mercoledì 31 dicembre 2014

2014

Eccomi qua, è tempo di bilanci annuali e io, banalmente, mi ci dedico.
Il 2014 è stato un anno veramente, ma veramente pessimo. Ma non per dire. Davvero. A parte le stronzate del tipo che sono ancora single dopo... boh, ho perso il conto, ci son state cose brutte serie. Più di una. Molte più di una. Cose per cui mi son sentita veramente non sull'orlo, ma proprio dentro al baratro. Stavo addirittura anche scavando sul fondo.
Anche adesso, non sono tranquilla. E sono profondamente stanca.
Dicono che bisogna pensare alle cose belle nei momenti difficili. A volte, durante quest'anno, io non ce l'ho proprio fatta a pensarci. Ma mi sono creata delle isole di tranquillità, delle cose belle che a volte ho fatto accadere, dato che non capitavano da sole. Quindi farò una lista solo di quelle. Per ricordarmi che anche quando in generale va male, un po' di felicità può esserci lo stesso.
Quindi ecco il mio 2014 positivo:
  • sono stata a Lisbona a capodanno (vale dai, sono tornata il 2 gennaio. O il 3.)
  • ho visto due concerti dei Backstreet Boys, a Milano e a Lucca. Sono deficiente, ne sono consapevole
  • mi sono regalata una reflex e ho fatto un corso di fotografia (non così meraviglioso a dire il vero, ma vabè)
  • sono stata alla mostra di Andy Warhol a Milano
  • ho partecipato a tre swap party, con fortune alterne
  • sono stata qualche giorno sul Lago Maggiore
  • ho partecipato a due eventi di yarn bombing e ho conosciuto delle bellissime persone al corso di maglia e uncinetto
  • al mio compleanno la mia amica pazza mi ha portato a sorpresa in giro per le isole di Venezia
  • sono stata al concerto di Cesare Cremonini (non si vive di soli Backstreet Boys)
  • ho corso... vabè, corso, camminato la Color Run di Milano
  • ho letto 23 libri
  • sono stata a Parigi ed è stato meraviglioso
  • ho scoperto i tè Clipper e Løv e ho comprato tonnellate di tisane
  • i miei mini cactus sono cresciuti. Vabè, due su tre, uno è morto, ma shh, non diciamolo a nessuno
  • sono andata al Redentore a Venezia
  • sono stata al concerto di Cristina d'Avena
  • ho mangiato una pizza a forma di cuore
  • sono stata a Malta
  • si sono laureati mio fratello e la mia amica pazza
  • ho ascoltato la reunion del Deejay Time e mi son sentita quindicenne di nuovo
  • ho creato un calendario per voi e la cosa mi rende molto felice (continuate a scaricarlo eh)
Qualcuno penserà "Tutto qui?", altri invece "Ma come può essere stato un brutto anno se ti sono successe queste belle cose?".
Non ha importanza.
Speriamo che l'anno prossimo vada meglio.
2015, non mi deludere.
Ci conto.

lunedì 29 dicembre 2014

And the worst present is...

Ho visto blogger chiedere su twitter quale fosse il più bel regalo ricevuto dalla gente a Natale.
Io, da persona positiva e per niente scorbutica, invece, vi ho chiesto quali sono stati i peggiori regali che vi hanno rifilato.
E ne sono uscite di ogni.
Perché non si sa come andrà il Natale, se lo zio si ubriacherà, se la zia farà il pasticcio con le sottilette (TRUE STORY), se nevicherà o se tua cugina reciterà la poesia in piedi sulla sedia, ma una certezza c'è sempre: riceverai un regalo di merda.
Quindi giocano con noi quest'anno (parte la musica di Ok, il prezzo è giusto *PAPPAPARAPARARAPPAPPARA*):

