martedì 20 settembre 2016

Il mio viaggio da sola in Giappone

Eccomi, sono tornata. Mi è proprio toccato tornare.
Sono stata in Giappone, come FORSE vi avevo accennato. Da sola. È stato un viaggio incredibile in un Paese pazzesco.
Stavo pensando a una cosa: l'anno scorso sono stata due settimane negli Stati Uniti e ad un certo punto ero quasi contenta di tornare a casa perché non ne potevo più dei panini e del cibo spazzatura. Questa volta no. Mi andava benissimo anche il cibo. Sarei rimasta senza problemi.
Però sono di nuovo in Italia e raccontarvi di questo mio viaggio da sola in Giappone sarà un'impresa non da poco. Era la mia prima volta in Asia e ho incontrato un mondo totalmente diverso, così diverso da restare a bocca aperta. Così diverso che ho ritenuto assolutamente necessario comprare una valanga di puttanate oggetti nipponici che mi aiuteranno a mantenere vivo il ricordo di questo bellissimo viaggio. Tipo un eyeliner a forma di scettro lunare di Sailor Moon. O un pelouche a forma di Monte Fuji. O dei post it con disegnati sopra degli alpaca. Una maschera idratante per le dita. (Potrei andare avanti all'infinito, giuro.)
Acquisti a parte (di cui parleremo diffusamente un altro giorno), penso di amare il popolo giapponese. Loro stanno in fila ordinati. Loro non buttano NIENTE per terra. Loro si levano le scarpe anche per entrare nei camerini. Loro passano l'aspirapolvere nelle stazioni della metro. Loro sono puntualissimi e lo sono anche i loro mezzi pubblici. Di contro non si soffiano il naso, quindi tirano su. Risucchiano il brodo. E basta, non mi vengono in mente altri difetti.
Un matsuri (festa tradizionale) a cui ho partecipato per caso
Come vi avevo anticipato, sono stata via 13 giorni pieni e ho alloggiato prima a Tokyo e poi a Kyoto, sempre da sola. Ho avuto un problema con un tizio di Airbnb all'ultimo minuto, così ho dovuto trovarmi un nuovo alloggio a Kyoto due giorni prima di partire, CHE PAZZE RISATE. Alla fine però mi è andata benissimo così, perché ho allungato di un giorno la mia permanenza a Tokyo che altrimenti sarebbe stata un po' breve. Dunque, ho visitato Tokyo in 4 giorni, da lì sono stata a Nikko e ho fatto l'Hakone Tour cambiando 743 mezzi di trasporto diversi (ma divertendomi molto). Poi mi sono spostata a Kyoto e da lì ho visitato Nara, Hiroshima, Miyajima e Himeji. La città di Kyoto l'ho vista nei giorni rimasti e nei pomeriggi di ritorno dalle gite più brevi.
Non ho avuto alcun problema girando da sola anche di sera. Credo che il Giappone sia uno dei Paesi più sicuri del mondo. O almeno a me ha dato questa impressione. Non ho mai incontrato gente strana, malintenzionati, gente che ti guarda storto. Zero assoluto. Lo consiglio assolutamente come meta per una donna sola. 
Fondamentale è stata l'applicazione (ma c'è anche il sito) Hyperdia, grazie alla quale ho potuto consultare orari di treni e metropolitana, itinerari, prezzi, tutto. Prima ancora di Hyperdia però mi è stato utilissimo il wi-fi portatile, che ho avuto per una settimana perché compreso nell'appartamento che avevo affittato a Tokyo e preso a mie spese per la settimana successiva (per soli € 50, e ce n'erano anche da meno ma io ho voluto prendere il migliore) e fatto spedire all'hotel. Poi altrimenti come avrei fatto a fare tutti quegli snap senza?

FILI. Chili di fili ovunque.
Sfatiamo un mito: andare in Giappone non è così costoso. Le voci di spesa che incidono di più sono ovviamente il volo e i trasporti pubblici (e tutte le cose giapponesi che comprerete. Vi giuro che è difficile non comprare ROBA. VARIA. TANTA.). Io ho preso il Japan Rail Pass per 7 giorni e l'ho pagato 245 euro. Ma ragazzi, salire su un treno giapponese è l'esperienza della vita. Tutti in silenzio, tutto pulitissimo, ci sono i controllori e le hostess che ti fanno l'inchino, i treni sono di una puntualità maniacale e viaggiano a 300 km/h, i telefoni in modalità silenziosa, se qualcuno deve parlare al cellulare deve andare nello spazio tra un vagone e un altro per non disturbare. E la gente lo fa. La civiltà, capite?
Uno shinkanses, il treno proiettile
Il cibo costa tendenzialmente poco. Al massimo ho speso 13 euro per mangiare, ma ero strapiena. Non sono mai andata in super ristoranti, ma ho sempre mangiato benissimo. Anche quella volta che ho preso un piatto a base di yuba (pelle di latte di soia).
Okonomiyaki
Per entrare nei templi si paga solo a volte e, di solito, non si spende molto. L'ingresso che ho pagato di più è stato quello alla Torre Mori, per vedere il panorama di Tokyo dall'alto. Ho speso 20 €, ma era compresa la visita di una mostra a scelta (io ho optato per il Ghibli Expo, stupendo) e la salita allo Sky Deck all'ultimissimo piano all'aperto, uno spettacolo grandioso, come potete vedere:

Ok, come premessa credo che possa essere sufficiente, cercherò di essere il più possibile sintetica nei prossimi post, ma non garantisco niente :)
È stato davvero un viaggio incredibile, spero di riuscire a raccontarvelo nel migliore dei modi.

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