martedì 31 maggio 2011

Sorprese ed ansie, gioie e lavori

Eccola, è arrivata anche per me.
Che cosa?
La botta di culo.
E' successo che io alla triennale ho dato l'esame di diritto tributario e ho preso un dignitoso 26.
E' successo che ho cambiato università per fare la specialistica e, ops, nel mio piano di studi c'era di nuovo diritto tributario.
Alcuni amici nella stessa mia situazione hanno rifatto l'esame (500 pagine per 5 crediti, che a me sembrano francamente troppe), io invece ho pensato che non sarebbe stato giusto, ed essendo io la paladina della giustizia (un po' Tulipano Nero e un po' Sailor Moon), ho mandato una mail al prof per spiegargli la situazione e per chiedergli per pietà almeno di ridurmi il programma.
Ieri mattina invece apro la mail e - tattaratà! - il prof mi ha detto che non serve che faccia NIENTE e che mi riconoscerà il voto della triennale.
Io a questo punto sto organizzando un viaggio di ringraziamento a Lourdes, con strada percorsa in ginocchio sui ceci, perchè ancora non ci posso credere.
Ridendo e scherzando, mi manca un esame. UN ESAME SOLO.
Che quell'esame sia procedura civile è un dettaglio.
E adesso non ci sono più scuse, devo pensare alla tesi.
Solo che non so. Non so su che materia farla, con chi, se posso esprimere idee mie o se mi imporranno un argomento. Sono un po' in crisi. Potrei proporre la tesi su "Vita e opere di Lorelai Gilmore" di cui parlavo qualche post fa, ma farei un pochino fatica a trovare il modo di infilarla in un qualche diritto.
Uff.
Si accettano consigli.

Intanto questo week end lavorerò nella stessa profumeria dell'altra volta, e meno male, perchè non ho un cavolo da fare ed è anche previsto brutto tempo. Ovviamente spenderò TUTTO quello che guadagnerò ancora prima che mi diano i soldi. Ho già qualche idea.


 Il week end successivo invece sarò presidentA di seggio per i referendum.
Temo che il lavoro sarà poco. Spero di no.
Perchè non ha proprio senso spendere tutti questi soldi per organizzare i referendum e poi magari non si raggiungerà neanche il quorum.
Dunque ora farò un appello serio.
Andate a votare.
Votate come volete, ma andateci.
E non rifiutate una scheda o due (si può fare), che sennò presidente di seggio e scrutatori vi manderanno sonoramente a quel paese perchè ci sarebbero scartoffie in più da compilare (a me succederà SICURAMENTE, e più volte).



E come direbbe Miranda Priestly...
'E' tutto.'

lunedì 30 maggio 2011

Le cose che non ti aspetti

Sabato. Giro per negozi, sono partita col piglio cattivo di chi vuole comprare tutto e lo vuole fare subito. Sconforto iniziale, per me non c'era niente. Poi mi ritrovo a comprare un tubino bianco che non mi serve e che non metterò MAI, ma a) costava davvero poco, b) mi stava benissimo, ma soprattutto c) mi è entrata una S. Era dal 1922 che non mi entrava qualcosa di taglia S. Quindi, vedete, sono stata obbligata a comprarlo. Poi è così bello... troverò il modo di usarlo.
Poi ho comprato... altro. Date ad "altro" il contenuto che più vi piace.

Domenica. Vado al mare tranquilla, pronta al relax totale, decisa a non fare proprio niente.
La mattina scorre, mi brucio il bruciabile come al solito.
Vado a mangiare qualcosa. Mi arriva un messaggio. IL messaggio.
E improvvisamente ho di nuovo 17 anni.
Mi ha scritto il ragazzo per cui sono stata completamente persa per un paio d'anni quando ero una giovine donzella, e che avevo definito a suo tempo Meta Irraggiungibile.
L'unico in tutta la mia vita con cui mi sono fatta avanti, a cui ho detto che mi piaceva. Lui non ricambiava, gli piaceva un'altra e poi io ero troppo piccola. Ma si è comportato da signore, siamo rimasti amici.
Però non ci vedevamo da tipo 10 anni.
E' stato strano.
Io avevo il cuore a duemila.
Sono una maledetta sentimentale.
E il panico: "Aiuto, sono in costume, sono sudaticcia, sono senza trucco, sono grassa, fatemi una liposuzione, ora! datemi un fondotinta! i brufoli! ahaa!".
Alla fine abbiamo parlato per più di due ore, è stato bello dopo tutto quel tempo che non ci vedevamo.
Un tuffo nel passato.
La sera ho chiamato la mia amica che vive a Barcellona per raccontarle. "Coosa? Vi siete visti? Non ci credo..." Abbiamo parlato di quando avevamo 17-18 anni e delle idiozie che abbiamo fatto insieme, e di quanto sarebbe bello tornare indietro a quelle estati al mare di un po' di anni fa.
Sono andata a letto col sorriso.
E' proprio vero che, a volte, le cose più belle sono quelle che non ti aspetti.

venerdì 27 maggio 2011

Verdi aggiornamenti

Oggi vi aggiornerò sullo stato delle mie coltivazioni.
Sì perchè dall'inizio della primavera è saltata fuori la coltivatrice diretta/floricoltrice che è in me. Cose strane insomma, dato che io ho il pollice marrone (non verde, ma neanche nero).

Mi duole dirlo, ma Terry e Maggie, le mie primule, ci stanno lasciando. Ma andranno in un posto migliore, ne sono sicura.
Il fatto che stiano morendo non è neanche colpa mia, guarda un po'. Sono durate anche tanto. Ma è arrivata la vecchiaia anche per loro, solo foglie, niente più fiori e Madre sostiene che, anche se passasero l'estate, non farebbero più i fiori. Questo mi rende un po' triste. Ma me ne farò una ragione.