  • Anna, con il pigiama di flanella di Yamamay con scritto "We are best friends" dalla cognata che la odia
  • la coperta con le maniche di Snoopy (da parte della suocera)
  • il vaso-urna funeraria
  • gli scalda caviglie, oggetti di cui ignoravo l'esistenza
  • la felpa da uomo taglia S color petrolio regalo del fidanzato
  • l'ombrello con le orecchie (vorrei proprio vedere una foto)
  • il profumo DIADORA
  • la suocera che regala portafoglio Geox alla nuora perché il suo di Gucci è ritenuto troppo vistoso
  • il portamonete EL CHARRO (direttamente dagli anni '90)
  • il foulard finto Burberry in puro poliestere vergine
  • bracciali agghiaccianti 
  • la classicissima e disgraziatamente mai estinta confezione di prodotti ACQUOLINA 
  • la spatola leccapentole (da parte della suocera)
  • la povera Chiara con azione congiunta di fidanzato (felpa per andare a correre e lei non corre + biglietti del concerto di Vasco a cui vuole andare lui) e genitori (blazer azzurro in pannolenci)
  • collana terrificante e profumo dei cinesi (da parte della suocera)
  • amuleto contro i mali d'amore (vedi foto)
Forse mi sto dimenticando qualcosa, ma cosa abbiamo capito da questa lista?
Innanzitutto che le suocere sono solite fare regali veramente tremendi.
Poi ammetto di non sapere esattamente a chi dare il premio quest'anno. Anche se la collana terrificante + profumo dei cinesi sono un gradino sopra agli altri (vedi foto). E anche il ciondolo con le istruzioni.
Però, capite, ci sono anche degli SCALDA CAVIGLIE. E biglietti per vedere Vasco.

Quindi, se vi va, televotate il peggior regalo.
O aggiungetene altri, fate voi.
Perché al peggio non c'è mai fine.

giovedì 25 dicembre 2014

Christmas Contest 2014

Buon Natale donne!
Sì, solo donne, se per caso un uomo passa di qui batta un colpo, perché non ci credo che gli uomini mi leggano.
Insomma, è arrivato il Natale anche quest'anno. E sapete che l'argomento che mi sta più a cuore quando si parla di questa festività è "I regali orrendi".
Come ogni anno temo il peggio per me e per voi anche se niente mai potrà superare l'ormai leggendario cestone arancione per la biancheria regalatomi da un mio ex. Ma non si può mai dire.

Quindi, venghino siore e siori, è giunto il vostro momento!
Anche quest'anno parte il contest "Peggior regalo - Natale 2014 edition". Ricordiamoci che l'anno scorso ha vinto Serena, che ha ricevuto dal fidanzato UNA CREMA ANTIRUGHE, ma ricordo anche un'altra ragazza con una borsa a forma di cane se non erro.
Ovviamente non si vince niente, solo la possibilità di urlare il vostro sconforto al mondo.

Mandatemi una mail, un messaggio su facebook, un twit, scrivetemi su whatsapp se avete il mio numero, lasciate un commento qui sotto. Ditemi qual è il regalo terribile di quest'anno. Perché, ahinoi, ce n'è sempre uno.

E buon Natale.

martedì 23 dicembre 2014

Autoregali

Quest'anno con i regali sono stata brava. Non sono andata in giro per i negozi senza meta, avevo già in mente cosa comprare e sono piuttosto soddisfatta di me stessa. Poi ho fatto dei pacchetti bellissimi e pure questo mi rende felice (per non parlare delle facce stranite delle commesse quando mi chiedono "Vuoi una confezione regalo?" e io rispondo "NONONONO").
Comunque, ho pensato bene di farmi degli autoregali in questo periodo.
Perché alla fin fine non mi compro quasi mai niente e perché me li merito. Quindi via con le peggio puttanate prese quasi tutte in un pomeriggio di shopping solitario.
- mutande e calzini Oysho: sì, lo so che ho 31 anni e che gli slip con i conigli non sarebbero proprio cosa per me, ma, in fondo, a chi importa? E poi non sono bellissime? I calzini con i cuori dovrebbero averli tutti poi.

- tisana Clipper alla menta: ormai avevo quasi solo tisane e tè sfusi, quindi mi serviva qualcosa in bustina (sono una falsa, ho una scatola di Maisons du Monde piena di bustine ma shhh). Poi, quanto sono belle le scatole Clipper? E quanto sono buoni quegli infusi? Provateli. Questo è fresco, va bene sia per il pomeriggio che per la sera.

- Naked Basics 2: avevo lo sconto del 20% di Sephora. Ho fatto anche pochi danni con questa. Io ho anche la Naked 2 grande, ma sto per finire diversi colori, quindi in realtà la Basics 2 è un investimento. Devo ancora provarla, ma la amo già. Tutti i colori sono opachi, tranne uno che però sembra lo stesso piuttosto innocuo, appena appena shimmer.
- calzini con i baffi Tiger: i calzini servono sempre, poi costavano anche poco e sono bellissimi.

- Yankee Candle natalizia: la mia è Candy Cane Lane e sa di caramella alla menta. Mi serviva una candela natalizia dai. Come si fa a stare senza?

- washi tape natalizio Tiger: i miei pacchetti ringraziano. E anche la mia agenda. Perché, come le peggio bimbeminkia, ho decorato l'agenda con lo scotch di Natale.

