure se lo sapevo già che non l'avresti fatta.
Ma andiamo per punti:

  • il pubblico è stato abbastanza vergognoso, sugli spalti tutti seduti tutto il tempo, si sono animati brevemente solo con 50 special. Voto 2.
  • io, ebbene sì, ero nel parterre. E non c'ho più l'età. Ma alla fin fine è stato meglio così, non sarei riuscita a restare seduta buonina tutto il tempo come la vecchiaia nei posti numerati.
  • ad un certo punto è partito un "Ma io me la facevo col batterista!", non da me. E non da una persona il cui nome inizia per S. Assolutamente no.
  • all'inizio sembrava che Ballo fosse diventato una persona seria. Per fortuna era solo un'impressione. E 'na bottarella anche a lui...
  • Cesare Cremonini è l'uomo che suda di più al mondo. Non avevo mai visto nessuno che suda dai gomiti.
  • quando suona il piano è... mmm.
  • finalmente ho capito il senso di Grey Goose.
  • mentre continuo a non capire il senso dei geni che vedono tutto il concerto attraverso il cellulare per fare i video. Ma poi, esattamente, cosa ve ne fate?
  • ho comprato una maglietta fighissima. Finalmente hanno capito che è meglio non fare le magliette dei tour con le foto dei cantanti. Speriamo che mi entri. 
E il gran finale. "Domani sarà un giorno migliore, vedrai." Speriamo, Cesare. Speriamo davvero.

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