El tronco de la suerte, ossia il pezzo di tronchetto della felicità che i miei mi hanno portato a casa dalle Canarie convinti che sarebbe germogliato, è stato cestinato.
Le uniche cose che sono nate da quell'affare sono state tanti e diversi tipi di muffa.

Intanto è andato costituendosi l'orticello in terrazza.
Faccio le presentazioni.
La signora Patty, la piantina di fragole:



Mi piace un sacco andare a raccogliere le fragole quando sono mature.
Poi potrei raccontarvi che sono buonissime e che ne mangio tantissime. Ma non sarebbe vero. Non sono tanto buone. Sto sbagliando qualcosa anche questa volta. Uff.

Alzando il livello di difficoltà, Madre ha piantato i pomodorini.


E mi sta rendendo partecipe dei segreti per farli crescere.
Per me sono già troppo complicati.
Piantali, bagnali, legali, togli dei rametti che sennò dopo i pomodorini non crescono perchè la pianta perde forza... no, non sono quelli da togliere. Neanche quelli.
Credo che mi limiterò a mangiarli.
Sono una qualità strana, qualcosa tipo pomodorini-fragola, neanche il tipo della serra sembrava sapesse cosa sarebbe venuto fuori. Speriamo che almeno siano buoni.

Tornando alle cose semplici, io mi occupo di basilico e prezzemolo. Quest'ultimo l'ho anche salvato da morte certa e ne sono abbastanza fiera. Adesso però siamo invasi dal prezzemolo, non sappiamo cosa farcene. Col basilico invece Madre farà una tonnellata di pesto, quindi siamo a posto.





Per il resto, i geranei stanno colonizzando casa mia, Madre cura quasi più loro che noi.
Le albicocche stanno maturando, le ciliegie se le sono mangiate tutte i merli lasciando tutti i noccioli in giro. Maleducati.
Le rose sono stupende.
I gelsomini sono i fiore e c'è un profumo meraviglioso che entra dalla finestra della mia camera.

Devo registrare la dipartita dell'erba cipollina.
Ha deciso che questo mondo non la meritava e se n'è andata.
Non è mica successo perchè io non le ho dato da bere, eh. No no.
Io non farei mai una cosa del genere.

giovedì 26 maggio 2011

Vergognoso

Cos'è vergognoso?
E' vergognoso che io abbia passato l'esame.
Sì, l'ho passato.
Con un voto indecente, ma l'ho passato.
E ancora non ci credo.
Addio diritto civile, non è stato bello per niente.

Anche perchè la giornata non era iniziata nel migliore dei modi.
Treno incredibilmente in orario, ma dovevo sapere che non poteva andare liscia.
Dopo 10 minuti ci fermiamo in mezzo ai campi. Ripartiamo. Ci fermiamo di nuovo. Non succede più niente.
"Si avvisa la clientela che il treno subirà un ritardo di 15 minuti per ABBATTIMENTO DI UN PASSAGGIO A LIVELLO". Io mi domando... chi è che va in giro ad abbattere passaggi a livello? Chi??
In questo modo ho perso coincidenza, temevo di perdere anche il treno successivo, ma con una capriola sono riuscita ad entrare un secondo prima che chiudessero le porte.
Incredibilmente ho trovato subito un autobus e sono arrivata in orario. Fiù.
Poi ho assistito a scene di cattiveria assoluta per non essere interrogati dall'assistente figlio di puttana (ce n'è sempre uno), stava per finire a schiaffoni e tirate di capelli.
Io... io ho avuto culo. Tanto. Grazie al cielo.
E anche questo l'ho portato a casa.
Vedo la luce alla fine del tunnel.
Anche se davanti c'è sempre un masso gigante che si chiama procedura civile.

Quindi grazie soprattutto a Santa Rita da Cascia (la santa dei miracoli impossibili) e alla coccinella che è rispuntata in camera mia la sera prima dell'esame. Mi è sembrato un segno.

lunedì 23 maggio 2011

Idiozia, portami via

Sto andando a scatafascio.
Per colpa mia tra l'altro.
Chiamatemi "la donna che si prendeva all'ultimo minuto".
Ricordatevi, un esame da un milione di pagine non si può preparare in meno di un mese. Non si può.
Ve lo dico io che ci sto provando.
E sto cedendo, mentalmente e fisicamente.
Poi sti 29 gradi fissi in camera da ieri non è che aiutino.
Ho provato a prendere vitamine, ho mangiato la nutella, ho assaggiato due cioccolatini (che si sono rivelati scaduti), ma niente, sono ancora uno straccio.

Dal punto di vista fisico, poi, sto proprio andando in vacca.
Il corpo femminile ha bisogno di restauro continuo, sennò non se ne viene più fuori.
Tipo io, adesso, ci metterò giorni a tornare presentabile.

Ho smesso di mettermi la crema sul viso e mi sono venuti i brufoli, ho mangiato cioccolata come se non ci fosse domani e avrò preso 18 chili, non metto più la crema per la cellulite perchè non ho voglia.
Inoltre, il mio nuovo nome potrebbe essere La Donna Yeti. Maledetti peli. Le sopracciglia sono una selva ribelle. Le gambe... non parliamone che è meglio. Dovrei tuffarmi in una vasca di ceretta, poi avvolgermi in una mega striscia di carta e tirare. Ma forte.
Le unghie sono troppo lunghe e si stanno sfaldando, le pellicine proliferano perchè sono nervosa e me le torturo. I piedi sono secchi, sotto gli occhi ho le valigie, non le borse, poi sono rossi, sempre.
Ho la tachicardia, la colite, un momento sono stitica, l'altro corro in bagno 300 volte.
Ho mal di testa.
Ho sonno ma non riesco a dormire.
Sono color bianco malaticcio.