- tisana Clipper arancia e cocco: perché, vuoi prenderne una sola avendo una scelta sconfinata? Molto buona anche questa, il cocco è solo un retrogusto, ma dà un tocco un po' tropicale all'arancia.

- collana rosso bordeaux: non era proprio prevista, ma costava così poco ed è così bella...
Poi sono stata da Cos a Milano e anche qui mi sono trattenuta, comprando solo questo vestito che fa un po' suora laica, ma mi piace tantissimo. Anche perché io sono fatta a pera e non è facile che trovi vestiti che mi stiano bene.
Infine, sono entrata in un nuovo ed appassionante tunnel: i prodotti Kiehl's.
Ho sempre guardato con sospetto il negozio che ha aperto a Treviso, temevo che mi aggredissero e che mi costringessero a comprare cose che non mi servono.
Ma ero a Milano, avevo finito la crema idratante, quindi mi sono detta "Proviamo".
Sono andata nel corner Kiehl's della Rinascente e ho preso Skin Rescuer, su consiglio della commessa.
Avevo sentito parlare della loro generosità con i campioncini, a me invece è andata ovviamente male, me ne hanno dato solo uno. Di Midnight Recovery Concentrate, a quanto pare il loro prodotto di punta. E ora che l'ho provato DEVO comprarlo. Quindi forse è meglio che mi abbiano dato un campioncino solo.
La mia pelle in inverno fa abbastanza schifo, ho provato di tutto senza ottenere risultati soddisfacenti. Pare che questo siero abbia fatto il miracolo. Ma magari ne parleremo un'altra volta. Domani io andrò in spedizione punitiva da Kiehl's intanto.
Vuoi non farti un autoregalo alla vigilia?

giovedì 18 dicembre 2014

Milano, Natale e DMC Fili di coccole

Sabato scorso mi sono svegliata alle ore 5.55 per poi prendere un treno alle 6.42 direzione Milano.
Quando è suonata la sveglia mi sono chiesta "Perché, razza di deficiente, ti fai venire 'ste idee?", alla fine però è stata una bellissima giornata, quindi pazienza per la sveglia da pazzi criminali.

Insomma, io e Madre siamo andate a Milano, l'idea era di passare mezza giornata a fare pazzo pazzo shopping (regali! Rinascente! Cos!) e l'altra mezza in compagnia dei miei unici amici, gli unici che mi vogliono bene, ossia i signori DMC (che poi sono tutte donne, pensate un po').
E così è stato.
Anche se lo shopping non è stato affatto pazzissimo e ho preso un solo regalo.
Sono stata il topolino di campagna che è andato a vedere le luci della grande città sotto Natale. E che è entrato nel tunnel dei prodotti Kiehl's, ma di questo magari ne parliamo un'altra volta.

Dopo aver mangiato un bagel con dei leggerissimi anelli di cipolla fritti che mi sogno ancora la notte da quanto erano buoni, ci siamo avviate verso l'Ospedale Pediatrico dei Bambini Buzzi (le matte risate per arrivarci, tipo che abbiamo cambiato 73 mezzi per poi arrenderci e prendere un taxi).
Lì, nell'atrio, ho finalmente conosciuto Elisabetta, la ragazza che mi ha contattato la prima volta per il giveaway Myboshi e che credeva che fossi una punk (e invece mi sono presentata con camicia, maglione nero girocollo e collana di Zara). L'ho subito amata anche dal vivo.
Poi Cristina di DMC, gente importante che scrive su Io Donna, gente che ha scritto dei libri (!), altre blogger, io che sono diventata viola quando mi hanno chiesto dove scrivo ("Ma dai, io non scrivo davvero") e come si chiama il mio blog, gente davvero capace di lavorare all'uncinetto e a maglia.
Eravamo tutte lì, con tonnellate di gomitolini morbidissimi di lana merinos (100% Baby), proprio dei colorini pastello che piacciono a me e abbiamo prodotto delle cose per il mercatino che si sarebbe svolto pochi giorni dopo a favore di un'associazione, OBM Onlus, che suporta i genitori dei bambini ricoverati in quell'ospedale.

