venerdì 22 marzo 2013

Collezionismo

Ciao, mi chiamo Laura e sono una collezionista.
- Ciao Laura.

E' così. Fin da piccola ho sempre provato gusto per l'accumulo compulsivo di roba di una stessa categoria.
Credo che siano stati i miei genitori ad attaccarmi la mania del collezionismo, ma non sapevano che la cosa sarebbe poi degenerata.

Credo che esistano due tipi di collezioni. Quelle che decidi di fare (collezione consapevole) e quelle che ti trovi ad avere senza quasi rendertene conto (collezione inconsapevole).

In principio furono le Barbie. Sono arrivata ad averne una ventina circa. Comprese le tre gloriose Barbie Gran Galà, di cui una ancora integra nella sua scatola chiusa. Ancora bellissima come se non fossero passati... ehee? Vent'anni?
Comunque, le Barbie sono un classico esempio di collezione inconsapevole.

Barbie Luce di Stelle. Non era la più bella di tutte?


Poi sono arrivati i Paciocchini, i Gemellini e i ciucciotti. Qui parliamo di collezioni consapevoli e ancora ancora sensate. [Beh, i ciucciotti sono stati una cosa allucinante. Tutte ad andare in giro con 'sti catenoni con attaccati chili di ciucci colorati. Alcuni anche smangiucchiati (non i miei).]



Perché dovete sapere che, durante gli anni delle elementari, ho dato inizio a delle collezioni dementi di cui una volta ho anche parlato su twitter. E le mie compagne di classe mi hanno seguito a ruota come delle cretine. Si trattava della raccolta di:

- punte di matite colorate e non, che hanno provocato amputazioni senza pietà dei pastelli più rari tipo il verde acqua e il lilla e sgridate fenomenali da parte delle maestre;

- residui della cancellatura con la gomma: via tutte a cancellare come forsennate per costruire, con i resti, la Gomma Definitiva. (e perché non incollavate direttamente le gomme insieme, mi chiederete voi. Eh, boh);

- cannucce dei succhi di frutta. Queste CE LE HO ANCORA. Lo schifo. Lo so.

Poi sono passata a cose abbastanza trash.
I campioncini di profumo.
Questa è stata una collezione consapevole, nata dal tentativo dei miei di corrompermi.
Dovete sapere che a loro piaceva da matti andare, la domenica, ai mercatini dell'antiquariato. Tutte le domeniche uno diverso, erano dotati di calendario, organizzatissimi. E io odiavo andarci. Mi annoiavo da matti.
Però, ai suddetti mercatini, si potevano troavare anche banchetti che vendevano campioncini di profumo. Ma non le schifezze che ci danno adesso in profumeria, vere e proprie miniature dei profumi in formato normale. E io li amavo alla follia. Li cercavo come un cane da tartufo. Così i miei mi promettevano di comprarmene uno o due se fossi andata via con loro senza rompere le palle.
E quindi collezione fu.
E ancora resiste nella mia camera.
Ci sono affezionata. (Ecco la foto. Non giudicatemi.)


Alle superiori sono partita con cose più serie. Smalti e borse.
Di qualità per lo più infima.
Avevo almeno una trentina di borse a dir poco orrende a guardarle adesso, ma ne ero così orgogliosa. Erano il mio vanto.
"Ma quante ne hai?" Eh, sapessi.

Per ciò che riguarda gli smalti, la collezione ha avuto due fasi, con in mezzo un periodo di nulla totale.
Verso la terza/quarta superiore il cattivo gusto l'ha fatta da padrone, e il mio talento trash si è svelato quando compravo smalti blu con brillantini, verde smeraldo, solo brillantini coloratissimi (comprati a Londra ed invidiatissimi), uno che si illuminava con le luci della discoteca, ricordo anche un Deborah edizione capodanno 2000 con brillantini di tre colori, bianco rosso e verde, solo al pensiero rabbrividisco.
Comunque ne avevo un beauty-case pieno. Non credo di averli mai contati, ma erano tanti.
Poi c'è stato il periodo della french. Oh, andava di moda, erano i primi anni 2000, era socialmente più che accettata. Doveva ancora arrivare l'ondata tamarra delle ricostruzioni.
Io però ho smesso di comprare smalti.
Per un periodo non li mettevo neanche più.
Fino a quando, nell'estate 2010, all'aeroporto di Barcellona, tipo illuminazione sulla via di Damasco, ho comprato il Particuliere di Chanel. E lì è stato l'inizio della fine.
Sono rientrata nel tunnel. Pesantemente. Perché, se una volta mi accontentavo di smalti Deborah e l'Oreal, ora non più.
E, senza rendermene conto, è finita così:



Questa è stata decisamente una collezione incosapevole. E in realtà ne mancano, le foto sono di qualche tempo fa. Lo so che alcune ragazze ne hanno molti più di me, ma a me sembrano già tantissimi.