Tutto ciò per dire che lo studio fa male (soprattutto se sei un emerito IDIOTA come me).
E per cercare di capire perchè cavolo ho scelto giurisprudenza un milione di anni fa.
E non magari scienza delle fotocopie.
Adesso sarei sì disoccupata, ma probabilmente sarei anche più calma.
E invece andrò a ripassare la maledetta responsabilità civile.

venerdì 20 maggio 2011

Holy Pink Pagoda!

Eccoci.
Smalto numero due per il concorso OPI, giuntomi in distinto pacchetto, dato che nel primo c'era solo la cara Suzi con il suo feng shui.
Ho scoperto che Holy Pink Pagoda! non esiste nello shop on line italiano, l'ho trovato in quello internazionale, da cui ho appreso che fa o faceva parte di una collezione giapponese o qualcosa di simile. Quindi, fortunella me. Mmm. Sì.


Apro il pacchetto.

Ah, è rosa.

Mmm. E' perlato.

Ha anche i brillantini. Eh. Bene.

Forse si può intuire che non sono proprio entusiasta di questo colore.
Io sono fortemente pro rosa, la mia casa è rosa, la mia agenda è rosa, il mio ex telefono era rosa, il mio iPod è rosa, il mio blog è rosa. Ma lo smalto no. Al massimo accetto un fuxia. E non perlato. Le mie unghie non vedevano uno smalto perlato dal 1997.
Appurato che a me non piace, ho cercato di rifilarlo a Madre. La quale Madre ha inizialmente manifestato interesse, ma poi, quando l'ha visto sulle mie unghie, è fuggita via urlando.
Credo che si possa definire "rosa Barbie". Quel punto di rosa-fastidio che non puoi indossare in nessuna sua forma se hai più di sei anni.

(Caricando le foto nel blog si sono un po' sbiadite. Il colore è un po' più acceso in realtà. Abbastanza più acceso.)


Ora che ho dimostrato di essere un'ingrata, criticando senza remore qualcosa che mi è stato regalato, posso andare avanti.

Alla prima passata risulta molto trasparente, con la seconda si ha un risultato soddisfacente, ma probabilmente ne servirebbe una terza per avere un risultato ottimale. Io non avevo voglia di dare la terza mano.
Non, ripeto NON vi dirò come si chiama il pennellino. Sì, perchè, per i pochi che non lo sanno, il pennellino OPI ha un nome. Se lo scrivessi anch'io, la piattaforma Blogger esploderebbe. Di nuovo.
Tra l'altro io non ho visto tutta sta differenza con i pennellini normali (sacrileegiooo). Se non avessi letto in (tutti gli) altri blog che ha qualcosa di speciale, sinceramente non me ne sarei accorta. Sono polemica. Sì.


Vi starete chiedendo se questo smalto ha aspetti positivi.
Beh, è fluido, ma non troppo liquido, ha la consistenza giusta. Si stende facilmente e dura abbastanza. Dopo 3 giorni era ancora molto lucido, ma si è un po' sbiadito, diventando di un colore più accettabile. Come durata totale si viaggia sui 4-5 giorni.
Si asciuga un po' lentamente, ma non in tempi biblici. 
E' enorme.
Ha una bella boccetta.
Si toglie facilmente (anche se lascia qualche brillantino sulle dita).
E' rosa. Per coloro a cui piace il genere.

Dite ciao alle mie pellicine!

Per concludere, credo proprio che comprerò smalti OPI. Come ho già accennato, ho trovato un rivenditore ufficiale nella mia città, quindi è LA FINE.
Perchè durano tanto, e per me questo è fondamentale, e perchè i colori sono tantissimi e originali.

Vorrei fare un appunto sul sito da cui si possono comprare questi smalti.
Non si capisce bene come sono i colori.
Suzi Says Feng Shui, per esempio, è abbastanza diverso dall'immagine che c'è nel sito.
Potrebbe essere un'idea quella di aggiungere foto professionali di com'è lo smalto sulle unghie, per evitare fraintendimenti o errori di valutazione del colore.

Ah, una volta ho addirittura visto in tv una televendita di OPI in un canale assurdo del digitale terrestre. E sono anche rimasta a guardarla per una buona mezz'ora, ero affascinata. E tentata. Ancora non sapevo che questi prodotti si possono trovare anche in Italia, una mia amica aveva ordinato un paio di smalti OPI dagli Stati Uniti addirittura. Anzi, glielo devo proprio dire che è moolto più facile averli.
Creerò un altro mostro.
Oltre a me intendo.


Special thanks to:
il canarino Charles, per il suo indefesso supporto anche nei momenti di difficoltà, Madre, il mio copriletto per aver fatto da sfondo nelle foto, le colleghe blogger, che mi hanno fatto scoprire che anche gli smalti scadono, i congiuntivi (è sempre giusto ringraziarli), l'acetone, le mie pellicine, che stanno vivendo momenti di sgomento dovuti al mio stress, Twitter, Ally, che mi ha informato dell'esistenza di questo concorso, il pennellino di cui continuerò a non dire il nome, gli operai che mi hanno vista girare per il giardino con in mano smalti e macchina fotografica, ma soprattutto grazie a OPI, of course, che ha reso possibile tutta questa follia.


Nessuno Snorko è stato maltrattato per fare queste foto.
Se non sapete cosa sono gli Snorky... vergognatevi.

giovedì 19 maggio 2011

Recidiva #2

Paola! Paola... Paola.
Di nuovo? Vogliamo parlarne?



Meglio di no.