Vabè, io più che portare a termine qualcosa di concreto ho fatto del casino, dei gran nodi e degli sgorbi che ho disfato 28 volte, per poi decidere di uncinettare un'utilissima presina con i buchi. Vuoi prendere una pentola e scottarti? Non c'è problema, usa la presina con i buchi della Laura! The Old Pink Presina, e vai diretto al pronto soccorso!
Una signora bravissima invece, in metà del tempo che ci ho messo io a pensare a cosa fare, ha creato dal nulla un meraviglioso scaldacollo per bambino. A vederlo ho un po' pianto.
Ho anche scoperto che si possono fare degli scaldacollo usando le mani al posto dei ferri (magia praticamente).
Cristina poi ci ha mostrato tutte le novità della lana DMC per il 2015 e addio proprio. A parte quella con le piumine dentro che non è esattamente nel mio stile, ho amato praticamente tutto.
I filati si suddividono in tre grandi categorie: Metal Chic, Cottage Style e Neo Vintage.
Gomitoloni! Meraviglia! (Ne avrei portato a casa uno, ma in treno non sarebbe stato proprio comodissimo)
Sì, questa di spalle sono io

C'è un filato che ha addirittura dentro del bambù.
E i ferri! Mi hanno regalato due paia di ferri di bambù (c'è sempre il bambù di mezzo, avete notato?) dipinti a mano e meravigliosi. Adesso mi tocca proprio imparare bene a fare la maglia, capite? DEVO.
Ho anche numerosi gomitoli della lana Groovy (un po' anni '70), di un verdino carino carino, quindi bisogna che combini qualcosa di buono. Vi farò sapere.
Altri tipi di lana che mi sono piaciuti particolarmente sono Mia che si dovrebbe lavorare con i ferri numero VENTI (dei pali della luce in sostanza) e Goa. Tutti e due filati grossi (io ci voglio mettere poco a finire, sono pigra).

Ad un certo punto sono anche saltati fuori il tè e il panettone (io dovevo ancora digerire la cipolla mangiata a pranzo, ma chissene).

Ci sarebbe stata pure la possibilità di andare nei reparti ad incontrare i bambini, ma io purtroppo avevo un treno che mi reclamava.

Ho passato comunque un meraviglioso pomeriggio, ho conosciuto delle donne fantastiche e ho dimostrato tutta la mia incapacità con l'uncinetto numero 2,5. Perfetto insomma!

Tanti cuori per questa bellissima iniziativa di DMC, tanti cuori per Milano sotto Natale, meno cuori alle Ferrovie dello Stato che a momenti mi lasciavano alle 11 di sera a marcire in stazione a Mestre.

Photo credits Paolo Bellesia, tranne quelle quadrate che sono state scattate da me e si vede

lunedì 15 dicembre 2014

The Old Pink Christmas

Eccoci qua, mancano... COOSA, solo 10 giorni a Natale?
Ah, bene.
In realtà i regali li ho comprati praticamente tutti, tranne uno che boh.
Sono piuttosto fiera di quelli che ho già preso/pensato, peccato che, come sempre, sono in ritardo e forse uno non arriverà in tempo. Genio del male proprio.

Non scriverò wishlist, perché metterei solo cose che vorrei io e non vi sarei d'aiuto alcuno. Tipo un'altra vestaglia morbidosa di Oysho. Come dite? Ne ho già una? NON SI HANNO MAI ABBASTANZA VESTAGLIE MORBIDOSE DI OYSHO.
In realtà l'unico motivo per cui sto scrivendo questo post è per farvi vedere i danni veri che può causare Pinterest.
Ebbene sì signori, ho fatto un albero di libri. Ci ho messo anche i miei codici. Sapevo che sarebbero tornati utili prima o poi, avrei potuto metterci anche la laurea, adesso che ci penso. La mia utilissima laurea in giurisprudenza.

Poi ho fatto anche questa ghirlanda.
È fatta all'uncinetto, ci ho messo relativamente poco. Lo spunto l'ho preso da Peggy Journal, poi però ci ho messo del mio con la renna che non so se si vede che è una renna, un alberello sbilenco e i bottoni che ho rubato dal cestino del cucito di Madre.

Su Peggy Journal ci sarebbero state anche le istruzioni per fare queste bellissime stelline di carta e io ero partita con l'idea di farne mille da piazzare in giro per casa, e invece niente. Sono un disastro.
Però ho finalmente comprato del washi tape natalizio da Tiger, quindi mi sento a posto con la coscienza.

Inoltre posso dire di essere finalmente entrata a far parte delle persone normali e le mie amiche potranno tornare a parlarmi perché ho finalmente guardato Love Actually. E le lacrime. Le lacrime!

Ora però fatemi Fantaghirò dall'episodio 1 al 73 perché, altrimenti, che Natale è?

