L'altro giorno dicevo a Madre che una mia amica che vive a Barcellona sta pensando di cercare casa per vivere da sola. Adesso sta con altri tre coinquilini, con cui va d'accordo, ma ha voglia di stare un po' per conto suo. Madre è inorridita: "Ma come, da sola, che si trovi almeno un'altra che stia con lei, ma dai, ma DA SOLA?". Sì, da sola. Madre, tu non capisci. Non sai cosa vuol dire vivere con degli estranei, perchè non l'hai mai fatto. Ma io sì e so cosa vuol dire.
Io ho vissuto per conto mio per tre anni.
Ogni volta con 2 coinquilini, sempre diversi.
E non è andata sempre tanto bene.
Anzi, quasi mai.
Primo anno: stavo con un ragazzo di un paio di anni in meno di me e una ragazza ancora più giovane.
Io e lui abbiamo iniziato ad andare d'accordo. Ancora più d'accordo. Sempre più d'accordo. L'altra non la badavamo neanche più.
Ci siamo tirati il ghiaccio, abbiamo fatto il mojito in casa, io preparavo le crepe con la nutella, lui scaricava i film e li vedevamo insieme, ho iniziato ad uscire con i suoi amici, ci si addormentava nello stesso letto ridendo, ci si faceva il solletico, si rideva sempre. Siamo arrivati al classico punto in cui o succedeva qualcosa, o la situazione sarebbe andata in vacca in modo rovinoso. Indovinate com'è andata.
E' stato un disastro totale.
Sono stata scema io che non ci ho provato. E' stato scemo lui perchè non ha avuto le palle di fare il primo passo "Perchè sai, abitiamo insieme".
Poi lui ha iniziato ad uscire con una ragazza e fine dei rapporti.
Io ci sono stata malissimo.
L'altra ragazza era abbastanza inutile, quindi non è stata d'aiuto in nessun senso.
Secondo anno: l'inferno in terra.
Stessa casa dell'anno prima, solo che al posto della ragazza inutile è arrivata la migliore amica di lui, il ragazzo con cui era successo il casino l'anno prima. Casino di cui non abbiamo mai veramente parlato.
Comunque, quei due mi hanno fatto passare un anno d'inferno. Giuro.
Ero diventata io la ragazza inutile.
Loro non mi dicevano neanche più che andavano a fare la spesa, mi facevano trovare il conto. Mi trattavano come una pezza da piedi e io ero così avvilita per la situazione che si era creata che non sono mai riuscita a reagire. Ma sotto sotto ero nera.
A fine anno siamo esplosi tutti. Siamo arrivati alle minacce, al mobbing per farmi andare via. Io non lo so da dove sia venuto fuori tutto quell'astio nei miei confronti.
Alla fine ho ceduto e mi sono cercata un'altra casa.
Terzo anno: casa fighissima, due ragazze che già ci vivevano.
Non abbiamo mai legato. Forse anche a causa di alcuni simpatici avvenimenti.
Per esempio, durante le vacanze di Natale è saltata la corrente, siamo tornate e il congelatore era pieno di carne marcia, vi lascio immaginare l'odore e lo schifo. Si toglie il grosso, ma era necessaria una pulizia col lanciafiamme per risolvere il problema. Io il frigo e il congelatore li avevo puliti il mese prima. Per cui ho pensato "Eh no cazzo, sto giro lo puliscono loro." Eh eh... credevo io. Una non si è vista per mesi. L'altra, alla mia richiesta ha risposto - e cito testuali parole- "Eh, ma sai, io non posso farlo fino a maggio". Era gennaio. Perchè, di grazia? "Devo studiare, ovvio!". Ma studiare cosa, cari amici? Scienza delle merendine ovviamente, con ESAMONI da 15 pagine. Questa qui era la stessa che passava i suoi pomeriggi guardando, nell'ordine: Beautiful, Centovetrine, Uomini e donne, Pomeriggio 5 e poi faceva merenda perchè era stanca. Ovviamente alla fine il congelatore l'ho dovuto pulire io. Non è che potevo vivere nel marcio per cinque mesi.