E' passato solo un mese dall'ultima volta. Ti pareva il caso?

martedì 17 maggio 2011

Coinquilini

L'altro giorno dicevo a Madre che una mia amica che vive a Barcellona sta pensando di cercare casa per vivere da sola. Adesso sta con altri tre coinquilini, con cui va d'accordo, ma ha voglia di stare un po' per conto suo. Madre è inorridita: "Ma come, da sola, che si trovi almeno un'altra che stia con lei, ma dai, ma DA SOLA?". Sì, da sola. Madre, tu non capisci. Non sai cosa vuol dire vivere con degli estranei, perchè non l'hai mai fatto. Ma io sì e so cosa vuol dire.

Io ho vissuto per conto mio per tre anni.
Ogni volta con 2 coinquilini, sempre diversi.
E non è andata sempre tanto bene.
Anzi, quasi mai.

Primo anno: stavo con un ragazzo di un paio di anni in meno di me e una ragazza ancora più giovane.
Io e lui abbiamo iniziato ad andare d'accordo. Ancora più d'accordo. Sempre più d'accordo. L'altra non la badavamo neanche più.
Ci siamo tirati il ghiaccio, abbiamo fatto il mojito in casa, io preparavo le crepe con la nutella, lui scaricava i film e li vedevamo insieme, ho iniziato ad uscire con i suoi amici, ci si addormentava nello stesso letto ridendo, ci si faceva il solletico, si rideva sempre. Siamo arrivati al classico punto in cui o succedeva qualcosa, o la situazione sarebbe andata in vacca in modo rovinoso. Indovinate com'è andata.
E' stato un disastro totale.
Sono stata scema io che non ci ho provato. E' stato scemo lui perchè non ha avuto le palle di fare il primo passo "Perchè sai, abitiamo insieme".
Poi lui ha iniziato ad uscire con una ragazza e fine dei rapporti.
Io ci sono stata malissimo.
L'altra ragazza era abbastanza inutile, quindi non è stata d'aiuto in nessun senso.

Secondo anno: l'inferno in terra.
Stessa casa dell'anno prima, solo che al posto della ragazza inutile è arrivata la migliore amica di lui, il ragazzo con cui era successo il casino l'anno prima. Casino di cui non abbiamo mai veramente parlato.
Comunque, quei due mi hanno fatto passare un anno d'inferno. Giuro.
Ero diventata io la ragazza inutile.
Loro non mi dicevano neanche più che andavano a fare la spesa, mi facevano trovare il conto. Mi trattavano come una pezza da piedi e io ero così avvilita per la situazione che si era creata che non sono mai riuscita a reagire. Ma sotto sotto ero nera.
A fine anno siamo esplosi tutti. Siamo arrivati alle minacce, al mobbing per farmi andare via. Io non lo so da dove sia venuto fuori tutto quell'astio nei miei confronti.
Alla fine ho ceduto e mi sono cercata un'altra casa.


Terzo anno: casa fighissima, due ragazze che già ci vivevano.
Non abbiamo mai legato. Forse anche a causa di alcuni simpatici avvenimenti.
Per esempio, durante le vacanze di Natale è saltata la corrente, siamo tornate e il congelatore era pieno di carne marcia, vi lascio immaginare l'odore e lo schifo. Si toglie il grosso, ma era necessaria una pulizia col lanciafiamme per risolvere il problema. Io il frigo e il congelatore li avevo puliti il mese prima. Per cui ho pensato "Eh no cazzo, sto giro lo puliscono loro." Eh eh... credevo io. Una non si è vista per mesi. L'altra, alla mia richiesta ha risposto - e cito testuali parole- "Eh, ma sai, io non posso farlo fino a maggio". Era gennaio. Perchè, di grazia? "Devo studiare, ovvio!". Ma studiare cosa, cari amici? Scienza delle merendine ovviamente, con ESAMONI da 15 pagine. Questa qui era la stessa che passava i suoi pomeriggi guardando, nell'ordine: Beautiful, Centovetrine, Uomini e donne, Pomeriggio 5 e poi faceva merenda perchè era stanca. Ovviamente alla fine il congelatore l'ho dovuto pulire io. Non è che potevo vivere nel marcio per cinque mesi.
Poi, le lavatrici. Una settimana ne ha fatte sette. SETTE lavatrici. Metteva dentro un paio di calzini e uno di mutande e la faceva andare. E io pagavo le bollette.
Tralascerò... anzi, non tralascerò il fatto di dover essermi sorbita la visione del suddetto Centovetrine ad ogni pranzo, di tutte le puntate di Un medico in famiglia (con annessa sigla cantata a squarciagola e ballata), del programma con i bambini di Bonolis di cui non ricordo il titolo, tutte le sere Striscia la notizia con annessi commenti su quanto zoccole erano le veline (e allora smetti di guardarle!), Ciao Darwin, Domenica 5, il Grande Fratello... voi dite un programma trash, io l'ho visto.
All'inizio sopportavo, perchè mi seccava fare quella asociale, ma ad un certo punto ho detto basta e ho iniziato ad andare in camera mia a leggere o a guardare i miei amati telefilm.
L'altra invece ha fatto stare là sua mamma per tipo un mese, dicendo che avrebbe poi pagato di più l'affitto, perchè era una persona in più e bla bla bla. A parte il fatto che se vuoi far stare un mese tua madre a casa me lo chiedi. Poi voi pensate che abbia visto soldi? ovviamente no. Almeno avesse fatto da mangiare per tutti. No, neanche quello.

Ne avrei da dire molte altre, ma mi sono già dilungata e mi sta tornando il nervoso per tutte quelle che mi hanno fatto passare.
Quindi, sono giunta alla conclusione che io sarei stata così bene, ma così bene DA SOLA.
Sarò io asociale, avrò avuto sfiga nel trovare gente con cui non andavo d'accordo... fatto sta che spero di non dover ripetere questa esperienza in futuro. Non con persone che non conosco almeno.