(Ricordatevi di scaricare il mio calendario 2015!)

martedì 2 dicembre 2014

Vi faccio un regalo: The Old Pink Calendar

Lo so che è presto, che manca ancora un sacco a Natale, ma non posso più aspettare.
Così il regalo ve lo faccio adesso. L'altroieri è iniziato l'avvento, quindi vale tutto.
Cos'è? È un calendario per il 2015. Un free printable (era una vita che volevo usare queste due parole) (sì, sono deficiente). L'ho fatto io. Ne ho visti tanti di meravigliosi su Pinterest che mi è venuta voglia di farne uno simile. Poi ho pensato: "Perché tenerlo solo per me? Magari a qualcuno potrebbe piacere..." Quindi ecco qua.
Il mio regalo di Natale. The Old Pink Calendar 2015.
Spero che vi piaccia e che qualcuno lo scarichi e lo stampi veramente. 
Se condividerete questo post io vi vorrò ancora più bene, ma se non volete non importa, vi vorrò bene lo stesso. 
Se lo stamperete vi amerò tantissimo e se per caso pubblicherete una foto sui social, usate l'hashtag #theoldpinkcalendar, così potrò vederla e mi commuoverò.

È puccioso, ma mi sono trattenuta, avrebbe potuto esserlo molto di più. E avrebbe potuto essere anche molto più rosa! 
Settembre è dedicato un po' a The Big Bang Theory, luglio è fuxia perché è il mio mese. Ottobre mi piace da morire.

(Le foto non sono venute belle come avrei voluto, ma NONHOILTEMPO, quindi me le farò andar bene, anche se la cosa mi rattrista)

Fatemi sapere cosa ne pensate, no insulti che sennò piango. 

Ovviamente, siccome sono the queen of the grafica, dovrete stamparlo spuntando l'opzione "Adatta alla pagina" o qualcosa dei simile. Lo so, sono un'incapace, ma abbiate pazienza. Premiate l'impegno. 

Tanto amore per voi che mi leggete sempre, che mi commentate o che rimanete nell'ombra. Un abbraccio frettoloso anche a chi passa di qua per caso :)

E ora, se volete, per scaricare il calendario cliccate qui e poi su "Scarica", con "download diretto" lo avrete caldo e appena sfornato nel vostro computer.

lunedì 24 novembre 2014

I miei 15 prodotti


Su Instagram gira questo tag, nessuno ha taggato me ma io ho deciso di farlo lo stesso perché sono un po' pazzerella (e anche solare, non dimentichiamocelo).
Quindi ecco qua, i 15 (sperando che siano davvero 15) prodotti beauty che uso tutti i giorni.
1) Detergente viso Viviverde Coop: lo suo mattina e sera, costa poco e fa il suo dovere. È ecobio e comunque fa abbastanza schiuma. Lo uso in accoppiata col prodotto numero 2.

2) Clarisonic: qui ci si potrebbe scrivere un libro. Costa tantissimo, lo sapete, ma l'anno scorso avevo lo sconto del 20% da Sephora, una tredicesima intonsa, ed è andata così. Fa il suo lavoro? Ovvio, sennò avreste sentito le mie urla di disappunto ogni giorno da 11 mesi a questa parte. Io lo uso una volta al giorno perché la mia pelle è un po' delicatina nel periodo invernale. Ho anche comprato la famosa testina cachemire (oh, avevo un altro sconto del 20%) ed è stato un grande acquisto. Molto molto delicata, lava benissimo ma non mi fa seccare troppo la pelle.

3) Siero Multi Active Clarins: mi servivano una crema da giorno e una da notte, c'era un'offerta Clarins in cui regalavano anche il siero e una pochette, quindi ecco qua. Serve? Male non fa. Poi io d'inverno ho una pelle schifosa che si secca tantissimo sulle guance, quindi aiuta molto se messo prima dell'idratante.

4) Crema Multi Active Giorno Clarins: sempre parte del famoso pacchetto. Mi ci trovo abbastanza bene ma non mi ha risolto completamente il problema della pelle secca sulle guance.

5) Correttore Boi-ing Benefit: il mio salvatore, l'eroe delle mie mattine più nere, la maschera delle mie occhiaie ormai grigie. L'unico problema è che costa troppo. Come il suo amichetto numero 6.

6) Mascara They're Real Benefit: best mascara ever. Però se l'inflazione si dovesse calcolare sull'aumento di prezzo di questo mascara staremmo freschi.

7) Naked 2 Urban Decay: ha bisogno di presentazioni? Io la uso tutti i giorni da due anni. Quando avrò finito i colori che preferisco credo che prenderò una Naked Basic, non so se le 1 o la 2.