Poi, le lavatrici. Una settimana ne ha fatte sette. SETTE lavatrici. Metteva dentro un paio di calzini e uno di mutande e la faceva andare. E io pagavo le bollette.
Tralascerò... anzi, non tralascerò il fatto di dover essermi sorbita la visione del suddetto Centovetrine ad ogni pranzo, di tutte le puntate di Un medico in famiglia (con annessa sigla cantata a squarciagola e ballata), del programma con i bambini di Bonolis di cui non ricordo il titolo, tutte le sere Striscia la notizia con annessi commenti su quanto zoccole erano le veline (e allora smetti di guardarle!), Ciao Darwin, Domenica 5, il Grande Fratello... voi dite un programma trash, io l'ho visto.
All'inizio sopportavo, perchè mi seccava fare quella asociale, ma ad un certo punto ho detto basta e ho iniziato ad andare in camera mia a leggere o a guardare i miei amati telefilm.
L'altra invece ha fatto stare là sua mamma per tipo un mese, dicendo che avrebbe poi pagato di più l'affitto, perchè era una persona in più e bla bla bla. A parte il fatto che se vuoi far stare un mese tua madre a casa me lo chiedi. Poi voi pensate che abbia visto soldi? ovviamente no. Almeno avesse fatto da mangiare per tutti. No, neanche quello.
Ne avrei da dire molte altre, ma mi sono già dilungata e mi sta tornando il nervoso per tutte quelle che mi hanno fatto passare.
Quindi, sono giunta alla conclusione che io sarei stata così bene, ma così bene DA SOLA.
Sarò io asociale, avrò avuto sfiga nel trovare gente con cui non andavo d'accordo... fatto sta che spero di non dover ripetere questa esperienza in futuro. Non con persone che non conosco almeno.
Voi cosa ne pensate? Avete avuto coinquilini pazzi? Credete che sia pazza io?
Raccontatemi.
Magari scopro di non essere l'unica a pensarla così.
ho fatto l'università nella mia città quindi non ho mai vissuto l'esperienza della convivenza, ho visto le mie amiche/colleghe assistendo a scene folli: da quella lurida, alla bulimica che razziava anche i pelati e quindi la cucina era piena di lucchetti,a quella che citofonava alle 3 del mattino perchè non potava mai le chiavi... la convivenza è complicata, probabilmente conoscendomi avrei affittato un monolocale
RispondiEliminaSono a Milano da 5 anni e ho convissuto per 3. I primi due anni con una coppia, all'inizio tutto bene poi hanno cominciato a sclerare e anche a me hanno fatto mobbing finito con una litigata pazzesca mentre io raccattavo le mie cose e mi infilavo in macchina con un mio amico che mi portava via di lì. La seconda, con una tipa molto più grande di me e single. Abbastanza pessimista e abbastanza insicura. Non posso dire che la seconda sia andata male ma ad un certo punto ho sentito il desiderio di staccare e cambiare aria. DI vivere da sola. COsì ho fatto e ho casa mia (cioè in affitto) da due anni, una bellezza. Almeno per me. Poi senza dubbio, se si trovano coinqulini perfetti e se questi vanno d'accordo con noi, è sicuramente bello condividere vita ed esperienze. Ma non è semplice.
RispondiEliminaNon ho mai vissuto fuori casa e quindi non ho da raccontarti esperienze "traumatiche" come le tue (io, al tuo posto, sarei stata capace di uccidere! XD). Però faccio spesso vacanze con amici, e la convivenza anche di solo una settimana già mi basta e avanza. Le pulizie sono sempre un tasto dolentissimo, oltreché l'educazione, i rumori, la cucina, il bagno... Insomma, come si dice, "meglio soli che male accompagnati"!