Voi cosa ne pensate? Avete avuto coinquilini pazzi? Credete che sia pazza io?
Raccontatemi.
Magari scopro di non essere l'unica a pensarla così.

lunedì 16 maggio 2011

Suzi 2 - La vendetta

Donne! E' arrivato l'arrotino!
No, invece è arrivato il momento di concludere il discorso iniziato qui in merito allo smalto "un po' azzurro puffo, ma non proprio" Suzi Says Feng Shui di OPI.

Lo dico? Lo dico.
Penso proprio che questo sia il miglior smalto che abbia mai dipinto le mie unghie, in termini di durata.
E ne ho provati tanti, eh.
Tanti e di tutti i tipi, da quelli più marci presi sulle bancarelle a Dior e Chanel.
E nessuno, dico nessuno, è durato così tanto e così bene.
Dopo 5 giorni l'ho tolto, ma era ancora bello lucido e si era solo consumato un po' sulle punte, se fosse stato più chiaro non si sarebbe neanche notato. Io mi ero semplicemente stufata di vederlo e di sentirmi dire "Lo smalto blu? Sei strana..."

Quindi sì, costa abbastanza, ma fa il suo lavoro.

Il senso di questa foto? Nessuno. Ghiacciolo azzurro, smalto azzurro.


Il problema serio è che ho scoperto che nella mia città c'è un negozio che li vende.
Male. Molto male.
Non capite, io devo andarci. Solo un'occhiatina... magari ne compro uno... uno solo...

Un altro problema è che Fratello tra un mese andrà negli Stati Uniti.
Questi sono i momenti in cui desidererei ardentemente avere una sorella.
Perchè mi vedo già a provare a dire a Fratello "Beh dai, potresti comprarmi degli smalti OPI quando vai, sai, costano metà rispetto a quanto costano qua...". Penso che potrei udire nuovi e fantasiosi insulti, bestemmie e invocazioni a nuove divinità. Quindi è meglio lasciar perdere. Che peccato però...

Ah, Padre ieri è stato a una fiera e voleva comprarmi uno smalto nero.
Ne ha guardati tanti ha detto.
Io ve lo dico, sono seriamente preoccupata.

sabato 14 maggio 2011

Pensierino del giorno


Perchè l'importante è essere convinti.
L'importante è crederci.
Anche se il tempo è davvero pochissimo (perchè sono una cretina).
Forza e coraggio.

E adesso vado a mangiarmi la frittura più grande dell'universo, alla faccia di tutta la mia famiglia a dieta.

venerdì 13 maggio 2011

Cose a caso

L'ansia si è impossessata della mia persona.

Mi hanno chiamato le ragazze della profumeria dove ho lavorato lo scorso week end per chiedermi di andare a lavorare ancora con loro in giugno. Sono contenta, loro sono delle simpatiche pazze. Ma cosa dovrò fare? "No, niente, vendere prodotti Clarins, ce ne saranno un sacco, poi ti aiutiamo noi" Ok "Eh, però sai, noi abbiamo un obiettivo, dobbiamo fare almeno 2500-3000 euro in quei tre giorni". Ehee?? Ma sono fuori di testa? Tremila euro? Neanche se vado a vendere il mio corpo faccio su tremila euro in tre giorni! Quindi devo capire se il mio contratto si baserà su quella che si chiama un'obbligazione di risultato (mi pagano se si raggiungono i tremila euro) (mille anni di giurisprudenza servono a qualcosa). In tal caso penso proprio che le manderò a zappare i campi. Loro e i prodotti Clarins.

Oggi, dopo un bel po' di silenzio stampa, mi ha scritto il mio ex. Non se ne sentiva il bisogno.
Mi ha parlato del suo pazzo pazzo master e del fatto che adesso lavora da libero professionista.
Io l'ho nascosto su fb. Sono una debole. Ma sto meglio così.

Fratello è andato nella sua vecchia scuola per prendere un certificato con il voto del diploma che gli serve per non so cosa.
Impiegata: "Che voto ti serve?"
Fratello: "Eh?"
Impiegata: "Ti metto il voto che vuoi, basta che tu mi dica"
Ovviamente Fratello si è tenuto il suo voto.
Io sono senza parole.
Certificare il falso sarebbe un po' un reato. No, per dire.

Lo smalto tiene botta in modo egregio. Sono io che mi sto già stufando del colore. E ne ho altri 14,8 ml da usare. Molto bene. Comunque di lui parlerò prossimamente in modo più diffuso.

Tutti i telefilm stanno finendo. La cosa mi indispettisce oltremodo.
Anche se in realtà Gossip Girl sta andando un po' troppo in vacca per i miei gusti, quindi forse meglio così.
Stavo pensando che forse non è normale seguirne così tanti. Se esistesse un corso di laurea in scienze dei telefilm, non solo sarei già laureata con tesi intitolata "Vita, morte e miracoli di Lorelai Gilmore", ma avrei anche un paio di master.

Ho già detto che c'ho l'ansia?
Ah, sì.
Quindi, per non farla entrare prepotentemente anche in questo post, passo e chiudo.



Pubblico nuovamente questo post che avevo scritto ieri sera perchè, come molti di voi sanno, Blogger oggi è impazzito e se l'era mangiato. Magari tornerà anche l'originale, che aveva anche già un commento. Chissà. 

martedì 10 maggio 2011

Suzi Says Feng Shui

Pensavo di essere pronta.
Pensavo di essere competente.
Una delle poche certezze della vita che avevo era quella di saperne qualcosa.
Di cosa?
Degli smalti.