8) Fondotinta Diorskin Nude Dior: altro salasso, ma mi dura più di un anno, quindi lo ritengo un investimento. Mi fa la pelle fighissima, peccato che lo compri così poco spesso che ogni volta cambiano i numeri dei colori. Così mi ritrovo per un anno a sembrare una Big Mama o Morticia Addams. (Ora è il turno di Morticia)

9) Eyeliner in penna Kiko: l'unico eyeliner con cui riesca a non sembrare un quadro astratto usandolo alle 7 di mattina. E costa pure poco.

10) Deodorante Breeze Neutro: ha un buon profumo e almeno questo non mi rovina le magliette come il Dove.

11) Eight Hour Cream Elizabeth Arden: in realtà questa non la uso tutti i giorni, ma mi salva la vita se ho il naso distrutto dal raffreddore o delle pellicine malefiche sulle mani o addirittura se ho delle scottature. 

12) Profumo CK One Calvin Klein: perché in fondo sarò sempre un'adolescente degli anni '90. Ma finalmente è finito e sentitevi liberi di regalarmi quello di Chloè alla rosa, lo amo.

13) Acqua micellare Venus: scoperta di Madre, si compra al supermercato ed è eccezionale, come le acque micellari che costano 15/17 euro a bottiglia. Mai più senza.

14) Crema Multi Active Notte Clarins: adoro il profumo e la consistenza, la userei anche di giorno.

15) Burrocacao Apelab: non c'è nella foto perché non lo trovavo. È fatto con cera d'api, propoli e burro di karitè. Cuori a Sara che me l'ha regalato.

Ecco, questi sono i miei 15 prodotti e il mio post estremamente inutile. Usate anche voi qualcuno di questi? Vorreste lanciare via il vostro Clarisonic perché secondo voi non serve a niente? Parlatemene, vi prego. 

venerdì 14 novembre 2014

Pazze pazze ricette: zuppa di cipolle gratinata

Ho deciso di fare questa zuppa per un solo motivo. Dai, ok, per due motivi. Ma il primo è che ho scoperto di avere in casa delle cocotte carine che non erano MAI state utilizzate.
Il secondo è che ho mangiato questa zuppa a Parigi e volevo tantissimo riprodurla. Poi detta in francese è molto meglio, soup d'oignon.
Adesso ha anche iniziato a fare freddo, quindi viva le zuppe.

In mio aiuto si è manifestato - come sempre - Giallo Zafferano che ha fornito la ricetta a cui io ho apportato delle modifiche.

Ingredienti:
  • 750 gr di cipolle dorate (GZ dice 500, ma sono solo 2 cipolle e mi sembravano pochine)
  • olio d'oliva
  • 20 gr di farina
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • sale 
  • 50 gr di burro
  • 1 l circa di brodo di manzo *risate registrate* (io ho usato un orrendo dado per fare il brodo)
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • una baguette
  • emmenthal a scatafascio (o groviera che io non ho trovato)
Sembrano un sacco di ingredienti, ma in realtà è facilissima da fare. Ed è buona da morire.
Tagliate le cipolle sottili sottili sottili, fatele andare a fuoco basso per 10 minuti, poi - colpo di scena - aggiungete un cucchiaino di zucchero. Perché? Boh, fatelo. Io l'ho fatto.
Alzate un po' il fuoco ma non azzardatevi a far annerire le cipolle. Si può fare, io ci sono riuscita. Quando iniziano a diventare più biondine, buttateci sopra la farina. Poca, asciuga tutto e viene un pastone. Fate sfumare il mezzo bicchiere di vino, poi aggiungete il dado brodo di manzo (ammicco).
Abbandonate la zuppa per una mezz'ora, lasciatela lì a sobbollire. Ah, mi raccomando il sale. Ci andrebbe anche il pepe, ma a me non piace, quindi non l'ho messo.

Tostate ora la baguette tagliata a pezzi e grattuggiate il formaggio. Vi voglio vedere a grattuggiare l'emmenthal come quello che avevo io, un po' morbidino. Le matte risate proprio.
Ora arriva il bello. Prendete le vostre bellissime cocotte e riempitele, poi fateci galleggiare i crostoni e cospargeteli di formaggio. Inoltre, consiglio da amica, buttate nella zuppa dei pezzi più grandi di formaggio che si scioglieranno e mi amerete.
Ora cacciate tutto in forno a 250 gradi finché si forma una crostina sul formaggio.
Instagrammate.
Poi mangiate e non limonate nessuno per un paio di giorni, a meno che non abbiate mangiato questa zuppa entrambi.

