venerdì 21 ottobre 2016

Gite da Kyoto: Nara, Hiroshima e Himeji

Stiamo arrivando alla fine, oggi vi parlo delle gite che ho fatto mentre alloggiavo a Kyoto: Nara, Himeji, Hiroshima e Miyajima.

NARA
Cervi, cervi ovunque! Fine.



No, dai, scherzo. Comunque ci sono davvero un milione di cervi che scorrazzano tranquilli e liberi per i parchi. Una cosa impressionante, sembra di essere in una favola. Poi ci sono anche le cacche dei cervi ovunque e la favola si ridimensiona un attimo, ma ehi, pazienza. La gente dava anche loro da mangiare, io non ho mica avuto coraggio.
A Nara ci sono veramente un sacco di templi in mezzo ai parchi e, dato che non sapevo quali visitare, ho deciso di seguire l'itinerario suggerito dalla Lonely Planet, anche se con qualche difficoltà. Forse è stata colpa del caldo assurdo che mi ha bruciato i neuroni.







Il più famoso è il tempio Todai-ji, al cui interno c'è un Budda gigantesco.




Ho girato parecchio nonostante il caldo e per pranzo ho mangiato udon freddi in mezzo alla foresta.

Mi sono perfino imbattuta in un matrimonio!

Insomma, grandissimi cuori per Nara, meta imperdibile.

HIROSHIMA E MIYAJIMA
Andare a Hiroshima è stato come prendere un pugno nello stomaco. Forte.
Il lancio della bomba atomica lo studi a scuola, pensi "Oddio, che disgrazia", ma vedere dal vivo quello che è stato è proprio tutta un'altra cosa.
Sono scesa dal tram, pioveva forte e mi sono trovata davanti all'A-bomb Dome, la cupola che non è stata distrutta nonostante fosse piuttosto vicina all'ipocentro. È lì, spettrale e indistruttibile.

Poi il monumento a Sadako, la bambina che ha ispirato il libro "Il gran sole di Hiroshima". Sotto al monumento ci sono le gru origami lasciate dai bambini di tutto il Giappone e dalle persone di tutto il mondo in segno di pace.


In linea d'aria con l'A-bomb Dome ci sono una fiamma che arderà fino a quando al mondo ci saranno armi nucleari e il cenotafio per le vittime della bomba atomica, entrambi di Kenzo Tange.


Sono stata al Museo della Pace, dove tutto è raccontato nei minimi particolari ed è stato un colpo al cuore, allo stomaco, a tutto. Sono stata fisicamente male. È stato sconvolgente. Non ho fatto foto all'interno del museo, non mi è sembrato giusto.

Ho preso un tram per ragiungere il porto e spostarmi a Miyajima, un'isoletta poco distante da Hiroshima.
Anche qui ho trovato cervi liberi (molto meno snob e arroganti di quelli di Nara, a dirla tutta).
Ho mangiato un okonomiyaki e poi sono andata a visitare il santuario di Itsukushima e ho visto il famosissimo torii fluttuante (fortuna ha voluto che ci fosse alta marea, quindi fluttuava sul serio. Con la bassa marea si può raggiungere a piedi).





Ci sarebbe stato da visitare un parco raggiungibile con la funivia, ma pioveva forte ed ero stanca, quindi ho lasciato perdere. Ho fatto un giro per i negozi e ho mangiato una tortina a forma di foglia di acero, simbolo di Hiroshima.

HIMEJI
Prima cosa da dire: si va a Himeji solo per il castello, perché, sostanzialmente, c'è solo quello da vedere. Ma merita. 
Appena si esce dalla stazione il castello si vede subito, è in fondo al viale driiiitto davanti a voi. Io quindi ho pensato "Ma cosa vuoi che sia, la faccio a piedi". BELLA CAZZATA. Se ci andate d'estate, non siate stupidi come me, prendete un autobus. Perchè non è così breve come sembra e vi scioglierete durante il tragitto.
Anche perché poi vi aspetterà - rullo di tamburi - La Scalata Scalza del Castello. Dopo vari giri all'esterno (dove ci sono mille mila alberi di ciliegio che in primavera devono essere commoventi) si entra nel castello e ci si deve levare le scarpe. E cosa c'è dentro al castello da vedere? Fondamentalmente NIENTE. È vuoto. Però ci sono veramente tante, tantissime scale ripidissime da fare (sei piani) e se si indossano dei calzini, si rischia di volare via e rompersi il femore. Altra cosa, dentro fa un caldo ancora più assurdo che fuori. Perché aprire le finestre per fare un po' di corrente, in effetti? Meglio che la gente svenga!

Capite? Loro vi segnano la strada così. Come si fa a non amarli?
Le scale poco ripide.

Prima ho detto che dentro al castello non c'è niente e non è vero, in cima c'è un piccolo tempio presso il quale bestemmiare comodamente i santi shintoisti (o buddisti, perché fare distinzioni) di cui si è già parlato in un post precedente. 
La domanda importantissima è: vale la pena farsi tutta la scalata dentro al castello? Non ne sono del tutto certa. Magari con venti gradi in meno è più fattibile. Tutto il giro fuori dal castello comunque è bellissimo.

Compresa nel biglietto c'era anche la visita ai giardini botanici, carini ma un po' bruciacchiati dal caldo.
 




Una cosa importantissima che non ho nominato sono le mascotte. Ce ne sono ovunque. Ovviamente quella di Nara è un cervo, mentre quella di Himeji è proprio il castello. E niente, io mi sono comprata i pelouche. Non sono adorabili? C'è anche il Monte Fuji.

Bene signori, il foto racconto del mio viaggio si conclude qui. Avrei ancora qualcosa da dire riguardo lo shopping e il cibo, che dite, vado? Procedo? Fantozzi, vadi lei? Attendo lumi.
E magari anche un riassuntone finalone. Vedremo.

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...