E invece no. Ho scoperto il magico mondo delle beauty bloggers, delle review, delle (o degli? non so mica) swatch, le foto col flash, quelle senza flash, la texture, i brillantini, le basi, i top coat... mah.
Quindi faccio outing.
Mi chiamo Laura e sono un'incompetente.
Ma sono qui ugualmente a tentare di dire la mia su uno smalto per il concorso OPI.
Come ho detto qualche post fa, mi è arrivato un pacchetto con dentro proprio quello che avevo chiesto, cioè Suzi Says Feng Shui. Solo quello. La solita sfiga ho pensato, tutte hanno ricevuto due prodotti, io uno solo. Ovvio. Quindi cos'ho fatto? una delle cose che mi riescono meglio, cioè rompere le palle. E, sorpresa sorpresa, mi è arrivato un altro pacchetto con un altro smalto. Non ci speravo mica!

Comunque, dicevamo, ora parleremo di questo:


Quando Madre mi ha visto con lo smalto blu sulle unghie si è messa le mani nei capelli ("Quanti anni hai, 15??").
Fratello ha capito l'andazzo e quindi ogni volta che mi vede con uno smalto nuovo dimostra un entusiasmo quanto meno sospetto.
Padre inizia a preoccuparmi, perchè sostiene di aver osservato con interesse una pubblicità di smalti su una rivista.
Il canarino Charles mi guardava con interesse mentre mi dipingevo le unghie, penso fosse invidioso.
Ho creato dei mostri.

Ma facciamo finta di essere seri.
Era la prima volta che provavo uno smalto OPI ed ero molto curiosa. E' andata più o meno così.

Mmm. E' un po' troppo liquido. Non copre alla prima passata. Se non si sta attenti cola.
Alla seconda passata si è coperto bene tutto.
Ehi, si asciuga in frettissima! Figata!
E' proprio bello, così lucido... e blu.



Dalle foto sembra più azzurro puffo di quello che in realtà è. E' un po' più scuro. Ci piace.

Per quel che riguarda la durata, ne parlerò prossimamente perchè devo ancora verificare del tutto. Ma sembra aver superato brillantemente la prova Smac Brillacciaio. Complimenti Suzi, sono colpita.


Per le foto mi era venuto in mente di farle in un bellissimo giardino zen (feng shui... zen... siamo là, no?), ma, essendone sprovvista, mi sono arrangiata con quello che avevo. Cioè una molletta a forma di farfalla di H&M, un braccialetto comprato in Turchia e qualche altra cianfrusaglia. C'è gente poi che sostiene di avermi vista girare come una pazza per il giardino con in mano una fotocamera e una boccetta di smalto in cerca di ispirazione. Non confermo nè smentisco.


Però però però... ho alcune critiche da muovere. Perchè io non sono proprio capace di non criticare.
Il prezzo. 15 euro sono tantini, anche se la qualità è piuttosto elevata.
La quantità. 15 ml secondo me sono un'enormità. La boccetta è gigante. (per farvi capire, Kiko 11 ml, Chanel 13 ml, Dior 10 ml, Deborah 8,5 ml, Rimmel London 12 ml). Un pregio direte voi. Un difetto dico io. Alzi la mano chi ha mai finito uno smalto. Forza. Sincere. Io mai. MAI. Neanche quelli piccolini. Quindi sinceramente credo che sarebbe meglio fare le boccette più piccole e abbassare il prezzo.
Poi, una cosa che probabilmente sembrerà una stupidaggine, ma avrei da ridire anche sulla forma della boccetta. Bella eh. Però non è stabile. Sarò io incapace, ma è facile che si rovesci dato che è più stretta sul fondo. Sì, sono polemica.

In ogni caso, se volete vedere (e comprare) anche gli altri smalti OPI, li trovate qui.

Telefonate, telefonate, telefonate!
E votate Laura come reginetta del ballo.
Mmm, no aspetta, ho sbagliato concorso.
Guardo troppi telefilm, lo so.
Abbiate pietà.

lunedì 9 maggio 2011

Blu

Stasera penso al blu.






Blu come lo smalto OPI che ho appena messo, blu come il cielo di notte, blu(e) come la tristezza in inglese, blu come i puffi, blu come il vestito per uno dei matrimoni. Vestito che un po' mi perplime, perchè forse è troppo corto e perchè non so bene che scarpe e borsa abbinarci. Collana sì, collana no? Stola? Se sì, di che colore?
Quindi chiedo aiuto e consiglio.
E' presto, perchè mancano ancora un paio di mesi, ma non so se tenerlo per il matrimonio oppure no...
Eccolo:


Coraggio donne, aiutatemi.
Poi avrò bisogno di suggerimenti anche con l'altro eh.
Non pensate di aver finito di lavorare.

domenica 8 maggio 2011

Ansia domenicale inaspettata

No, io non ce la faccio.
Ho l'angoscia.
Qua si sposano tutti.
Anzi, non solo si sposano, ma figliano pure.
E io sono qui sola soletta.
E non ho neanche prospettive di conoscere gente nuova.
Sto iniziando a pensare di entrare in monastero.
O andare via, tipo nel deserto del Sahara, o al polo (sud, che almeno ci sarebbero i pinguini a farmi compagnia).
Che ansia.



Fine dello sfogo.

Questo week end... bah, non è stato un granchè, ho tentato di vendere profumi con risultati modesti, ho virtualmente speso un milione di euro in cosmetici (per poi accontentarmi di poco), ho visto una tizia brasiliana spendere 417 euro in profumi e rossetti, ho maledetto le ballerine che mi hanno distrutto la schiena, sono andata al pranzo con i parenti che pensavo di riuscire ad evitare e mi sono sorbita tutte le punzecchiature (mascherate ma non troppo) tra donne, i vanti ("i miei figli sono meglio dei tuoi"), le facce inorridite ("Ma allora convivono davvero!" parlando di mia cugina e il suo fidanzato). Ho mangiato tonnellate di pesce (che era pure buono per fortuna) e poi ho bevuto un the caldo sotto al sole perchè avevo la febbre.