Madre sostiene che io abbia anche una collezione di calzini da matta, ma io non sono d'accordo.

Ultima in ordine di tempo, la collezione delle tazze di Starbucks, le city mug.
Alcuni la riterranno anche questa discretamente tamarra, ma cosa volete farci, io le amo.
In realtà è ancora piuttosto scarna, ma io ne vado lo stesso orgogliosa.
Il problema è che, rispetto al passato, viaggio meno. E quindi è più difficile averne di nuove.
Aggiungete poi che io non voglio rompere le palle alla gente chiedendo che me le portino a casa dai loro viaggi. Ma l'amica pazza l'ha fatto lo stesso, anzi, ha commissionato l'acquisto, così ora ho anche le tazze di Dubai e degli Emirati Arabi. Peccato che sono piccole, ma sono bellissime lo stesso.



Ogni tanto mi metto su internet e guardo le collezioni di mug altrui. Sono matta, lo so.

Ma poteva andare peggio.
Avrei potuto collezionare palle con la neve.
Invece per fortuna no.
Ma non si sa mai.

16 commenti:

  1. la colezione dei profumini la facevo anche io ed è ancora in bella vista in camera! Mentre a posto delle tazze io raccolgo le magliette dell'Hard Rock Caffè... E dopo questa vado in terapia! :P Un bacio

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  2. pensa a quelli che collezionano le magliette dell' Hard Rock...che trash :S meglio le tue tazze, di gran lunga!!!

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  3. Credo che queste collezioni siano figlie della NOSTRA generazione, quella insomma che come detto nel post precedente QUEST'ANNO FA 30 ANNI.

    Era inevitabile avere i ciucci, le figurine di Beverly, i quaderni di Non è la Rai, gli smalti color pastello (giallo? azzurro? un dito per colore? CELO) e glitterati, le borse discutibili..
    Barbie ne ho avute sempre di meno delle mie amiche (Barbie Ballerina, Barbie Jeans, Barbie Gran Ballo. BASTA. ) ma concordo sul fatto che Barbie Luce di Stelle sia quella più radicata nella memoria e a tutt'oggi quando mi sdraio al buio sul lettino dell'estetista e vedo il soffitto illuminato solo dalle fibre ottiche che cambiano colore come tante stelline esclamo ancora meravigliata "IL LETTO DI BARBIE LUCE DI STELLE!!!1!1!".

    Il culto dello smalto ad oggi (Essie, Opi, Chanel, Dior dico a voi) sia veramente studiato su misura su di noi, che ora abbiamo 30 anni e siamo disposte a spendere 20 euro per uno smalto, perché siamo cresciute con quelli di 3.000 Lire del mercato.

    E le tazze, vabbhè quelle ce le ho pure io. Ovvio.

    Zit

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  4. Quando ero alle elementari c'era gente che faceva la collezione delle palline trasparenti che si trovavano dentro le cartucce della stilografica. Oppure dei bicchieri di carta colorati (!) - per intenderci, quelli che ci davano in mensa.
    Leggendo il tuo post mi sono poi venute in mente le pollypocket, ricordo che avevo alcune compagne di classe avevano collezioni di tutto rispetto di queste conchigliette che si aprivano e dentro c'era un mondo in miniatura.

    Io (purtroppo? per fortuna?) sono sempre stata immune dalle collezioni: mi stufo troppo presto delle cose per pensare di mettermi ad accumularne.
    In compenso vanto delle discrete ossessioni, se mi ci metto! ;)

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    Risposte
    1. Ero io quella che collezionava le palline delle cartucce stilo e i bicchieri della mensa, che però solo vicino a Natale e Pasqua erano colorati.
      In generale sono attratta da cose con la stessa forma in colori diversi, per cui se facessi collezione di smalti dovrebbero essere tutti della stessa marca.

