lunedì 22 aprile 2013

Cose inutili che occupano spazio nel mio cervello

- Tutta la discografia dei Backstreet Boys, specialmente il cd "Never Gone", che amo cantare a squarciagola mentre guido.

- Come ero vestita nelle occasioni più disparate. Primo giorno di scuola delle medie: felpa nera dell'Hard Rock Cafè di Copenaghen (sì, mi sto vergognando) (dai, era il '94) e pantaloni neri.

- Numeri di maglia ed altezza in centimetri della Sisley Volley stagione 2003/2004.

- Vita, morte e miracoli di Alessandro Del Piero.

- Parte de "La pioggia nel pineto". Parte, non tutta, perché la mia maestra, la maestra Aurora, censurò la parte dove veniva nominata Ermione.

- Tutto il cd "Spice" delle Spice Girls. Avanti, indietro e a salti.

- Il balletto di Saturday Night. Forse l'avevo inventato io, chissà.

- Tutte le canzoni dei cartoni animati che ci sono stati in tv dal 1986 al 1998.

- I dialoghi completi di intere puntate di Friends e Una mamma per amica.

- I nomi di tutti e sette i nani senza cercarli su Google: Mammolo, Pisolo, Eolo, Gongolo, Dotto, Brontolo, Cucciolo.

- Tutto il film "Mary Poppins", dialoghi e soprattutto canzoni.

- Non mi ricordo tutto quello che c'era nello zainetto di Ambra, ma so che c'era un dizionario Italiano-Sanscrito.

Ci sarebbe anche molto altro, cose imbarazzanti che coinvolgono Laura Pausini, Nek e I Gemelli Diversi, quindi me le terrò per me. Ma anche Il re leone, la Sirenetta e tutto ciò che Disney comanda.

Poi dite che ci ho messo tanto a laurearmi. Non c'era più spazio, capite?

venerdì 19 aprile 2013

Spazio handmade #2

Ok, questa rubrica, dopo la sua prima puntata, è andata decisamente in vacca.
Quindi cercherò di recuperarla presentandovi Il mondo di Pucci.
LaPucci è una ragazza di 24 anni di Genova (un'altra genovese dopo Iaia, qui si fanno preferenze...) e crea bijoux che rientrano decisamente nei miei gusti. Sono così carini... datemi del rosa, dei fiocchetti e sarò perdutamente vostra. Ormai dovreste saperlo. 




Ma non di solo rosa si vive (purtroppo), potete trovare anche altre cosine carinissime di altri colori.




Le sue cosine si possono vedere sul blog di Pucci e le potete comprare nel suo negozio on line, dove le descrizioni sono dettagliatissime e chiare. 

Per bilanciare tutta questa pucciosità, vi racconto cosa ho visto a Milano, alla Rinascente (a parte un piano intero di borse che mi ha fatto cadere in ginocchio in lacrime perché non me ne posso permettere neanche mezza). 
Parliamo sempre di una donna che crea gioielli.
La Canalis.
Che produce gioielli a forma di armi per combattere la violenza. Credo che ci sia qualcosa che mi sfugge. In ogni caso, almeno i soldi che ricava vanno ad una fondazione. 
E Rubina la conosceva già questa collezione! Arrivo sempre tardi. Stupida io che non ho fatto una foto dell'intera collezione. 


Questo ciondolo lo vedrei bene su Corona. 
Magari insieme ad uno di questi braccialetti del poker, visto che di azzardi nella vita ne ha fatti parecchi. 


Nel nome della sobrietà sempre e comunque.
Criticate i miei fiocchi e il mio rosa adesso. :)

martedì 16 aprile 2013

Faccio cose, vedo gente

Riassunto del mio weekend a Milano.
Ho preso un treno prestissimo sabato mattina.
Ho preso un altro treno con Rubina.
Sono arrivata a Milano e faceva un caldo boia. Il cielo era azzurrissimo.