Mah, un po' di tristezza.
E anche, come dicevo prima, ANSIA.

venerdì 6 maggio 2011

Profumerie e debolezze

Sono stanchissima.
Potrei raccontarvi che c'era poca gente. Potrei dirvi che le ragazze della profumeria sono delle pazze scatenate e ho riso un sacco e ho anche un po' ballato. Potrei parlarvi del fatto che ho provato TUTTI i lucidalabbra/rossetti che c'erano. Potrei farvi spalancare gli occhioni dicendovi che è entrata una tipa (russa credo) e ha speso più di 400 (quattrocento) euro in rossetti e smalti e creme. Potrei lamentarmi del fatto che ho un mal di schiena abnorme perchè non sono abituata a stare in piedi per quasi nove ore.

Invece vi dirò che ho un problema.
Il mio problema è questo:


Paradise e Aloha. Gli smalti di Dior per l'estate. Della collezione Electric Tropics.
Non sapevo neanche che esistessero.
E invece oggi sono stati lì a guardarmi tutto il giorno.
Come faccio a non comprarne uno? Come faccio??
Beh, Aloha è già fuori discussione perchè a) è arancione b) è già finito.
Dell'altro ce ne sono due esemplari.
E io lo voglio proprio... diio come sono debole.
Oddio, e se domani mattina vado là e non ce ne sono più?

Lo sapevo che non dovevo andare a lavorare in una profumeria.

giovedì 5 maggio 2011

La ragazza Givenchy

Sarei io.
No, nessuna collaborazione fighissima da fescion bloggher, semplicemente vado a fare la promoter per Givenchy in una profumeria. Solo che sto male. Ovviamente.
Non capisco se è colpa di qualcosa che ho mangiato ieri sera (nello specifico la peperonata - che chic, eh?), se è il senso di colpa per la borsa che mi sta mangiando da dentro o se più semplicemente è un virus; fatto sta che sono uno straccio, ho anche la febbre. E ho una voglia tremenda di andare a vendere profumi domani...
Non ho mai lavorato in profumeria e sinceramente non so bene cosa dovrò fare. Un conto è cercare di vedere crackers o cereali, un altro è tentare di piazzare un profumo che costa un botto.
Nella mail che mi ha mandato l'agenzia la consegna è "fare un buon venduto". Eh, grazie... 
Poi mi dovrò mettere il tailleur. Io odio il tailleur. Preferisco quando mi danno le magliette personalizzate, mi sento un po' scema conciata in quel modo. Però eviterò la camicia, in un atto di folle anarchia metterò una t-shirt.
Il profumo da promuovere è questo:


La descrizione (che immagino dovrei studiarmi) mi fa cappottare dal ridere:

"Un profumo unico incontrato nell’oscurità
di una notte seducente.
Misterioso, ricco di contrasti, racchiude l’enigma
di ombra e luce che rappresenta,
tramite il chiaroscuro, l’affascinante dualità
della seduzione."


Santo Iddio.
Non so se ne uscirò viva.

mercoledì 4 maggio 2011

Santa Klaus has come to town

Uh uh uh... sono felice.
Ieri casa mia è stata un porto di mare, corrieri che andavano e venivano... è stato un po' come Natale!

Prima è toccato al pacchetto OPI. Ho deciso di partecipare a un concorso indetto nella pagina facebook del marchio americano di smalti principalmente perchè non li ho mai provati e in questo caso li avrebbero regalati. Quindi, chi sono io per dire di no a smalti gratis? Ovviamente, a tutte quelle che hanno partecipato hanno mandato due prodotti, a me uno solo. Certo. Non è che io sono sfigata per finta.
Comunque di ciò che ho ricevuto parlerò prossimamente dato che per partecipare al concorso bisogna recensire quello che ci hanno mandato. Quindi metterò insieme un paio delle stupidaggini che scrivo di solito e vedremo come va.

Il secondo pacco.

Ho fatto una follia.
Mi sono venduta un rene.
Dato per assodato che rimarrò zitella e diventerò una gattara, mi sono voluta comprare qualcosa che mi desse soddisfazione.
Ho comprato una borsa.
La amo.


Sì, sono una povera stupida superificiale.
Ma non è colpa mia se mi sono innamorata.
All'amore non si comanda.


 Poi, vogliamo parlare del pacchetto? io voglio sempre pacchetti così quando compro qualcosa! anche se prendo delle mentine. 

Ecco, adesso sono a posto. Non comprerò mai più un'altra borsa.

Mmm.

Ok, non ci crede nessuno.

martedì 3 maggio 2011

Madre: i geranei

Come ogni anno, con l'arrivo della bella stagione iniziano le grandi manovre nel mio giardino. Vengono coinvolti un po' tutti: padre taglia l'erba, fratello viene utilizzato come mulo da soma per i lavori pesanti, madre dirige il tutto come fosse un generale. Io cerco di diventare verde per confondermi con la siepe.