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  5. io non sono riuscita mai a fare gran collezioni, soprattutto per la mancata erogazione di mance adeguate durante la mia tenera infazia/adolescenza.
    Però con Barbie Luce di stelle mi si è aperto il cuore. IO CE L'HO! ma purtroppo ho prestato millemila anni fa il vestito ad una mia amichetta, in cambio di un abito a balze viola che sembrava fatto cn la carta dei cioccolatini.che ci volete fare , ero una bambina buona e generosa, e irrimedibilmente STUPIDA, perchè l'abito non è più tornato indietro. :,(
    adesso come adesso direi che mi sto dando abbastanza da fare con gli smalti (stavo giusto pensando di sfruttare la pausa pranzo per acquistarne uno).
    con piacere mi hai fatto ricordarei i paciocchini e i ciucceti.
    anche se devo confessare che la mia prima mini collezione è stata quella dei puffi. ebbene si, sono un pò più vecchietta di voi.

    Marta
    alias @ILNemico

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  6. I cucciotti ... ommioddio non me li ricordavo !! Li avevo anch'io di tutti i colori da abbinare all'autfit ... che brutta roba ! Tranquilla anch'io ho fatto tutto il festival: i puffi, forse regalati poi a qualche orfanotrofio, ma il primissimo puffo quello con lo specchio ce l'ho ancora, cartoline postali solo con cavalli, francobolli ma solo con animali, fiori e dell'Italia ... l'antiquariato: prima di spargere sale e pepe nel 800/900 in Francia ed Inghilterra si usavano piccoli contenitori con minuscoli cucchiaini rigorosamente in argento, ne ho una sessantina, tutta la collezione oggi vale una fortuna ( non la compra nessuno ...). Oggi anch'io mi limito agli smalti, sono ... aspetta che vado a contare ... sono 46, l'ultimo color albicocca della Pupa, comprato neanche 2 ore fa. Molto bene. Martina, quella di BloggHer women's kaleidoscope

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  7. Evito di infierire sulle strane collezioni delle quali eravete schiave tu e le tue amiche :)
    Per quanto mi riguarda mi ricordo di una collezione di gommine profumate e non che trovavo nel tappo dello Sprint, nei giornali di Barbie e nelle merendine del mulino bianco.... Poi mi stufai di averle intorno, così le usai e le consumai tutte.
    Stessa sorte per i mignon dei profumi. Compravo i giornali che regalavano i profumini però poi li usavo.
    La collezione che sopravvive è quella degli smalti...
    Ma sfido io a trovare qualcuno che abbia ancora smalti della Corolle ;-)

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  8. Alle superiori (ALLE SUPERIORI!!!) ho iniziato a conservare le matite ormai ridotte a moccoli, perché ho sempre usato matite stravaganti. Lo chiamo il cimitero della matite.
    I ciucciotti! Credo di averne ancora qualche sacchetto in qualche cassetto!
    Ma io conservo gelosamente anche la mia collezione di schede telefoniche. Io sono sicura che fra 50 anni varranno tanti soldi (certo, certo).

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  9. Anche noi alle elementari collezionavamo punte di matita colorata: il valore aumentava all'aumentare della lunghezza e della rarità! Caliamo un velo pietoso, va...

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  10. vogliamo le foto delle miniature dei profumi! Erano bellissimi, io ne avevo alcuni ma in un trasloco sono andati perduti...
    Christabel

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  11. una mia compagna all'asilo aveva il vestito di carnevale da barbie luce di stelle. credo di non aver mai smesso di invidiarglielo.

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  12. IO AVEVO LA BARBIE LUCE DI STELLE!!!!
    ahnf ahnf...... ok, mi ricompongo. Ma rivederla mi ha provocato un sussulto tale che ho urlato in mezzo al ristorante.

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  13. -Ciao sono Eugenia e colleziono QUALUNQUECOSA!
    -Ciao Eugenia!
    Un tuffo nel passato il tuo post! Mi ha incuriosita il tuo nome su instagram ed eccomi a sbirciare nel tuo mondo!
    Bello, mi piace! Quasi quasi mi fermo!! ;D A presto

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  14. Barbie Luce di Stelle :celo
    Ciucci : Celo
    Paciocchini : Celo
    Rilancio con Gomme profumate, gli smalti di Cioè, tutte le ultime pagine adesive di Cioè, penne gel colorate e naturalmente le Barbie la mia collezione tocca quota 49!!
    Noi nate nei primi anni 80 abbiamo un'altro passo!!!
    ^_^

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  15. Sono proprio iooooo!!!!! Ciucciotti...paciocchini...tazze e soprattutto smalti..non sapevo/so più dove metterli (e mannaggia a quando ho scoperto quelli di chanel!). E comunque, ancora adesso, il fatto che non mi abbiano MAI regalato la Barbie Luci di stelle, costituisce uno dei miei maggiori traumi infantili insuperati.
    Piacere Laura! :-)

    Bi

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