Ecco, adesso mi è venuta voglia di rifarla.

giovedì 6 novembre 2014

Peggy Doll e altre storie

Lo so, LO SO che volete sapere se sono riuscita a portare a termine l'impresa di fare la Peggy Doll vista su Peggy Journal come avevo detto in questo post.

Rullo di tamburi...
Sì, ce l'ho fatta.
Gaudio, grande festa alla corte di Francia, tripudio!

C'è da dire però che l'ho semplificata.
La storia è andata così:
Madre: "Ma sei pazza? Ma hai visto quanti pezzi sono? È una follia!"
Io: "MA COME?? C'eri anche tu quando ho comprato la stoffa! Prima mi dai corda e adesso mi dici che sono pazza? Ma poi cosa vuoi che sia, basta tagliare tutti i pezzi e unirli."
Madre: "Almeno prova a fare meno pezzi"
Io: "Assolutamente no, io ce la farò a farla come c'è scritto sul giornale."

Insomma, ovviamente aveva ragione lei.
Al posto di tagliare sei pezzi di stoffa diversi per il corpo ne ho tagliati due e li ho uniti. Per non parlare di tutto il resto. Ma, converrete con me, è venuta bellissima lo stesso.
Poi se la si muove troppo rischia di disfarsi, ma shhh, non diciamolo a nessuno.


Vi mostro anche quest'altra cosa che ho finalmente portato a termine dopo sei mesi che era buttata nel mio cestino della lana (sì signori, ho un cestino della lana).
È un porta Kobo e io lo amo.
L'ho fatto con la fettuccia Ribbon XL di Hoooked che mi hanno inviato i signori DMC ormai un bel po' di tempo fa (vi voglio bene signori DMC, cuori per voi, siete gli unici che mi abbiano mai badato).
Come l'ho fatto? Col punto... mmm... boh. Non mi ricordo. È passato troppo tempo.
Ora ho comprato questi altri due gomitoloni di fettuccia per un totale di 20 metri e non so bene cosa farmene. Vedremo.

Magari fra altri sei mesi riuscirò a finire il cuscino all'uncinetto che ho iniziato a marzo. Vi terrò informati, lo so che ci tenete.

lunedì 3 novembre 2014

Ti va un'altra Grey Goose?

Ieri sera sono stata al concerto di Cesare Cremonini del Logico Tour a Conegliano.
Che dire Cesare, ti avevo sottovalutato e ora credo di amarti un po'. Magari le tue giacchette con i brillantini le amo un po' meno.
È stato davvero un bel concerto, anche se, amico Cesare, non ti perdono il fatto che non canti più Qualcosa di grande. Pure se lo sapevo già che non l'avresti fatta.
Ma andiamo per punti:

  • il pubblico è stato abbastanza vergognoso, sugli spalti tutti seduti tutto il tempo, si sono animati brevemente solo con 50 special. Voto 2.
  • io, ebbene sì, ero nel parterre. E non c'ho più l'età. Ma alla fin fine è stato meglio così, non sarei riuscita a restare seduta buonina tutto il tempo come la vecchiaia nei posti numerati.
  • ad un certo punto è partito un "Ma io me la facevo col batterista!", non da me. E non da una persona il cui nome inizia per S. Assolutamente no.
  • all'inizio sembrava che Ballo fosse diventato una persona seria. Per fortuna era solo un'impressione. E 'na bottarella anche a lui...
  • Cesare Cremonini è l'uomo che suda di più al mondo. Non avevo mai visto nessuno che suda dai gomiti.
  • quando suona il piano è... mmm.
  • finalmente ho capito il senso di Grey Goose.
  • mentre continuo a non capire il senso dei geni che vedono tutto il concerto attraverso il cellulare per fare i video. Ma poi, esattamente, cosa ve ne fate?
  • ho comprato una maglietta fighissima. Finalmente hanno capito che è meglio non fare le magliette dei tour con le foto dei cantanti. Speriamo che mi entri. 
E il gran finale. "Domani sarà un giorno migliore, vedrai." Speriamo, Cesare. Speriamo davvero.

giovedì 23 ottobre 2014

ABILMENTE Autunno 2014

Finalmente ce l'ho fatta.
Sono stata ad Abilmente.
Tutte le volte scoprivo che avevano fatto questa fiera troppo tardi, quando era già finita. Questa volta mi sono scritta le date sull'agenda e ho fatto il mio ingresso trionfale nel magico mondo dell'handmade.