L'impresa più impegnativa, quella che inizia ad aprile e finisce a... ottobre credo, sono i geranei. Chili di geranei. Tonnellate di geranei. Tutti quelli che servono per riempire ogni angolo delle terrazze. Approssimando per difetto, viaggiamo sulla quarantina di piante. Che vanno, nell'ordine, comprate, tolte dai vasi piccoli, messe a due a due nei vasi più grandi con la terra nuova, concimate e bagnate. E questo è solo l'inizio.
Perchè poi bisognerà bagnarli ogni sera, concimarli ancora periodicamente, vanno tolti fiori e foglie secche per tutta l'estate. Un'agonia. Soprattutto quando i miei ad agosto vanno in vacanza e io di solito sono a casa, con l'obbligo assoluto di non farli morire. Vivo quelle due settimane tra lo sbattimento e il terrore di farli seccare tutti.
 Poi, a dire il vero, sono anche belli, sarebbe brutto avere le terrazze vuote per tutta l'estate, però...che palle. E madre viaggia tra il lamento continuo dovuto alla fatica di curarli e le zanzare che la pungono mentre li bagna e l'orgoglio assoluto nel vedere la cascata di fiori rossi, più belli di quelli dei nostri vicini. Perchè sono SEMPRE più belli, diciamoci la verità.
Quest'anno poi abbiamo una new entry, una nuova qualità... si chiama Caliente. Sono "nuovi ibridi, hanno distintivi tratti genetici che li rendono molto più resistenti al caldo e alla siccità di tutte le altre tipologie di geranio". Speriamo. A me sto nome fa anche un po' ridere.

Anche le vostre madri sono fanatiche dei geranei o delle piante in generale? Spero di no per voi. E per la vostra salute mentale.

lunedì 2 maggio 2011

Insofferenza

Oggi ne ho per tutti.

- tu che vai a prendere la MIA posta e tirandola fuori dalla cassetta strappi buste e giornali. Non farlo più perchè sappi che rischi la vita. La MIA posta la voglio prendere IO.

- tu, Cesare Salvi, che hai scritto un libro solo sulla responsabilità civile di TRECENTOTRENTA pagine, non avevi altro di meglio da fare? E sbagli anche i congiuntivi. Ignorante.

- sempre tu di prima, che non hai evidentemente un cazzo da fare oltre che tendere gli agguati al postino, e che conti le ciliegie che ci sono sull'albero in giardino e mi informi che ce ne sono 500, trovati un hobby, fatti una vita.

- cameriera che sabato sera non hai capito una mazza della mia ordinazione e quindi mi hai portato la pizza sbagliata PER DUE VOLTE (poi l'ho mangiata così com'era per disperazione), crepa.

- pomodorino che eri sulla pizza e che mi sei esploso nel naso, fottiti.

- facebook, che nonostante io abbia nascosto il mio ex (perchè sono una debole), mi fai leggere lo stesso quello che gli scrivono i suoi amici. Vaffanculo.

- e tu, mio ex, che fai una vita fighissima anche senza di me. Vaffanculo anche a te, anche se lo so che sto meglio da single. E vaffanculo perchè quando ci siamo lasciati mi hai detto "Io non lo dico di rimanere amici, io lo faccio."

- amico commesso della profumeria, che mi dici che la crema da corpo che volevo regalare a madre (la sua preferita) per la festa della mamma è andata fuori produzione. Muori.

- colite, che sei tornata a bomba, grazie davvero, non serviva.

- zanzara, che mi hai appena punto. Non serve che ti dica niente, già lo sai.

Attenti, perchè mordo.
Ma mi sembra anche di avere delle buone ragioni.

Volevo essere una gatta morta

Il titolo del post vuole essere una dichiarazione mia personale, ma è anche il titolo di un libro.
Un libro che mi ha colpito subito, perchè ho sentito che a scriverlo era stata una donna con cui ho molto in comune. Avevo visto giusto.


Chiara è sfigata, è sempre quella che non ha il fidanzato, è da sempre innamorata dello stesso uomo (sbagliato) che non la guarda neanche, si ammala spesso, ha un carattere forte e per questo gli uomini la vedono solo come amica, mentre si lamentano delle loro fidanzate, le gatte morte.

"... se fossi nata gatta morta, la mia vita sarebbe stata diversa.
La gatta morta è una categoria poco conosciuta, nascosta, silenziosa ma micidiale.
Ha pochi pensieri, chiari, semplici. Nessuna dietrologia, nessuna complicazione. Ha una vita serena perchè ha un unico scopo nella vita: il matrimonio. (...)
Nel frattempo tu stai vivendo dibattuta tra profondi pensieri e insondabili angosce. Devi trovare la tua strada nel mondo, cosa non facile.
A volte incontri un uomo che ti piace e allora ce la metti tutta per cercare di conquistarlo. Ti mostri una donna completa, che sa ascoltare. Lo lasci liberi di fare le sue scelte, spesso dolorose per te, cerchi di capirlo, di assecondare il suo ego. Sei spigliata a letto e non hai mai l'emicrania, sei una buona confidente, una complice, un'amica.
E stai sbagliando, su tutta la linea. Infatti all'improvviso lui si innamora, ma mai di te.(...)
Se lasciate andare in vacanza con gli amici il vostro ragazzo, se andate con lui a vedere i film di Dario Argento, se prendete la macchina perchè siete indipendenti, state sbagliando tutto. Una vera gatta morta non lo farebbe mai.
Siete confuse? Lo credo bene. Io lo sono stata per anni. Ho trascorso periodi interi della mia vita ad ascoltare uomini lamentarsi di fidanzate che li privavano dei loro spazi, salvo poi decidere di sposarle."

Continuerei a copiare tutto questo capitolo, perchè lo trovo illuminante a dir poco. E' così. A me è andata SEMPRE così. Sarà un caso, non lo so. Ma io condivido e sottoscrivo tutto quello che scrive Chiara Moscardelli.
Comunque questo libro non è un manuale di auto-aiuto per povere deficienti come me, è un vero e proprio romanzo, un'autobiografia a dire il vero. Parla di viaggi, di amici, di lavori assurdi e di un cadavere in un bagno. E' divertente, è scorrevole e io l'ho letto in due giorni. Ma io sono un caso disperato, quando trovo un libro che mi piace non mi fermo finchè non l'ho finito.
Se non si fosse ancora capito ve lo consiglio.
Leggetelo se non siete gatte morte, ma anche se lo siete.

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