RispondiEliminaio vivo fuori casa ormai da un secolo. prima vivevo in una casa in affitto con altre 3 ragazze poi -quando anche mia sorella è venuta a studiare qui a pisa- i miei hanno comprato casa. anche qui siamo in 4: io, mia sorella, una coinquilina/amica/quasi sorella e la quarta. ci sono state 4 "quarte" in 5 anni. adesso è il turno della "coinquilina stronxa".quella che non ti dice quando parte e quando torna, che esce di casa senza dire ciao, che ha ospitato da settembre la sorella, la madre e poi di nuovo la sorella per 2 settimane ciascuna senza neanche chiederlo e che crede che la coop ci spedisca le cose che servono direttamente a casa (es. io e mia sorella siamo tornare ieri sera a pisa e a casa non c'è zucchero e c'è solo mezzo rotolo di carta igienica)
RispondiEliminaIo all'università abitavo in un bilocale di proprietà di uno zio.
RispondiEliminaCi stava già una sua nipote di 8 anni più vecchia (fuori corso ma ci può stare), che diceva sempre che si sarebbe laureata in un soffio.
Questa era una pazza asociale maniacale.
Veniva a Bologna rarissimamente ma quando arrivava faceva tipo quella che detta le regole (tipo i pranzi, le cene) quindi io, abituata a star da sola, mi trovavo con questa che mi aspettava per cena e si arrabbiava se mi organizzavo con gli amici.
Ma fortunatamente stava poco.
Il divertente è stato quando ha cambiato moroso e ovviamente non è che poteva portarselo a casa dei suoi a fare le cosacce.
NOOOO!
Con la scusa NON CAPISCO PERCHE' DEVI STARE A BOLOGNA ANCHE SE NON STAI STUDIANDO PER NESSUN ESAME, ad esempio, cercava di obbligarmi a lasciarle casa libera, ma non chiedendomelo gentilmente, come se fosse un obbligo che io dovessi tornarmene dai miei per il periodo in cui non c'era lezione.
:-0
ahahah... non vi dico quante volte al paesello il mio babbo e la mia zia (quella in comune) andando a funghi per i campi non hanno beccato la macchina infrattata.(Lo so sono un po' stronza, ma lei non me l'ha mai chiesto esplicitamente e non mi ha mai detto di aver un altro... quindi io cosa potevo pensare?!).
A parte questo però in fondo non è che abbia mai rotto più di tanto (non c'era quasi mai).
Dulcis in fundo, l'ultimo anno mi sono trasferita io in un altro appartamento, mi sono laureata l'ho invitata alla festa e LEI NON MI HA PIU' RIVOLTO LA PAROLA.
Lei si è laureata 2 anni dopo di me.
Tutt'ora non mi saluta.
....forse per rispondere a questo post e alla tua domanda dovrei riaprire il mio blog. -.-" quando vivevo in affitto ho sempre vissuto con persone che non conoscevo da prima (ho sempre pensato che vivere con delle amiche avrebbe rovinato il rapporto).credo che l'esperienza peggiore sia stata quella al secondo anno:una coinquilina non tirava MAI e dico MAI lo sciacquone del WC.E chi ci entrava subito dopo?!?!non puliva in casa e ha iniziato a rubare di tutto (carta igienica,dentifricio,caffè ecc)...si portava i ragazzi e la notte partivano i lamenti,altro che film porno...e quando le facevi notare le cose non rispondeva e per lo sciacquone testuali parole furono:" A CASA MIA NON SI USA" -.-
RispondiEliminaci sarebbero taaaaaanti altri episodi da raccontare...ma da quando ho avuto l'opportunità di vivere da sola sono rinata!
Lo sapevo che mi avreste dato delle soddisfazioni.
RispondiEliminaComunque non ho parlato dei capelli nella doccia. Capelli neri e grossi e lunghi un metro. Che schifo.
@Virgola: quella dello sciacquone è allucinante. Da dove veniva, dalle caverne??
Ho fatto 8 anni di università e abilitazione in un'altra regione quindi ho affittato casa e so bene di cosa parli. Pensa che una delle coinquiline si è rubata la mia tesi dal mio computer spacciandola per sua...in compenso ho trovato un'amica tra le tante coinquiline con cui ci sentiamo ancora...