Ma partiamo dalle basi: Abilmente è una fiera "della manualità creativa" (quanto fa schifo detto in italiano?) che si svolge a Vicenza due volte all'anno, in autunno ed in primavera, e a Roma dal 14 al 16 novembre. Gli espositori sono una marea e ci sono varie aree tematiche, che io ho suddiviso molto arbitrariamente in "roba di tessuto e lana", "roba di carta e timbrini", "roba di perline". Se volete sapere come si chiamano davvero i vari padiglioni, vi consiglio di visitare il sito ufficiale.

Insomma, sono partita la domenica abbastanza presto perché avevo un'ora di strada da fare circa e perché mi avevano spaventato: "Ci sarà il delirio! Traffico! Code! Disastro!". Invece, a dire la verità, ho trovato solo poca coda per uscire dal casello, poi ho parcheggiato abbastanza agilmente e spendendo solo 3 euro e non ho trovato nessuna coda per comprare il biglietto. Dentro c'era un po' di ressa, ma niente di inaffrontabile.

Comunque, mi sono resa conto di non essere assolutamente preparata. Una dilettante.
C'era la gente con i trolley. CON I TROLLEY.
Madre, che è venuta con me, non ci voleva credere che li usassero per trasportare gli acquisti. E invece.

Mi sono trovata catapultata in un universo meraviglioso fatto di lana, tessuti, uncinetti, cake design, timbrini con la torre Eiffel ma soprattutto fatto di strumenti misteriosissimi che, per quanto ne so io, potrebbero benissimo essere stati degli aggeggi con cui si torturavano i prigionieri nel medioevo.
Pareti intere di roba strana che volevo tantissimo.

Una cosa che mi ha sconvolto è stata la presenza massiccia di esemplari di Maglieria Magica di Barbie. Vabè, non era proprio quella di Barbie ed era leggermente più rifinita, ma l'ho vista in diversi banchetti. A cosa serve? A fare tubolari di lana. "Mi scusi signora, ma poi cosa me ne faccio esattamente dei tubolari di lana?" Risposta: "ASBRGRTHDFFF". Come pensavo.

Insomma, ho comprato cose? OVVIO che ho comprato cose. Ho cercato di trattenermi anche. Tipo, non ho preso neanche un timbrino, me tapina. O un affare per fare i bordi dei fogli a ondine.

Quindi ecco qua:


E cosa me ne faccio di tutta questa roba? Ora vi spiego.
Vabè, la sciarpa bianca e nera è un imbroglio, nel senso che l'ho comprata già fatta. È bellissima ed è costata pochissimo.

Poi quel pezzo di (panno? feltro? pannolenci? cavolo, non mi ricordo mai il nome) rosso bordeaux servirà a fare delle toppe a forma di cuore per i gomiti di un mio maglione grigio un po' triste.

La fettuccia fuxia? Ah, ho in  mente cose, progetti grandiosi, meraviglie... e invece no. Ho solo 20 metri di fettuccia color fuxia e non so bene cosa ci farò. Forse un porta oggetti. Boh. Intanto è bellissima ed è mia.

Lo spago e il washi tape. Beh, ci deve essere un motivo per possedere dello spago da pacchi bellissimo e l'ennesimo washi tape? Io non credo proprio.
Poi lo stand di questa marca, Toga, era una cosa fantastica, credo di esserci rimasta dentro mezz'ora.


Le ultime tre cose vanno esaminate insieme. Innanzitutto Peggy Journal. Un giornale meraviglioso di idee che sembrano semplici da mettere in pratica perfino per un'incapace come me, con spiegazioni che paiono chiare per realizzare il tutto. L'avrei comprato anche solo per la copertina e per le foto che ci sono all'interno.
Però, lasciatemi dire una cosa signori Peggy. Se siete ad una fiera dell'handmade, avete un giornale nuovo nuovo che dovete promuovere, vi sembra il caso di farlo pagare? Ma regalatelo, vecchie volpi! Mi direte (come se leggeste quello che sto scrivendo) "Ok, ma c'era il prezzo fiera". Va bene, ma 5 euro al posto di 5,90 non mi sembra un grandissimo sforzo. Io l'ho comprato comunque e mi è piaciuto un sacco, era solo per dire.


Comunque, dentro a questo giornale ci sono i cartamodelli per costruire la Peggy Doll. Cioè questo coniglio meraviglioso.


E indovinate a cosa servono quelle pezzette di stoffa? Sì, avete capito bene, IO proverò a fare il pupazzino. Madre inizia già a dire che devo imparare ad usare la macchina da cucire *risate registrate*
Ma l'avete visto? Avete visto che stoffine carine? Ho il dovere di provarci.
Ci riuscirò? Temo di no.
Ma la speranza è l'ultima a morire.
Vi terrò aggiornati.

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