 A Milano c'era il delirio di gente.
Abbiamo trovato il nostro albergo e poi abbiamo dato inizio ai cliché tipici delle provinciali nella grande città, cioè: abbiamo mangiato da California Bakery; abbiamo litigato con i camerieri di California Bakery. Abbiamo ricevuto un dolce gratis da California Bakery.


Abbiamo tentato di fare shopping, con scarsi risultati.
Abbiamo corso un sacco. Perché dovete sapere che Rubina ha il passo del marciatore professionista. Non le stavo dietro, giuro.
Ci siamo lavate in due secondi in albergo, ho avuto l'idea malsana di mettermi dei tacchi (per me) davvero importanti, siamo andate sui Navigli.
Ho rivisto La Zit (♥) e ho conosciuto altra gggente tra cui Serena e Fidanzato, davvero simpaticissimi.
Ho mangiato cupcakes.


Ho bevuto un aperitivo con la Gggente Gggiusta.
Ho camminato ancora con i tacchi.
Ho mangiato il sushi.
I miei piedi sono esplosi.
La domenica siamo uscite presto, io ho finalmente comprato cose.
Per essere precisi: macarons, collana stupenda, braccialetto e golfino bon ton.




Sono corsa dietro a Rubina che mi seminava e abbiamo preso il treno per tornare a casa.

Ho fatto cose, ho visto gente.
Mi serviva proprio tanto.
Dovrei farlo più spesso. Decisamente.

venerdì 5 aprile 2013

Dentro alla mia borsa: tutta la verità

Aprile è iniziato da qualche giorno e in questo mese ho deciso di partecipare ad un giochino su instagram, uno di quelli che prevedono di scattare ogni giorno una foto per rappresentare diversi temi stabiliti, in questo caso, da due ragazze. Si chiama La galleria di Aprile.

Il tema di oggi mi ha finalmente spinto a scrivere questo post, dopo che qualche volta ci avevo pensato, sempre scordandomi di portare a compimento il mio progetto.
L'argomento è "Cosa c'è nella mia borsa".

La foto che ho pubblicato io è questa:



Notate l'ordine. Il rigore. La pulizia. L'essenzialità.


BALLE.


Nella mia borsa non c'è MAI ordine.
Ecco cosa c'è veramente nella mia borsa:


Percentuale di cartaccia, scontrini, fazzoletti appallottolati: un buon 60%.
Poi almeno due mazzi di chiavi, caramelle spesso senza carta perché si scartano da sole, da tre a cinque tra rossetti e burrocacao che ho dimenticato di avere, pacchetti di fazzoletti vuoti, blister di pastiglie semi vuoti, un guanto (uno solo). Anche un termos, ormai senza il mio mezzo litro di tisana non vado in ufficio. E uno yogurt o un frutto. Non parliamo dei cucchiaini che mi dimentico sul fondo. Non parliamone. Poi vabè, le cose essenziali che hanno tutte, telefono, portafoglio ecc.
Io non sono quella delle bustine ordinate, ognuna con la sua funzione. Quella con le medicine, quella con il necessario per il cucito, quella con la colla perché se ti si rompe un tacco?. No. A me le bustine mettono l'ansia. Se mi va veramente di culo, io trovo un cerotto sul fondo della borsa la sfortunata volta in cui mi serve.

Ho visto video che mi facevano solo venire l'ansia, durante i quali, all'estrazione della quindicesima pochettina portatutto, ho tentato il suicidio. Anche perché, porca vacca, come cazzo fai a ricordarti qual è quella che contiene gli assorbenti e quale quella con il pratico cacciavite pieghevole?? Io come minimo dovrei aprirle tutte e trentadue, e quella che mi serve sarebbe l'ultima.

Ho anche guardato qualcuna delle foto della Galleria di Aprile. Tutte borse perfette, ordinate, tantissime ragazze che si portano dietro la macchina fotografica (??).
Io non ci credo. Non ci voglio credere.
Mi state fregando, ragazzine.
Neanche un fazzoletto sporco? Neanche uno scontrino di Sephora?

Confessate! BUGIARDE!

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