RispondiEliminanon so se ti può consolare..ma io adorerei averti come coinquilina :)
RispondiEliminastarei sempre lì a obbligarti a scrivere sul blog,e ti chiederei sempre di raccontarmi qualcosa,perchè mi fai piegare in due dal ridere!:)veramente,sono patetica,rido da sola davanti allo schermo!ogni volta che entro su blogger spero che tu abbia postato qualcosa di nuovo!credo di essermi platonicamente innamorata di te <3 (non sono lesbica,ì però,te l'assicuro)
scusa il commento un pò sdolcinato :)
un bacio
La mia esperienza di studio a Los Angeles è stat meravigliosa, tranne un solo fattore: la coinquilina ALCOLIZZATA. Il giorno del nostro trasloco ha comprato una bottiglia di vodka da due litri. Portava a casa uomini sconosciuti TUTTE le sere, fumava le sigarett e le canne in casa (che puzza), non puliva mai ma lasciava lattine di birra ovunque, vomitava nel lavandino della cucina quando aveva bevuto troppo (cioè sempre) e aveva crisi psicopatici quando mi accusava di averle rubato delle cose. Recentemente l'ho trovata su Facebook (senza agguingerla ovviamente) e ho visto nel profilo una foto di lei con in braccio un bambino. Prego a Dio che sia un cuginetto, un nipotino o qualcosa del genere, perchè se si è riprodotta lei c'è da avere paura.
RispondiElimina@OhMyDesign: ti ha rubato la tesi?? santo cielo...
RispondiElimina@La Sa: ti ringrazio! poi mi monto la testa...
@Sascha: addirittura un'alcolizzata? che schifo... speriamo proprio che quello che hai visto non sia suo figlio.
laura ciao..sono una tua nuova iscritta e sto leggendo un pò di post tutti molto belli....ma questo...non potevo non rispondere a questo post!!perchè l'anno scorso ho avuto la "brillante"idea (che Zeus mi fulmini) di prendere casa vicino l'università(io abito a circ 40 min di treno)...mi sono ritrovata con 3 ragazze, 2 sorelle e una loro amica, molto simili alle ragazze da te incontrate al terzo anno....laura ,ho sentito cose che gli umani con un minimo di cervello non possono sentire...vivevano di beautiful centovetrine uomini e donne pomeriggio 5 un posto al sole e GF......l'ignoranza era di casa...senti e trema una delle 3 ha scambiato margherita hack per un concorrente del grande fratello!!!!!!!!non sapeva chi fosse mel gibson!!!!!e un giorno mentre vedeva in religioso silenzio una puntata di uomini e donne si è messa a gridare :LEONARDO SEI BELLISSIMO SEI UN DIOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaconclusione:sono scappata da quella casa a gambe levate..quest'anno viaggio..meglio 40 min di viaggio nei treni puzzolenti che vivere con certa gente priva di cervello!!!!!!!
scusa lo sfogo ancora oggi il mio stomaco si piega in 3 pensando queste cose!!ti seguirò sicuramente baci Giovanna
ne avrei anche io... la mia attuale e' una piaga, mi ha fatto rivalutare la vita in solitudine (esempio scemissimo: quando e' arrivata ha messo la sua propria busta dell'immondizia, per la serie teniamo tutto separato... e vabbe'. peccato che poi buttasse l'umido e deperibile nella mia e il resto nella sua, e che la sua sia uscita di casa quando, dopo 10 giorni che era a casa, le ho dovuto imporre turni per buttarla e busta comune...)
RispondiEliminahahahaha ne avrei da dire! e proprio per questo ho aperto il blog un anno fa! certe storie...
RispondiEliminahttp://viverea4lee.blogspot.com/
Oddio dovrei metterti in contatto con la mia mica Jeky... potreste scrivere un libro sull'argomento!! Bello il tuo blog! ;-)
RispondiEliminaUn anno mi sono trovata in casa una ragazza che: spazzava al buio, non tirava lo sciacquone, rompeva qualsiasi cosa toccasse e mi ha dato fuoco alla cucina (fortunatamente ci rimise soltanto la cappa sopra i fornelli e nient'altro). Dopo quell'esperienza decisi che non avrei mai più cercato una sconosciuta da infilare in casa e che piuttosto me ne sarei rimasta sola soletta, almeno avrei evitato di farmi venire un'ulcera a 24 anni :)
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